Centro Servizi Culturali - Presentazione del libro “Poesie orfane. Di pestilenze, guerre e straripamenti”
Martedì 18 marzo 2025, alle 18, al Centro Servizi Culturali UNLA, la presentazione del libro di Milena Musu
Martedì 18 marzo 2025, alle 18, al Centro Servizi Culturali UNLA, la presentazione del libro “Poesie orfane. Di pestilenze, guerre e straripamenti” (Edizioni Tassinari) di Milena Musu.
Gianni Zoccheddu dialoga con l'autrice.
Il libro -
Straripamenti. Di questo essenzialmente sono fatte le poesie di Milena Musu. Straripamenti di amore, di rabbia, di tenerezza per l’umano.
Milena ha uno sguardo lucido sulle cose del mondo, quello di dentro e quello di fuori, pur osservandole da vicino, senza distacco. Sullo sfondo, i suoi luoghi, non solo abitati, ma profondamente vissuti. La valle del Setta, dove ormai da anni vive e lavora; la Francia; gli echi sempre presenti – pur se più lontani, in quest’ultima silloge – della sua Sardegna. In primo piano, la compassione per i propri simili e per tutto ciò che è vivo (memoria inclusa), nonostante gli abusi e gli stupri del potere.
Alberga, in queste poesie, la dolorosa sensazione di un tempo – il nostro – impantanato e bloccato in un fango da cui tuttavia si può e si deve uscire. Non da soli, però. Perché è alla solitudine che questo tempo tenta di condannarci. E l’unico antidoto alle guerre imposte, alle pestilenze, alle offese alla natura è ricostruire un tempo collettivo, un Noi che ci scrolli di dosso i sassi e le macerie che ci opprimono il cuore.
Milena Musu usa la parola come arma, come oracolo, come grido ma anche come tocco che sfiora. Una parola che si fa corpo: corpo di donna intera, che parla a tutte e tutti. Una parola necessaria: pietra aguzza per tagliare, levigata per accarezzare. Sa – come Blas de Otero – che nonostante tutto “ci resta la parola”: ci chiede di ascoltarla e, al tempo stesso, di ricominciare ad usarla. (Francesca Esposito)
Milena Musu nasce a Oristano nel 1984. Nel 2007 si laurea in Scienze della Comunicazione e Giornalismo a Sassari, ma non è la sua strada. Si trasferisce a Bologna per studiare teatro al DAMS e comincia subito a lavorare nel sociale. Lavora nel settore Integrazione scolastica per il Comune di Bologna, collabora con l’Istituto Cavazza, segue i corsi di Elena Clò dell’associazione Pane e Cioccolata sulla metodologia ABA per l’inserimento nella scuola pubblica dei bambini con doppia certificazione, collabora al progetto dei sabati delle autonomie con ANGSA di Bologna, scopre il canto popolare con la Scuola Ivan Illich in via Giuriolo 8 e si dedica al suo nuovo amore: il teatro amatoriale. Nel 2012 consegue la Laurea Specialistica in Discipline del Teatro. Nel 2016 pubblica il suo primo libro di poesie, Valore d’Uso, e contemporaneamente supera il test di ingresso per la facoltà di Scienze della Formazione Primaria. Con coraggio si licenzia dopo dodici anni, nel 2019, dal contratto a tempo indeterminato con la Cooperativa Quadrifoglio, di cui era socia, per cominciare ad insegnare come precaria. Durante il covid matura il desiderio di ritornare in Sardegna. Nel 2023 si laurea con una tesi di ricerca dal titolo “Un rifugio per crescere. Il benessere dei bambini a scuola con e a teatro. Analisi qualitativa di tre poli d’eccellenza del territorio bolognese.”, in cui approfondisce i linguaggi teatrali analizzando il lavoro sul territorio del Teatro per Ragazzi. Vince il concorso per la scuola primaria e per l’infanzia in Sardegna nel 2024 e ottiene un posto in provincia di Oristano. Nel mese di novembre pubblica il suo secondo libro di poesie con la casa editrice Tassinari di Firenze, “Poesie orfane. Di pestilenze, guerre e straripamenti”, come saluto e arrivederci all’Emilia Romagna.
Centro Servizi Culturali U.N.L.A.
mar/25
ore 18:00
- Inizio evento
ore 19:30
- Fine evento
Ultimo aggiornamento
11/03/2025, 09:47
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