Centro Servizi Culturali - “Ricordare Peppino e Felicia testimoniando”
Venerdì 29 novembre, al Centro Servizi Culturali, incontro con Giovanni Impastato, alle 10,30 con gli studenti delle Scuole Medie e alle 17,30 quello aperto al pubblico
Il Centro Servizi Culturali, la Biblioteca Gramsciana e Nur, in collaborazione con la libreria Mondadori di Oristano, organizzano “Ricordare Peppino e Felicia testimoniando”.
Venerdì 29 novembre 2024, al Centro Servizi Culturali UNLA, l’incontro con Giovanni Impastato, coordinato da Giuseppe Manias. Alle 10,30 l’incontro riservato agli studenti delle Scuole Medie e alle 17,30 l’incontro aperto al pubblico.
È la primavera del 1977 quando Peppino Impastato, insieme a un gruppo di amici, inaugura Radio Aut, una radio libera nel vero senso della parola. Da Cinisi, feudo del boss Tano Badalamenti, e dall’interno di una famiglia mafiosa, Peppino scuote la Sicilia denunciando i reati della mafia e l’omertà dei suoi compaesani. Una voce talmente potente che poco più di un anno dopo, la notte tra l’8 e il 9 maggio, viene fatta tacere per sempre. Ma pure questo è uno degli errori della mafia: pensare corto. Perché, anche se non era scontato, la voce di Peppino da allora non ha mai smesso di parlare, di lottare per la dignità delle persone, di illuminare la strada. È una strada lunga, se si pensa che ancora oggi chi ha depistato le indagini sull’omicidio di Peppino ha fatto carriera, mentre chi invocava la verità non c’è più. Ma è una strada percorsa ormai da migliaia di persone.
Mamma Felicia ha rotto il muro del silenzio per raccontare la storia di Peppino e per denunciare gli assassini mafiosi del figlio; è stata la prima donna che, entrata a far parte, dopo il matrimonio, di una famiglia mafiosa, in seguito alla tragica perdita del figlio, si è ribellata alla cultura dell’omertà. Ha aperto le porte della sua casa per raccontare la storia di Peppino e per far conoscere gli aspetti più corrotti della nostra società e dell’apparato istituzionale. Felicia, definita “partigiana dell’antimafia” e “donna di democrazia” è scomparsa il 7 dicembre del 2004 dopo un lungo percorso per ottenere giustizia per Peppino.
Giovanni, fratello di Peppino, che ne ha raccolto il testimone, fa il punto della situazione delle mafie – e delle antimafie – in Italia, dall’osservatorio di Casa Memoria e del Centro Impastato, da oltre quarant'anni in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
Centro Servizi Culturali U.N.L.A.
nov/24
Giornata intera
Ultimo aggiornamento
25/11/2024, 11:49
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