Mercoledì 28 dicembre, alle 18, al Centro Servizi Culturali, Mauro Porcu presenta “A qualcuno piace Wilder”. 

Samuel Wilder nasce in Galizia nell'allora territorio austro-ungarico. Dopo gli studi a Vienna, si trasferirà a Berlino e con l'ascesa del regime nazista espatrierà nel gennaio del 1934 negli Stati Uniti, dopo aver girato a Parigi il suo primo film da regista insieme a Alexander Esway. Già sceneggiatore di successo (è suo Ninotchka di Lubitsch) sul suolo americano esordirà dietro la macchina da presa nel 1942 con Frutto proibito (The Major and the Minor), Viale del tramonto (Sunset Boulevard), Testimone d'accusa (Witness for the Prosecution), Scandalo internazionale (A Foreign Affair) con Marlene Dietrich, Giorni perduti (The Lost Weekend), A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot) e l’opera Fedora sono tra i suoi film più straordinari e celebrati. "A qualcuno piace Wilder", due ore a volo radente sull'opera di un gigante della Settima Arte, vi aspetta al Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

Mauro Porcu è nato a Macomer nell'agosto del 1974. Batterista e giornalista pubblicista, a partire dal 2002 ha collaborato con le riviste specializzate Percussioni, Batteria, Ritmi, Drum Club, Guitar Club e Drumset Mag. Nel 2015 ha pubblicato il libro “Metronomicon. Da John Bonham a Vinnie Paul, storie di batteristi che hanno scolpito il groove a propria immagine e somiglianza” (Tempesta Editore). Nella sua attività di didatta ha tenuto laboratori di strumento e seminari, conferenze e reading su John Bonham, Keith Moon, Jeff Porcaro, Neil Peart, Deen Castronovo, Cozy Powell, Vinnie Paul, sulla storia della musica per film, su “Il grande Lebowski” e sul cinema dei fratelli Coen. Già operatore culturale con il doppio zero nei settori cinema, musica, letteratura e fumetti presso il Centro Servizi Culturali UNLA di Macomer (2018-2019) e collaboratore della libreria Emmepi Ubik di Macomer, dal 2016 al 2022 ha diretto il Museo Casa Manno di Alghero.