Museo Diocesano Arborense - Conferenza "Fauna selvatica sarda: un patrimonio da salvare"
Venerdì 3 maggio, alle 18, una tavola rotonda con Tiziana Sanna, Giovanni Paulis, Gabriele Pinna e Francesco Guillot, Andrea de Lucia, Andrea Camedda ed Elisa Mocci
Gli spazi del Museo Diocesano Arborense di Oristano ospiteranno venerdì 3 maggio alle ore 18 una tavola rotonda a cui parteciperanno l'artista Tiziana Sanna che presenterà la mostra Tiliguerta, il fotografo naturalista Giovanni Paulis in rappresentanza del WWF, Gabriele Pinna e Francesco Guillot per la LIPU, G. Andrea de Lucia e Andrea Camedda per il CReS – Centro di recupero del Sinis, Elisa Mocci in rappresentanza della Rete regionale per la conservazione della fauna marina.
L'incontro, moderato dalla giornalista Simona Scioni sarà un viaggio nel mondo della fauna selvatica della Sardegna, alla scoperta dei più affascinanti e forse meno conosciuti endemismi del territorio regionale, frutto di millenni di isolamento biogeografico dell’Isola, delle specie tipiche e a rischio dell'isola, delle iniziative volte alla tutela e alla salvaguardia dell'ecosistema isolano.
L'artista Tiziana Sanna presenterà Tiliguerta, la collezione di dipinti dedicata alla fauna endemica sarda, curata da Alessandra Menesini ed esposta fino al 2 giugno negli spazi del Museo Diocesano Arborense di Oristano. Questa collezione è il frutto di un lungo lavoro di ricerca sulle specie faunistiche tipiche ed endemiche sarde. Alla conferenza Tiziana Sanna presenterà per la prima volta in Sardegna l'opera “Caretta caretta”, esposta a marzo al Galata Museo del mare di Genova. Da diverso tempo l'artista, in contatto con i centri di recupero CTRM – Laguna di Nora e CreS-Centro di recupero del Sinis, sentiva il desiderio di dipingere un esemplare di Caretta caretta per trasmettere un forte messaggio sulla necessità di ridurre il consumo della plastica, non gettare i rifiuti in mare, tenere puliti gli oceani.
Giovanni Paulis, fotografo professionista e guida ambientale escursionistica, mostrerà le straordinarie immagini delle specie più significative della Riserva Wwf di Monte Arcosu e illustrerà le attività e i progetti in corso nell'Oasi. La riserva è parte del vasto Parco Regionale di Gutturu Mannu e ricade nel territorio di Uta, Siliqua e Assemini. Tremila settecento ettari di foresta, caratterizzata dal profumo intenso della macchia mediterranea: leccio, sughere, cisto, erica, lentisco, mirto, olivastro, corbezzolo, fillirea, ginepri, orchidee selvatiche e lungo i corsi d’acqua oleandri, salici e ontani neri. L'area, dopo essere stata a lungo riserva di caccia privata, impoverita dai bracconieri, è rifiorita con l’acquisizione da parte del WWF nel 1985 e l’istituzione della più estesa oasi italiana. Qui vive il cervo sardo che nel corso del XX secolo ha rischiato l’estinzione: nel 1985 nell'area erano censiti appena 80 capi. L’istituzione dell’oasi ha permesso il progressivo ripopolamento e attualmente nella riserva vivono oltre mille esemplari del più grande mammifero presente in Sardegna.
La Lipu presenterà una breve relazione sulle specie di uccelli estinti in Sardegna curata da Gabriele Pinna e Francesco Guillot, rispettivamente delegato Lipu per la provincia di Oristano e coordinatore regionale Lipu per la Sardegna. Verranno mostrate le immagini di specie considerate estinte in Sardegna, ma che, in tempi recenti, con azioni di tutela mirate o in modo naturale, si sono riprodotte con successo nella nostra isola. Azioni di tutela che hanno visto la Lipu protagonista di azioni di conservazione di valore internazionale. Verrà accennata anche la situazione di alcune specie, anche se non esattamente endemiche, che sopravvivono ormai solamente in Sardegna.
Elisa Mocci presenterà le attività della Rete regionale per la conservazione della fauna marina.
La presentazione di G. Andrea de Lucia e Andrea Camedda per il CReS – Centro di recupero del Sinis verterà su aspetti di biologia e conservazione delle tartarughe marine nonché sul ruolo chiave della Rete Regionale della Sardegna per la salvaguardia di questa specie. Inoltre, il problema dell’ingestione di plastica da parte di C. caretta, recentemente promossa come indicatore per l’inquinamento da plastica in Mediterraneo, sarà discusso anche alla luce dei progetti nazionali e internazionali come INDICIT, REMEDIES e TURTLEBACK in cui il gruppo del CNR-IAS di Oristano è impegnato.
mag/24
ore 18:00
- Inizio evento
ore 19:30
- Fine evento
Ultimo aggiornamento
30/04/2024, 12:22
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