Proiezione del documentario "Una diga va in pensione"
Lunedì 11 marzo, alle 18, al Centro Servizi Culturali UNLA, la proiezione del documentario "Una diga va in pensione" di Beppe e Marina Carta
Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano
Proiezione del documentario amatoriale
UNA DIGA VA IN PENSIONE
Regia di Beppe e Marina Carta, 1981, 32'
A cura di Simone Cireddu e Umberto Cocco
Lunedì 11 marzo 2019 ore 18
Oristano – Sala Centro Servizi Culturali UNLA
"La diga di Santa Chiara, per raggiunti limiti di età, si prepara ad andare in pensione e dell'opera che un tempo destò meraviglia non rimarrà più alcuna traccia. Forse è proprio per questo risvolto romantico che ci siamo interessati a lei. Quando le acque del nuovo grande bacino la sommergeranno completamente, saremo noi là a ricordare a quanti lo avessero dimenticato che lei, la diga di Santa Chiara, ha assolto il compito che l'uomo le aveva affidato" (Beppe e Marina Carta).
Nell’autunno del 1981 i cineamatori Beppe e Marina Carta realizzarono il documentario in Super 8 Una diga va in pensione: flussi di immagini in movimento che sembrano baluginare da un altro pianeta, sgranate lontananze e sfarfallii che inducono a riflettere sul rapporto tra micro e macro storia.
Recuperare luoghi, architetture, strade, memoria, radunare gli archivi dispersi, per ricostruire un’identità spezzata.
Era il 1918, un secolo fa, quando prese avvio il cantiere della diga di Santa Chiara di Ula Tirso. Ci lavorarono nel corso dei 6 anni della costruzione, 16.000 persone, anche donne, braccianti e capomastri, scalpellini e tecnici, prigionieri di guerra (austro-ungarici) e reduci di Caporetto. Vi vennero sacrificate anche vite umane (fra loro, una sorella di Antonio Gramsci, Emma), furono sommersi dalle acque terreni fertili, antiche vie di comunicazione, un paese (Zuri). Grande opera dell’ingegneria e del lavoro, venne concepita dalle classi dirigenti liberali e socialiste dei primi del Novecento, fra Nitti, Turati e Omodeo, che mobilitarono capitali pubblici e privati, impresa, tecnocrazia.
Fu l’inizio di una modernizzazione che cambiò il volto della Sardegna.
Simone Cireddu è nato a Oristano il 9 marzo del 1974. Storico dell'immagine in movimento e videomaker, si occupa in particolare di sperimentazione audiovisiva e documentari di creazione.
Umberto Cocco è nato a Sedilo il 4 marzo 1953. Giornalista professionista, redattore de La Nuova Sardegna dal 1989 al 2004, è presidente di Paesaggio Gramsci - Associazione per il Parco letterario.
mar/19
ore 15:56
- Inizio evento
Ultimo aggiornamento
22/03/2022, 11:42
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