Centro servizi culturali - Martedì 11 Dicembre la presentazione del libro Giganti di pietra
Martedì 11 dicembre alle 17, nella sala del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, sarà presentato il libro Giganti di Pietra - Monte Prama L'Heroon che cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo
Data:
07 dicembre 2012
Martedì 11 dicembre alle 17, nella sala del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, sarà presentato il libro Giganti di Pietra - Monte Prama L'Heroon che cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo (Fabula) di Alessandro Bedini, Carlo Tronchetti, Giovanni Ugas, Raimondo Zucca.
Introduce l'editore:
Enrico Clemente
Interventi:
Carlo Tronchetti
Raimondo Zucca
IL LIBRO
L’Heroon di Monte Prama rappresenta la novità archeologica più interessante degli ultimi decenni nelle vicende della Sardegna e del Mediterraneo occidentale nei primi secoli del I millennio a.C. Infatti non si conosceva, fino ad oggi, nell’area compresa tra la Grecia e l’Atlantico, un complesso così imponente e organicamente pensato; i manufatti del periodo che conosciamo ad oggi sono o contemporanei in Grecia, o posteriori in Italia, e non sono aggregati in strutture così monumentali. Dal momento della scoperta, nei primi anni ’70 del secolo scorso, sono state formulate ipotesi diverse sulla forma e sul significato del monumento.
Questo libro, scritto dagli archeologi autori dello scavo, fornisce per la prima volta un quadro complessivo e filologicamente rigoroso, basato sui risultati acquisiti sul campo e sui confronti e dibattiti sviluppatisi tra gli autori stessi durante la stesura del volume. Il restauro condotto dal Laboratorio di Li Punti della Soprintendenza di Sassari, da poco completato con estrema cura, ha consentito un più approfondito studio e comprensione delle sculture.
Gli autori, basandosi sulla loro esperienza di scavo, hanno proposto per la prima volta due dati importanti: una datazione attendibile dell’Heroon, collocata negli ultimi decenni dell’VIII secolo a.C. e una sua ricostruzione, rappresentata nel libro in modo virtuale con un disegno. È pubblicata inoltre la pianta completa dello scavo, ad oggi inedita, ottenuta con l’unione delle piante dello scavo Bedini e dello scavo Tronchetti; un’operazione che ha consentito agli archeologi di approfondire l’analisi dei dati e raggiungere maggiori certezze.
Allo stato attuale degli scavi, che dovranno essere completati, l’Heroon misura circa 50 metri, con le statue collocate sulle lastre tombali, e con numerosi betili e modelli di nuraghe a fianco e dietro. Questo complesso rappresenta la monumentalizzazione, avvenuta nell’ultima fase di utilizzo, di un sepolcreto il cui inizio risale al IX secolo. Un così imponente complesso pone il problema del suo significato, della società che è stata in grado di produrlo e dei suoi contatti politici e culturali con i popoli del Mediterraneo.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:33
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