Consiglio comunale - Approvato il Programma sociale 2003
Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato a maggioranza il Programma sociale del 2003 e il triennale 2003/2005. La seduta di ieri dell’assemblea civica si è aperta con la richiesta del
Data:
20 marzo 2003
Il Consiglio comunale di
Oristano ha approvato a maggioranza il Programma sociale del 2003 e il
triennale 2003/2005.
La seduta di ieri dell’assemblea civica si è aperta con la richiesta del consigliere sardista Linalba Ibba di poter esporre nella sala consiliare la bandiera della pace. A lei si sono uniti Paolo Vidili, Guido Tendas, Antonio Scanu, Tonino Falconi, Antonio Leoni, Peppino Marras ed il Presidente del Consiglio Tore Giorico che ha accolto la proposta.
Il Programma sociale è stato presentato in
aula dall’Assessore ai Servizi sociali
Franco Serra che in un lungo e dettagliato intervento ha spiegato i
contenuti del piano e le linee strategiche all’interno delle quali si muove. Un
piano che si divide in due parti.
Serra ha evidenziato le difficoltà finanziarie che hanno condizionato la predisposizione dello strumento e ricordato che ormai dai dieci anni la Regione e lo Stato hanno stabilizzato l’impegno economico nei confronti dei servizi sociali del Comune di Oristano. A queste risorse vanno aggiunte quelle provenienti dall’avanzo di amministrazione e dalla contribuzione degli utenti dei servizi. Per il 2003, la copertura finanziaria assicurata al programma è di un milione 897 mila Euro. Risorse che servono per finanziare la prima parte del Programma sociale.
In
termini percentuali le risorse sono state così suddivise: aree minori 47%; aree
anziani 14%; area disabili 6%; altri interventi 30 %.
“Quasi
il 50% delle risorse è impegnato all'area minorile secondo un indirizzo costante
di attenzione crescente e privilegiata verso quest'area, scelta che condividiamo
e che abbiamo confermato” ha
detto l’Assessore Serra che però ha evidenziato come punto di crisi “la scarsità dell'intervento verso gli
anziani sanabile solo con l'aumento delle risorse non certo con un
disinvestimento da altre aree”.
“Il
programma sociale che la Giunta propone prevede la riconferma di tutti i servizi
sociali e gli interventi attivi ormai da anni nella convinzione che nessuno di
essi possa essere interrotto o ridimensionato. Parte consolidata di un'offerta a
cui i cittadini riservano favore e gradimento”.
“La seconda parte del piano
– ha
proseguito Serra - è costituita da 14
progetti obiettivo, per un impegno complessivo di un milione 834 mila Euro ed un
cofinanziamento comunale del 20%, voluti per qualificare ulteriormente i servizi
offerti e che a fronte della grave insufficienza delle risorse ordinarie
potranno essere offerti attraverso specifici finanziamenti della
Regione”.
I progetti riguardano: i
disabili psichici con interventi di integrazione scolastica (473 mila euro), 4
progetti rivolti alla famiglia ed offrono servizi di aiuto e supporto specie
nell'area minorile adolescenza, tre progetti per i disabili, tre progetti rivolti agli anziani, un
progetto rivolto ai giovani, un progetto destinato al quartiere di Torangius ed
un progetto che prevede la realizzazione di una guida informativa sui servizi
sociali comunali.
In chiusura di intervento l’Assessore Serra ha espresso “una forte preoccupazione per l’interruzione del programma del reddito minimo
d'inserimento, che prevediamo
avverrà nel periodo
settembre/ottobre 2003, per
esaurimento dei fondi disponibili. Allo stato attuale non si prospettano misure
alternative. I servizi sociali sono
già impegnati a programmare l'uscita del programma per il mese di giugno 2003 e
per allora disporremo dei dati sul numero delle famiglie per le quali si ritiene
necessaria la prosecuzione del programma. Ciò sarà possibile solo richiedendo
alla Regione un finanziamento eventualmente con un'azione coordinata con gli
altri due comuni Sassari e San Nicolò d'Arcidano inclusi anche loro nella
sperimentazione”.
Il
Presidente della Commissione Affari
sociali Ivano Cuccu (AN) dopo aver constatando che le somme stanziate dalla
Regione dalla legge 25 storicizzate sono praticamente ferme da circa dieci anni
ha accusato la regione di dimenticare la città di Eleonora “o i precedenti amministratori non hanno
avuto la capacità e incisività nel far capire agli amministratori Regionali che
i costi di gestione andavano certamente adeguati nel tempo. Siamo profondamente
convinti che si è voluto promuovere attraverso questo programma sociale un
sistema organico di servizi volto a tutelare il benessere psichico fisico e
sociale di tutte quelle persone che certamente non per propria scelta sono state
costrette a convivere con delle patologie e con dei disagi sociali. Allo stesso
tempo si è sicuramente cercato di superare gli squilibri della distribuzione
delle risorse e degli interventi sostenendo e valorizzando laddove è stato
necessario le risorse di solidarietà sociale creando condizioni che favoriscano
la collaborazione tra operatori ed utenti”.
Antonello
Sotgiu
(UDR) ha posto l’accento sul pericolo derivante dalla devolution e dalla
progressiva riduzione di trasferimenti dallo Stato e dalla Regione “nel momento cui questi trasferimenti
verranno a mancare per ovvi motivi il comune di Oristano si troverà costretto a
diminuire questi interventi sociali”.
Ignazio
Madeddu
(PPS) ha rilevato come nonostante i tagli apportati dalle Finanziarie a Oristano
il servizio socio-assistenziale possa essere definito soddisfacente. Madeddu,
riprendendo la proposta dell’Assessore Serra e del Presidente Cuccu, ha
evidenziato l’importanza del progetto per malati d'autismo, malattia che nella
provincia di Oristano conta circa 500 casi e problema che necessita di un
sostegno costante con aiuti psicologici e corsi di formazione ai malati. Madeddu
ha anche chiesto maggiore attenzione per i problemi dei disabili ed in
particolare per l’abbattimento delle barriere
architettoniche.
Secondo
Paolo Vidili (UDR) il Programma
proposto presenta diverse lacune, ma sostanzialmente accoglibile dal Consiglio
comunale anche per evitare ulteriori ritardi a chi di servizi sociali ne ha
veramente bisogno. “Mi è sembrato di
notare una scarsa attenzione ai problemi della famiglia e della maternità in
generale dove ad esempio non sono state previste particolari attenzioni per le
giovani coppie per le nuove famiglie per la nascita di nuovi figli” ha detto
Vidili secondo cui è necessario ampliare la disponibilità degli asili nido per
garantire il servizio al maggior numero di persone.
Per
Mimmo Serusi (SDI) è “velleitario pensare che la Regione Sardegna
finanzi i 14 progetti obiettivo proposti. Se non si stabiliscono delle priorità
si corre il rischio che non ne finanzino nemmeno uno”. Serusi ha evidenziato
la disparità nella distribuzione delle risorse che penalizza i disabili “proprio nel 2003 che si celebra l’anno
europeo del disabile e sarebbe opportuno dare un forte segnale di
attenzione”.
Guerino
Polimeno
(DS) si è unito alla lamentela di Serusi sull’attenzione del Piano verso i
problemi dei disabili ed ha posto l’accento sul problema delle barriere
architettoniche: “Quando parliamo
dell'abbattimento delle barriere archittettoniche non dobbiamo dimenticare che
questa va realizzata in fase di progettazione. C'è una piazza Roma da
ristrutturare ed è giusto prevedere ora l’abbattimento delle barriere, ad
esempio per l'accesso ai negozi”. Polimeno ha anche evidenziato i rischi per
i 250 nuclei familiari che, a causa dell’indisponibilità di nuove risorse, entro
qualche mese non saranno più in grado di mantenere il livello di vita raggiunto
negli ultimi anni grazie al reddito minimo di inserimento.
Per
Peppino Marras (La Margherita) “Il piano ha una pecca soprattutto sotto
l'aspetto scientifico-sociologico. È lo stesso piano da diversi anni, un piano
fotocopia che tende a rimarcare sempre gli stessi interventi. Quindi abbiamo un
piano sempre uguale in una società che è in movimento, in mutamento
continuo”.
Linalba
Ibba
(PSDAZ) ha lamentato la cancellazione dello Sportello antiviolenza, istituito e
funzionante già da alcuni anni, per il quale è stato previsto uno stanziamento
di soli 500 Euro contro i 5 mila dello scorso bilancio. Una versione contestata
dal Presidente della Commissione comunale per le pari opportunità, Pupa Tarantini (PPS), che ha assicurato
che lo sportello non chiuderà e che anzi nel bilancio esiste uno stanziamento di
7 mila Euro.
Giovanni
Masala
(PPS) ha difeso la scelta dei progetti obiettivo per qualificare l’offerta dei
servizi sociali del Comune: “Il programma
della Giunta Barberio prevedeva che questa maggioranza presentasse dei progetti,
delle proposte innovative inserite in un programma socio-assistenziale capace di
attivare un processo di rinnovamento in base alle esigenze mano a mano
emergevano e che avrebbero qualificato la maggioranza. Ma qual era l'altra
strada se non quella della presentazione dei progetti obiettivo? Non vedo altre
strade se parliamo di finanziamento regionale”.
Secondo
Sergio Locci (UDC) “la nostra città non è assolutamente
pensata né concepita per poter essere destinata a coloro che sono in una
situazione di sofferenza e disagio. Esistono però dei finanziamenti europei che
permettono di individuare nell'ambito delle città urbane una serie di
progettualità che possano essere effettivamente spendibili a favore dei bambini
ed anche di coloro che vivono il disagio. Nel frattempo è giusto offrire una
buona gamma di servizi per far fronte ai bisogni dei
cittadini”.
Secondo
Sandro Usai (Per Oristano) ogni
Piano socio-assistenziale deve essere accompagnato da un’analisi del bisogno che
è una premessa indispensabile. Usai ha anche proposto il coinvolgimento dei
privati nella gestione dei servizi sociali.
Mario
Musinu
(Forza Italia) ha evidenziato la mancanza di segnali concreti a proposito
dell'anno internazionale del disabile. “Mi auguro che la Regione possa prendere
nella giusta considerazione almeno due dei 14 progetti obiettivo: quello
sull'autismo, un problema che per molti versi non è conosciuto dalla stragrande
maggioranza di noi, e quello sulle famiglie aperte”.
Guido
Tendas
(DS) ha proposto all’Assessore Serra ed alla Giunta di far fronte ai tagli per
il reddito minimo di inserimento attraverso gli avanzi di amministrazione.
Tendas ha anche proposto interventi tangibili in favore dei disabili in
occasione dell’anno europeo del disabile ed ha lamentato la mancanza di priorità
tra i progetti obiettivo da presentare alla Regione.
Per
Claudio Atzori (DS) Oristano deve
ricercare la collaborazione con altri comuni per usufruire delle risorse
comunitarie, ad esempio attraverso un PIT, anche per i servizi
sociali.
Francesco
Federico (La
Margherita) ha evidenziato la disattenzione del Piano verso i disabili.
Secondo
Francesco Varsi (Riformatori) il
Programma è condivisibile anche se non esente da pecche, soprattutto per quanto
riguarda le risorse destinate ai disabili.
Dopo
la replica dell’Assessore Serra, i consiglieri comunali sono intervenuti per le
dichiarazioni di voto. Il Programma
sociale è stato approvato con i voti della maggioranza e quelli dell’UDR e di
Forza Italia. I Democratici di sinistra e la Margherita si sono astenuti, Serusi
dello SDI e Linalba Ibba del PSDAZ hanno votato contro.
In precedenza la Giunta aveva riposto alle
interrogazione dei consiglieri e, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica
Mariano Biddau, deliberato l’aggiornamento annuale dei programmi di attuazione
dei Piani di zona.
L’Assessore
ai trasporti Giuseppe Sanna ha
risposto all’interrogazione dell’UDR sulloo stato di abbandono degli autobus
cittadini ricordando che il Comune dispone di un finanziamento regionale di 750
mila Euro circa per l’acquisto di tre autobus di tipo corto e tre di tipo medio.
Il bando per l’acquisto dei mezzi è in fase di predisposizione e nei prossimi
giorni sarà pubblicato. “Nel frattempo –
ha detto Sanna – stiamo lavorando per individuare nuove fonti di finanziamento
per l’acquisto e l’impegno di mezzi ecologici”.
Francesco
Pinna
dell’UDR ha ricordato i ritardi che stanno accompagnando questa pratica che è
ferma ormai da qualche anno.
L’Assessore
ai Servizi ambientali Mariano Biddau ha
risposto all’interrogazione di An sullo sciopero degli addetti del servizio di
nettezza urbana spiegando che il Comune non può applicare alcuna sanzione per i
servizi non prestati in occasione delle giornate di
sciopero.
Angelo
Angioi di
An si è detto soddisfatto della risposta, ma ha chiesto che il Comune disponga
“una trattenuta per i giorni di sciopero
da parte dei lavoratori perché non percepiscono lo stipendio per le giornate di
sciopero e non è giusto che la ditta incameri i soldi dei
lavoratori”.
L’Assessore
Biddau ha
anche risposto all’interrogazione della Margherita sulla discarica di Bau
Craboni ricordando che si tratta di un problema vecchio di anni che è oggetto di
diversi incontri tra il Comune e il Consorzio industriale ed all’ordine del
giorno delle Commissioni consiliari competenti per ambiente e
urbanistica.
L’Assessore
all’Ambiente Mauro Solinas ha
aggiunto che ci si sta confrontando su come “cercare di risolvere anche il problema del
pregresso cioè della prima assegnazione di terreno degli otto ettari e 62 per i
quali non è stata mai fatta la variante urbanistica, ma anche quello dele somme
che il Consorzio deve al Comune di Oristano per l’uso dei terreni comunali”.
Solinas ha comunque precisato che presto il Consiglio sarà chiamato a
pronunciarsi sull’intera vicenda, considerando che oggi il Consorzio vorrebbe
acquistare i terreni per la discarica per realizzare un progetto conla formula
del project-financing.
Francesco
Federico
della Margherita ha invitato ad accelerare i tempi per la soluzione dei problemi
con il Consorzio industriale perché la discarica di Bau Craboni sta arrivando ad
esaurire la capacità di contenimento e “presto ci potremo trovare a dovere
conferire i nostri rifiuti presso altre discariche. Questo comporterebbe un
aumento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti per tutti i cittadini”.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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