Consiglio comunale - Varato il piano per la Legge 37. Tre milioni di Euro per il mercato di via Mazzini

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato i nuovi indirizzi per l’utilizzo dei fondi della Leggere regionale 37. Complessivamente 5 milioni di Euro che saranno utilizzati per la ristrutturazione

Data:
26 ottobre 2004

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato i nuovi indirizzi per l’utilizzo dei fondi della Leggere regionale 37. Complessivamente 5 milioni di Euro che saranno utilizzati per la ristrutturazione impiantistica e strutturale del mercato di via Mazzini, per la realizzazione di un’area mercatale a Torangius , per la bonifica, la ristrutturazione e la predisposizione per attività artigianali dell’ex carcere militare di via Ghilarza , per la realizzazione di un’area polifunzionale per chioschi e parcheggi a pagamento a Torre Grande.

È stato l’Assessore alle Attività produttive Giuseppe Sanna a presentare in aula l’argomento illustrando nel dettaglio la ripartizione delle risorse disponibili, attraverso le due annualità della Legge 37.

Sanna ha evidenziato l’urgenza di adottare la delibera prima del 301 Ottobre per non correre il rischio di perdere i fondi così come già in precedenza il Comune aveva perso l’opportunità di utilizzare le risorse per gli aiuti de minimis alle imprese, una misura che in città aveva prodotto risultati più che positivi .

“A nulla sono valse le nostre lamentele e le sollecitazioni alla Regione – ha detto Sanna -. Oggi, con i fondi della Legge 37 si può intervenire solo per partecipare a iniziative come i patti territoriali per l'occupazione, programma Leader, PIT, accordi di programma quadro, contratti d'area e di programma, programmi integrati d'area. In alternativa i Comuni possono promuovere attività produttive per la valorizzazione delle risorse locali, acquisto e manutenzione straordinaria di beni immobili, costruzione, demolizione, ristrutturazione, recupero e manutenzione straordinaria di opere e impianti. Ma anche promozione di servizi funzionali allo sviluppo, che si rendono necessari dopo avere individuato i bisogni collettivi della comunità in funzione della crescita sociale, culturale, ambientale dei territori, quali ad esempio servizi alle persone, trasporti locali, iniziative per il tempo libero e attività di promozione turistica. In tutti i casi comunque i Comuni possono realizzare le opere pubbliche necessarie alle iniziative previste. Sulla base di queste considerazioni sono stati modulati gli interventi”.

“Abbiamo ipotizzato – ha proseguito Sanna - la ristrutturazione e reingegnerazizzazione funzionale del mercato di via Mazzini. La struttura dovrebbe diventare un punto di scambio della comunità e delle imprese, un luogo dove si esprime la produzione culturale e locale, dai prodotti agricoli a quelli della pesca. Si tratta di un'operazione molto importante che potrà avvenire concertando con gli operatori oggi presenti e con le associazioni di settore. La ristrutturazione del mercato sarà realizzata con 3 milioni 152 mila Euro (2 milioni 576 mila euro dell’annualità 2002 e 576 mila Euro dell’annualità 2003. L’obiettivo è quello di aumentare il tasso di utilizzo della struttura, l'occupazione, il giro d'affari e il lavoro indotto. Dopo la ristrutturazione la gestione potrà essere affidata attraverso una gara ad evidenza pubblica a un’impresa consortile o società di persone o di capitali che potrà realizzare un incremento occupazionale stabile. L'incremento degli spazi di esercizio indurrà un aumento del numero degli operatori e conseguentemente un ulteriore occupazione. Credo che ci siano tutte le premesse per fare ripartire a pieno regime questa struttura”.

“La seconda opera che abbiamo individuato – ha detto ancora Sanna - è l'area mercatale di Torangius con un intervento completo del costo di 442 mila Euro. L'obiettivo è quello di dotare il quartiere di una struttura pubblica dove sviluppare i servizi commerciali, ospitare iniziative di mercatino rionale, mercato di prodotti tipici ed agrobiologici ed iniziative di intrattenimento culturale ed espositivo. La gestione sarà affidata attraverso una gara ad evidenza pubblica. La terza opera individuata, è la bonifica, la ristrutturazione e la predisposizione di strutture per le attività artigianali nell'ex carcere militare. Costo dell'intervento euro un milione 50 mila Euro . Intendiamo utilizzare ai fini di zona impresa l'ex carcere militare di Oristano, partendo da una bonifica del sito, ristrutturando le strutture attuali, predisponendo le infrastrutture di servizio, gli impianti e costruire delle strutture utilizzabili dalle imprese artigiane e di servizi. Ad intervento ultimato le strutture potranno essere noleggiate o acquistate da parte delle imprese artigiane o di servizi, vi potrà trovare ubicazione un punto di servizi alle imprese, uno sportello bancario ed eventualmente attività d'incubazione per le nuove imprese a gestione consortile privata o mista pubblico-privata . L'ultima opera individuata è l'area polifunzionale per chioschi e parcheggio a pagamento a Torre Grande con un costo di 411 mila Euro. L'obiettivo è quello di realizzare una zona polifunzionale a Torre Grande ove ubicare i chioschi e un parcheggio a pagamento al fine di migliorare le condizioni di fruizione generale”.

Il primo consigliere a intervenire è stato Peppino Marras (La Margherita) che ha invitato l’Assessore Sanna a riportare l’argomento in Commissione perché non era ammissibile che il Consglio approvasse un intervento di questa portata senza conoscere nel dettaglio il progetto e senza affrontare l’argomento nella sua globalità.

Anche Oscar Cherchi (UDS) ha lamentato il mancato esame della proposta in   Commissione ed evidenziato il mancato ricorso alla concertazione con le associazioni di categoria e gli operatori del mercato. Cherchi ha anche chiesto notizie sul progetto dell’ASCOM per la riqualificazione del mercato.

Sollecitato dal consigliere dei DS Claudio Atzori, il presidente della Commissione Attività produttive Antonello Sanna ha spiegato che l’organismo consiliare ha affrontato, senza concluderla , la discussione sulla programmazione dei fondi della Legge 37.

Secondo Mimmo Serusi (SDI) un piano di questo tipo sarebbe dovuto essere discusso e analizzato da diverse commissioni e solo dopo una seria riflessione sarebbe dovuto giungere in Consiglio comunale. Serusi ha anche criticato la decisione di portare l’argomento in Consiglio comunale a ridosso della scadenza del 31 Ottobre e quella di non consentire agli operatori di confrontare la proposta del Comune con quella dell’ASCOM.

Antonello Sotgiu (per Oristano) ha invitato l’Assessore Sanna a riflettere seriamente sui problemi del commercio in città, a non sottovalutare il ruolo dei centri commerciali nello stile di vita degli italiani e a spiegare come intende perseguire la maggiore competitività e il miglioramento dei servizi del mercato.

Claudio Atzori (DS) ha lamentato il mancato ricorso alla concertazione e al cofinanziamento dei privati ed ha chiesto notizie sul mercato ortofrutticolo di Fenosu .

Per Francesco Federico (La Margherita) la proposta contiene gli interventi per la ristrutturazione degli edifici, ma non individua gli interventi per il rilancio delle attività e soprattutto non nasce dalla concertazione e dalla massima convergenza.

Mario Musinu (Forza Italia) ha condiviso l’importanza dell’intervento sull’ex carcere militare per dare una opportunità agli artigiani di avere una vetrina per le loro attività, per avere uno sportello unico e un ausilio al loro operare quotidiano. Musinu ha anche condiviso l’importanza del progetto per il mercato di via Mazzini che può risultare determinante per il rilancio del centro storico.

Per Linalba Ibba ( PSdAz ) la proposta presentata al Consiglio era raffazzonata e messa assieme all’ultimo momento per tappare qualche buco. Per il consigliere sardista i problemi del mercato civico possono essere risolti attraverso i mutui e non con i fondi della Legge 37 il cui spirito è quello di creare occupazione stabile e non ristrutturazione di immobili.

Tonino Falconi (Forza Paris) ha condiviso la proposta dell’Assessore Sanna perché nasce per valorizzare le risorse locali, lo sviluppo sostenibile e l'occupazione.

Sergio Locci (UDC) ha condiviso l’opinione di chi sosteneva la necessità di un esame preventivo più approfondito e quella di chi ha parlato di ritardi nella programmazione delle risorse, ma ha apprezzato l’idea di realizzare importanti interventi nel mercato civico di via Mazzini che appartiene alla cultura della città e che necessita di interventi radicali.

Guido Tendas (DS)   ha invitato il Sindaco a fare un atto di umiltà, nei confronti di una città dove la povertà sta aumentando, chiedere scusa ed essere conseguente al momento drammatico che sta vivendo la maggioranza vista l’assenza di un intero gruppo di maggioranza. Tendas ha criticato il mancato coinvolgimento dei privati nel progetto per il mercato di via Mazzini.

Pietro Arca ( Udeur ) ha lamentato la mancata discussione complessiva generale sulle problematiche legate alle attività commerciali, ai servizi della città per individuare una seria progettualità .

Franco Cuccu (UDC) ha annunciato di votare a favore del provvedimento con qualche disagio, ma la scadenza del 31 Ottobre impone a tutti gli amministratori una decisione per non perdere risorse preziose per la comunità. Il disagio, ha detto Cuccu , deriva dal fato che un argomento di questa portata non è stato accompagnato da un dibattito approfondito nel corso del quale si sarebbe potuto affrontare un piano di interventi e, ad esempio, stabilire quali soluzioni immaginare per garantire l’attività degli operatorio durante l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione. Cuccu , Locci ed altri consiglieri, hanno quindi chiesto un impegno della Giunta e dell’Assessore Sanna a riportare il progetto in Consiglio per il mercato.

Per Giovanni Masala (Forza Paris) il progetto di rilancio del mercato di via Mazzini è da condividere così come la proposta di riportare il progetto in Consiglio comunale con una visione più complessiva sul commercio in città.

Sulla stessa linea Antonio Scanu (Forza Paris) secondo cui sono necessari ulteriori passaggi in Consiglio comunale e in Commissione

Stefano Contini (AN) ha respinto la richiesta di dimissioni del Sindaco formulata da Guido Tendas per la semplice assenza di una parte del gruppo di AN. Secondo Contini tutti i consiglieri,   di maggioranza e di minoranza, hanno il dovere di rimanere in aula e se le cose non vanno bene non è solo colpa della maggioranza o della minoranza.

Le due delibere sulla programmazione dei fondi della Legge 37 sono state approvate a maggioranza con un solo voto contrario (Federico) e quattro astenuti ( Serusi , Ibba , Tendas e Atzori).

I lavori del Consiglio comunale sono stati aggiornati a questa sera, alle 19.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31