Consiglio comunale - Via libera al contratto di quartiere per il Sacro Cuore
Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato all’unanimità il Contratto di quartiere per il Sacro Cuore. È stato l’ Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau a presentare l’argomento
Data:
06 aprile 2004
Il Consiglio comunale
di Oristano ha approvato all’unanimità il Contratto di quartiere per il Sacro
Cuore.
È stato l’ Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau a presentare l’argomento
all’assemblea.
La discussione, però, è
stata accompagnata dalle proteste di numerosi consiglieri che hanno lamentato il
mancato coinvolgimento preventivo del Consiglio comunale e per questo motivo Francesco Pinna (indipendente) ha abbandonato la
seduta.
L’Assessore Biddau ha quindi presentato le iniziative previste dal
Contratto di quartiere: “Con questo
progetto l’Amministrazione punta a riqualificare un’intera area della città, un
quartiere degradato che sconta trenta anni di
abbandono. Ritengo che in città non ci siano altre zone tanto bisognose
di interventi. Il Contratto di quartiere prevede
interventi di riqualificazione in sei aree. La prima comprende la zona di via Aristana e via Arborea dove
saranno rifatti i marciapiedi, le strade e i sottoservizi. La seconda area è
quella di via S.Antioco dove sono previste aree verdi e
parcheggi. La terza area è quella di via Carbonia che sarà rifatta e dove saranno riqualificati i
giardini e smantellata una stradina interclusa. La quarta area è quella di via Arbatax e di via Milis dove saranno sistemate delle aree verdi e rifatti
marciapiedi. La quinta area è quella di via Costa dove
è previsto l’acquisto di un immobile di proprietà delle Poste che sarà destinato
a scopi sociali, la sistemazione di un parcheggio in via Indipendenza,
l’abbattimento delle quattro palazzine dello IACP e la costruzione di un nuovo e
moderno edificio. La sesta area è quella compresa tra via Tempio e via Carbonia dove
saranno rifatti marciapiedi”.
L’ Assessore ai Servizi sociali Franco Serra
ha spiegato la scelta del quartiere del Sacro Cuore con la necessità di
risolvere il problema dei 29 alloggi di via
Indipendenza e più in generale di una zona della città che da molti anni soffre
gravi problemi di degrado: “Un quartiere
con pochi servizi, che ha necessità di centri sociali e di una serie di
interventi che possono essere finanziati proprio con il Contratto di
quartiere”.
Mimmo Serusi (SDI) ha lamentato i
forti ritardi nella presentazione del progetto al Consiglio comunale ed ha
ricordato come un anno fa il Consiglio avesse respinto con i voti della
maggioranza una sua mozione per il recupero del patrimonio di
edilizia residenziale pubblica della città.
Anche Guido Tendas
(DS) ha lamentato i forti ritardi che hanno accompagnato questo progetto e il
mancato coinvolgimento della scuola, ha chiesto il motivo per
cui non siano stati previsti interventi nell’area di via Sardegna ed ha
contestato il fatto che il Comune si sia disinteressato la quartiere: “La Giunta Scarpa varò il progetto delle
Case minime”.
Mario Musinu (FI) ha condiviso
l’idea dell’intervento nelle palazzine di via
Indipendenza in collaborazione con lo IACP per risolvere un grave problema che
interessa numerose famiglie.
Peppino Marras (Margherita) ha
anticipato il voto favorevole parlando però di un modo di procedere non proprio
esemplare da parte dell’esecutivo comunale che avrebbe dovuto coinvolgere il
Consiglio comunale nella valutazione degli interventi.
Anche Linalba Ibba (PSDAZ)
ha accusato la Giunta di non avere coinvolto il Consiglio nella indicazione degli indirizzi. Secondo il consigliere
sardista difficilmente il progetto sarà finanziato “perché non è esistita una vera
concertazione” .
Gianfranco
Pinna
(Riformatori) ha apprezzato la scelta del quartiere del Sacro Cuore, ma ha
lamentato la mancanza di coinvolgimento delle commissioni consiliari e del
Consiglio comunale.
Claudio
Atzori
(DS) ha evidenziato i forti ritardi nella predisposizione dei progetti, la
mancata concertazione, la decisione di non prendere in considerazione la
proposta di collaborazione fatta dalla Lega delle cooperative. Atzori ha
espresso critiche anche per le modalità con cui è stata
organizzata l’assemblea nel salone parrocchiale del Sacro Cuore la scorsa
settimana.
Per Sergio Locci
(UDC) è innegabile la necessità di un intervento da parte del Comune nel
quartiere del Sacro Cuore “ e quando si ha
a che fare con i bisogni dei cittadini occorre anche farsi carico dei problemi.
Il Contratto di quartiere rappresenta un’occasione da non
perdere”.
Per Pietro Arca (UDEUR) il governo della
città e la programmazione non possono essere un fatto esclusivo di chi governa,
ma deve essere un fatto della città che deve essere coinvolta . Arca ha ricordato che Oristano non ha partecipato
al primo bando del Contratto di quartiere e arriva in forte ritardo anche al secondo con il Consiglio comunale che viene messo nella
condizione del prendere o lasciare.
Anche Paolo Vidili
(UDS) ha sottolineato la mancata partecipazione al
primo bando ed ha ricordato come dalla prima delibera della Giunta sul Contratto
di quartiere ad oggi siano trascorsi diversi mesi senza che il Consiglio
comunale sia stato coinvolto. Vidili ha anche sottolineato il mancato coinvolgimento dei privati.
L’Assessore Biddau ha replicato spiegando che in realtà le Commissioni
Urbanistica e Patrimonio sono state coinvolte, che gli
uffici comunali, lo IACP e la dottoressa Iacuzzi hanno
profuso grande impegno su questo programma e che le case di via Sardegna non
sono state scelte perché occorreva un intervento che abbracciasse un intero
quartiere.
Durante le dichiarazioni
di voto sono intervenuti Linalba Ibba , Guido Tendas , Gianfranco Pinna, Paolo Vidili , Claudio Atzori, Alessandro Usai, Mimmo Serusi e Francesco Federico che hanno confermato le critiche
annunciando però il voto favorevole.
La delibera è stata
approvata all’unanimità.
Il Consiglio, su proposta dell’ Assessore al Patrimonio Fabio Porcu , ha quindi approvato l’ acquisto di un immobile di via Costa di
proprietà delle Poste che sarà utilizzato nell’ambito degli interventi del
Contratto di quartiere. L’Assessore Porcu ha spiegato
i dettagli dell’operazione dell’edificio che sorge su un’area di 2 mila 70 metri
quadrati, che ospita sei appartamenti di 82 metri
quadrati (che, come ha spiegato l’ Assessore Franco Serra , saranno
destinati alle fasce sociali svantaggiate e in particolare alle famiglie giovani
con almeno due figli minorenni che siano inserite nelle graduatrorie IACP) e due locali seminterrati. Il costo è di
516 mila Euro. Il Comune dovrà farsi carico del 10% dei costi, ma si impegna all’acquisto anche in caso di mancato
finanziamento del Contratto di quartiere.
Anche in questo caso non
sono mancate le critiche per il ruolo del Comune che non può sostituirsi allo
IACP nella gestione dei programmi di edilizia economica
agevolata, ma anche per l’impegno all’acquisto anche in caso di mancato
finanziamento del Contratto di quartiere. Per questi motivi il PSdaz , la Margherita e l’UDS non
hanno partecipato alla votazione, i DS, l’ Udeur e lo
SDI si sono astenuti.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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