Consiglio comunale - Via libera al progetto per l'impianto fotovoltaico a Bau Craboni
Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato la delibera per il mutamento di destinazione e la sospensione dell’uso civico dell’area dell’ex discarica di Bau Craboni dove la
Data:
15 marzo 2013
Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato la delibera per il mutamento di destinazione e la sospensione dell’uso civico dell’area dell’ex discarica di Bau Craboni dove la società Tecsolis realizzerà un impianto fotovoltaico.
Per l’approvazione occorreva una maggioranza di 2/3 che è stata raggiunta, grazie al voto unanime dell’aula (25 votanti), dopo un primo tentativo andato a vuoto nelle scorse settimane, dopo l’accoglimento di alcune osservazioni dei consiglieri di minoranza e dopo che il Sindaco Tendas si è detto favorevole a votare una mozione della minoranza che sarà discussa in una delle prossime sedute e che impegna la Giunta a utilizzare i proventi derivanti dall’utilizzo dell’area per un’opera pubblica da realizzare a Silì.
Dopo la delibera approvata ieri il Comune richiederà all’Assessorato Regionale all’Agricoltura il mutamento di destinazione e la contestuale sospensione dell’uso civico per 20 anni ai fini della concessione alla Società “TECSOLIS S.p.a.” delle aree civiche di Bau Craboni, di proprietà comunale e dell’estensione di oltre 6 ettari.
“La Tecsolis – ha precisato l’Assessore all’Urbanistica Filippo Uras – è vincitrice del bando pubblico per la progettazione e la realizzazione di un parco fotovoltaico nell’area dell'ex discarica consortile di Bau Craboni per la quale occorre preliminarmente la sospensione dell’uso civico a pascolo. Si tratta di un’area collaudata dal Consorzio industriale nell'ottobre 2004 e liberata da qualunque vincolo ambientale riguardante la precedente discarica. Il Comune ha chiesto le necessarie garanzie dalla società sia per l'esecuzione dei lavori, sia per la successiva eventuale dismissione dei pannelli solari installati dopo il periodo di concessione di 20 anni”.
Giuliano Uras (UDC) ha chiesto ulteriori garanzie in caso di eventuale dismissione dell’impianto e soprattutto che i 400 mila Euro che il Comune incasserà vengano vincolati alla realizzazione di un’opera pubblica a Silì, nel cui territorio sorge l’area del futuro parco fotovoltaico. Garanzie sotto il profilo della tutela ambientale sono state chieste anche da Mauro Solinas (Fortza paris) che ha condiviso la posizione di Uras così come Daniela Nurra (Riformatori), Tonino Falconi (Oristano bene comune) e Andrea Lutzu (PDL) che ha evidenziato l’ìimpegno delle precedenti amministrazioni sul fronte delle energie rinnovabili con i progetti per le palestra di Torangius e di San Nicola così come per l’area di Bau Craboni e per il cantiere comunale. Emilio Naitza (Noior) ha apprezzato il ruolo svolto dalla minoranza e condiviso la richiesta di un utilizzo vincolato dei proventi, mentre Roberto Martani (Insieme) ha sottolineato l’importanza del progetto per la comunità oristanese e, al di là dei “rigurgiti della vecchia politica”, della convergenza che alla fine di un dibattito complesso si è determinata in Consiglio comunale tra maggioranza e minoranza. Giuseppe Puddu e Roberto Pisanu (UDC) hanno sollecitato una più precisa definizione della polizza fidejussoria, Massimiliano Sanna (API/FLI) ha chiesto un’attenta valutazione del progetto, tanto per le entrate nelle casse comunali quanto per le necessarie tutela per la comunità oristanese, mentre secondo Salvatore Ledda (Idee rinnovabili), che non ha condiviso l’idea di destina le risorse a Silì, questa ipotesi progettuale trova radici nel documento di programmazione urbanistica approvato nella scorsa legislatura. Per Giuseppe Obinu (PD) “la minoranza, davanti alle sue responsabilità, ha la possibilità, con il suo voto, di fare non solo testimonianza, ma anche di amministrare la città”. Obinu ha invitato l’intero Consiglio a esprimersi su ciò che è di sua competenza e quindi sulla richiesta di sospensione dell’uso civico e non su altri aspetti che sono di competenza di altri organi comunali. Giampaolo Lilliu (Sel-Essere oristanesi): “Nei programmi elettorali di quasi tutti i candidati a Sindaco si diceva che si doveva andare verso l’utilizzo di fonti rinnovabili. Oggi siamo in uno dei momenti più importanti per l'attività di questa Amministrazione programmando un reale progetto di presenza nel nostro territorio delle fonti rinnovabili”. Per Valerio Spanu (PD) oltre al canone che entrerà nelle casse comunali grazie a questo progetto potrà nascere un'importante attività economica.
Il dibattito è stato chiuso dal Sindaco Guido Tendas che, chiedendo scusa per i toni accesi della precedente seduta, ha riconosciuto il ruolo della minoranza “così come ho sempre fatto, sin dal momento delle dichiarazioni programmatiche. Ho chiesto sempre massima collaborazione e partecipazione e oggi più che mai considerando che per approvare questa delibera occorre il voto favorevole dei 2/3 dell’aula. Oggi, soprattutto oggi con questa situazione di crisi, votare qualcosa che interessa la vita quotidiana dei cittadini a maggioranza o votarlo all'unanimità non è esattamente la stessa cosa”.
Sulla destinazione dei proventi il Sindaco ha precisato “che non può essere inserita in questa delibera come automatismo, ma può essere però argomento di un ordine del giorno per la destinazione dei 400.000 Euro a Silì nei cui confronti sono favorevole”.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:33
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