Cultura - Dall'11 al 18 Settembre il Festival Dromos
Dall’11 al 18 settembre, si terrà ad Oristano la settima edizione del festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali
Data:
27 luglio 2005
Dall’11 al 18 settembre, si terrà ad Oristano la settima
edizione del festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione con il
contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali della Regione
Autonoma della Sardegna, e degli Assessorati alla Cultura della Provincia e del
Comune di Oristano.
Non è un caso se il festival Dromos quest’anno inizia
l’11 settembre, una data che ha segnato la nostra storia e che non è possibile
dimenticare, perché l’orrore di quell’11 settembre del 2001 continua ogni giorno
nella paura, fondata, di nuove stragi, frutto di una guerra invisibile e perciò
più inquietante.
Da parte nostra vogliamo continuare a coltivare la speranza
in un mondo migliore, sul quale si possa vivere armonicamente, nel rispetto
reciproco.
A modo nostro, con la musica e l’arte, diffondiamo un messaggio
di pace, aprendo il settimo festival con lo spettacolo “Stazioni Lunari”, con
Piero Pelù, Max Gazzè, Beppe Servillo (Avion Travel) e Cisco Bellotti (Modena
City Rumblers) e Auli Kokko, un girotondo di anime diverse, legate dal piacere
di ritrovarsi insieme: quattro stazioni, cinque grandi artisti e la band di
Francesco Magnelli, per un’esperienza di musica, teatro e comunicazione.
Il
15 settembre lo stesso clima si respira con un’altra produzione originale in
anteprima nazionale, “Jocos”, che vuole trasmettere l’amore per la vita
attraverso antiche e nuove sonorità; gli “Argia” ci ricordano che la musica è un
antidoto contro i veleni dell’esistenza e Marino De Rosas ci riporta indietro
con le sue corde alla mitica età dell’oro, quando l’umanità era felice.
Il
16 settembre apriremo i nostri orizzonti con il progetto di jazz elettronico
“Modern Heads” di Antonello Salis che fonde strumenti, sequenze elettroniche e
immagini manipolate in tempo reale: uno squarcio sulle infinite potenzialità
della tecnologia abbinata all’arte.
Il 17 settembre un omaggio al grande
blues italiano: la “Treves Blues Band”, che farà felici tanti appassionati di
questa musica intramontabile e per finire il 18 settembre chiude il festival
Enzo Favata e Daniele di Bonaventura con il progetto Inner Roads un percorso
d’improvvisazione tra acustico ed elettronico.
Le restrizioni legate alla
crisi economica hanno impedito di realizzare la grande mostra d’arte
contemporanea curata da Lorand Hegyi, che avrebbe dovuto inaugurare il Foro
Boario di Oristano, elevando tale spazio al rango dei maggiori musei sardi; con
la mostra doveva essere pubblicato un grande Libro, adeguato all’importanza
dell’evento. L’ambizioso progetto è rimandato a un momento migliore, che siamo
certi arriverà. Sarà dunque un festival di “sola” musica.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31