Cultura - Due appuntamenti nelle biblioteche di Silì e Donigala per la presentazione del libro Calepino di Concita Tironi

La Biblioteca comunale di Oristano e la Cooperativa Studio e Progetto 2 organizzano la presentazione del libro “Calepino – Parole in trasferta” di Concita Tironi. Due gli appuntamenti,

Data:
29 gennaio 2012

La Biblioteca comunale di Oristano e la Cooperativa Studio e Progetto 2 organizzano la presentazione del libro “Calepino – Parole in trasferta” di Concita Tironi.
Due gli appuntamenti, nelle biblioteche decentrate, con alcune classi delle scuole elementari che incontreranno l’autrice: lunedì 30 Gennaio a Silì, dalle 9 alle 12,15, e martedì 7 febbraio a Donigala, a partire dalle ore 9.

Gli alunni saranno coinvolti nella risoluzione di diversi giochi sulle parole e sulla linguistica italiana: scioglilingua, proverbi, modi di dire, parole omofone, indovinelli, anagrammi, metagrammi, voci onomatopeiche, calligrammi e altro ancora.

Conchita Tironi è nata a Carbonia nel 1958, vive a Quartu S.Elena (CA) e si diletta a scrivere romanzi e racconti, tra cui “Calepino”, il suo primo romanzo, pubblicato dalla casa Editrice di Roma Giulio Perrone.

La sinossi del libro
In una casa temporaneamente deserta, avviene un fatto straordinario: da un vecchio vocabolario, adagiato su un tavolo di mogano, escono tutte le parole e, magicamente, prendono vita.
Dopo aver messo il gatto di famiglia in grado di non nuocere all’esecuzione del loro progetto, i termini eleggono democraticamente i loro leader, i quali definiscono le regole dell’avanzata nel nuovo mondo, tutto da scoprire, e nel quale lasceranno una misteriosa traccia di sé.
Comincia così un viaggio, all’interno della lingua italiana e del suo alfabeto, scandito da un algoritmo per ogni lettera.
I personaggi del “Calepino“, in una girandola d’insolite avventure, vivono spensierati, nelle diverse stanze, la loro giornata di libertà, andando alla scoperta della loro realizzazione negli oggetti, ed evidenziando i loro diversi significati in un continuo rimbalzare di proverbi, modi di dire e giochi di parole. Così essi si mostrano, non più come semplici mezzi utilizzati dall’uomo per esprimersi, ma come veri e propri esseri viventi, rispecchianti vizi e virtù della specie umana.
E anche fra loro, come tra la gente, si trovano gli eroi e i vigliacchi, i saggi e gli incauti, i generosi e gli egoisti, i permalosi e i pazienti.
Una storia “senza fine” che fa sorridere e riflettere: “Siamo quel che siamo. Semplici, utili, inutili parole”.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:33