Cultura - Il patrocinio del Comune di Oristano per la Mostra su Ciusa a Firenze
È stata inaugurata venerdì scorso, a Firenze, nella Limonaia di Palazzo Medici Riccardi, la mostra ‘‘Francesco Ciusa: gli anni delle Biennali (1907-1928)” organizzata
Data:
29 gennaio 2008
È stata inaugurata venerdì scorso, a Firenze, nella Limonaia di Palazzo Medici Riccardi, la mostra ‘‘Francesco Ciusa: gli anni delle Biennali (1907-1928)” organizzata dalla Fasi (Federazione delle associazioni sarde in Italia) e dall’Acsit (Associazione culturale sardi in toscana).
La mostra gode del patrocinio del Comune di Oristano che a Firenze era rappresentato dall’Assessore alla Cultura Tonino Falconi.
“Francesco Ciusa, nuorese di nascita, è strettamente legato alla città di Oristano. Nel 1924 è stato lui il fondatore dell’odierno Istituto d’arte, ecco perché con molto piacere e con orgoglio il Comune di Oristano ha partecipato e fornito un contributo alla mostra” ricorda l’Assessore Tonino Falconi.
“La rassegna è partita da Venezia, dal 3 di Novembre al 15 Gennaio, proprio per ripercorrere il percorso artistico e accademico che Francesco Ciusa fece all’inizio del secolo scorso – ricorda l’Assessore Falconi – l’opera in gesso ‘‘La madre dell’ucciso”, che nel 1907 fu accolta con entusiasmo proprio alla Biennale di Venezia, in quell’occasione fu acquistata dalla Galleria comunale d’arte moderna di Palermo, ed è apparsa nuovamente al grande pubblico in occasione di questa mostra-introspezione del cammino figurativo dell’artista sardo’’.
La mostra ha fornito un’occasione per mettere in luce la pluralità di linguaggi presenti nelle opere di Francesco Ciusa, un momento per un approfondimento critico che ha portato alla scoperta di opere inedite e di grande impatto come “L’offerta” (1917).
A Palazzo Medici Riccardi, dal 25 gennaio al 26 febbraio, sono in esposizione undici sculture, una serie delle quali appartenenti al ciclio I Cainiti, un “poema plastico” destinato a illustrare momenti ed episodi di vita nella Sardegna pastorale cupa e suggestiva, segnata da fatalità dolorose, contesto rappresentativo per cui l’artista è divenuto molto famoso.Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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