Emergenza profughi - Dall'Anci la disponibilità all'accoglienza. Il Governo concerti con gli enti locali

ANCI SARDEGNA Ordine del giorno   L’assemblea ANCI dei Sindaci della Sardegna riunitasi ad Oristano il 4 aprile 2011 per discutere su EMERGENZA PROFUGHI E CLANDESTINI PROVENIENTI

Data:
04 aprile 2011

ANCI SARDEGNA


Ordine del giorno

 

L’assemblea ANCI dei Sindaci della Sardegna
riunitasi ad Oristano il 4 aprile 2011
per discutere su

EMERGENZA PROFUGHI E CLANDESTINI PROVENIENTI DAL NORD AFRICA: ACCOGLIENZA IN SARDEGNA

Vista la situazione dei migranti arrivati in Italia, con particolare riguardo a quelli sbarcati nell’isola di Lampedusa;

Richiamata l’attività del Governo, che intende fronteggiare l’emergenza umanitaria “distribuendo” i migranti nelle regioni italiane e quindi anche in Sardegna in ragione di proporzionalità rispetto agli abitanti;

Considerato che la Sardegna e i suoi 377 comuni, hanno confermato la disponibilità a fronteggiare l’emergenza umanitaria, a condizione che si abbia una chiara comunicazione sulle dimensioni del problema;

Richiamate le difficoltà e le problematiche evidenziate, nell’assemblea odierna, in ordine all’accoglienza dei migranti;

Considerati i problemi nati per l’individuazione dei siti di accoglienza (ed al proposito richiamati i problemi verificatisi nella tendopoli di Manduria in Puglia);

Tutto ciò premesso, l’ANCI ed i Sindaci della Sardegna approvano(con l’unica astensione del sindaco di Mores Pasquino Porcu), il seguente

Ordine del Giorno

L’ANCI e i Comuni della Sardegna, nel confermare la disponibilità a collaborare per fronteggiare la grave e difficile emergenza umanitaria, secondo le indicazioni chieste dal Governo Nazionale, AUSPICA, al fine di una seria, costruttiva e serena collaborazione istituzionale:

1) La chiarezza e univocità delle scelte della cabina di regia nazionale in ordine all’accoglienza dei profughi. Fra tutte quelle relative alle corrette informazioni trasmesse agli enti locali (sul numero esatto dei migranti destinati in Sardegna) ed alla verifica, in sede nazionale ed europea, sulle possibilità di rimpatrio o di soluzioni alternative alle tendopoli (respingendo a tal proposito individuazioni di siti non consoni);

2) Che ogni scelta del Governo dovrà essere preventivamente concertata, oltreché con la Regione, con le autonomie locali al fine di avere scelte concordate e condivise in ordine alla individuazione dei siti, alle problematiche della sicurezza per le comunità locali dove saranno eventualmente individuati i siti di accoglienza. Si auspica, soprattutto, una dislocazione temporanea degli stessi per consentire il rimpatrio o altre soluzioni;

3) I siti, oltre ad essere individuati di concerto con i Comuni interessati, dovranno garantire tutti gli standard di sicurezza, nella garanzia del rispetto delle leggi e dei diritti individuali, delle norme vigenti in materia di igiene e sanità;

4) Un coordinamento funzionale a gestire problemi particolari come l’accoglienza alle donne e dei minori non accompagnati da accogliere in strutture adeguate ed adibite a tale scopo;

5) Garantire gli aspetti finanziari ad affrontare il problema senza che gli stessi gravino sui bilanci comunali.


Oristano, sala del Consiglio Comunale, lunedì 4 aprile 2011
 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:32