Fenosu - Comune e Provincia uniti per difendere l'aeroporto
Il Comune e la Provincia di Oristano insieme per difendere l’aeroporto di Fenosu. Ieri sera, nell’auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni, si sono riunite le due assemblee per discutere
Data:
03 febbraio 2011
Il Comune e la Provincia di Oristano insieme per difendere l’aeroporto di Fenosu.
Ieri sera, nell’auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni, si sono riunite le due assemblee per discutere della crisi della struttura aeroportuale e trovare una soluzione capace di impedirne la chiusura.
Dopo un lungo dibattito, preceduto dalla relazione del Presidente della Sogeaor (la società di gestione dell’aeroporto Campanelli) Giorgio Gaviano, per sostenere le istanze del territorio si è deciso di organizzare una manifestazione a Cagliari, davanti alla Regione, alla quale saranno invitati anche le amministrazione di tutti i comuni del centro Sardegna.
Il Presidente Gaviano ha ricordato la storia dello scalo, evidenziando che per renderlo operativo, con le infrastrutture e i servizi richiesti dalle Autorità competenti, nel corso degli anni complessivamente sono stati investiti circa 16 milioni di Euro.
Oggi questi servizi sono assicurati da 41 dipendenti (tra vigili del fuoco, security, segreteria, amministrazione, controllori di volo) assunti al termine di un corso di formazione professionale e sulla base delle decisioni di apposite commissioni di valutazione.
“È un numero estremamente limitato – ha detto Gaviano -, tanto che se oggi si ammala un dipendente non siamo in grado di poterlo sostituire”.
Sui costi Gaviano ha spiegato che le somme spese per Fenosu sono assolutamente limitate se si considera, ad esempio, che lo scalo di Brescia è costata 90 milioni di Euro, mentre sul problema delle certificazioni per l’apertura al traffico commerciale ha spiegato che “la società per ottenerle la società ha dovuto realizzare le infrastrutture utilizzando i fondi del capitale sociale. Ad esempio l'impianto di distribuzione di carburanti e a nuova aerostazione. Questi fatti hanno determinato una situazione di crisi di liquidità della società. L'altro aspetto determinante che ha messo in difficoltà la società è quello dei voli, necessari per testare le infrastrutture e i servizi”.
“La scelta della compagnia aera – ha proseguito – è stata fatta tra 29 compagnie ed è caduta sulla Denim Air con un contratto che comprendeva anche il personale e il cui costo si è ridotto alla metà della cifra iniziale”.
Gaviano ha poi riferito su incontro avuto nella mattinata di ieri in Regione con l’Assessore ai Trasporti Carta durante la quale sono stati confermati gli impegni della Giunta regionale stabiliti per garantire l’apertura dello scalo. Attraverso la Sfirs si copriranno le perdite e saranno stanziate nuove risorse per assicurare l’operatività.
Per il Sindaco Angela Nonnis “Fenosu ha le carte in regola per essere la quinta porta aerea della Sardegna, ma la Regione deve fare la sua parte sostenendo lo scalo. Certamente non stanziando solo 300 mila Euro così come ha fatto recentemente riservando quote assai più elevate ad Alghero, Olbia e Cagliari”.
Il Presidente della Provincia Massimiliano De Seneen ha ricordato ancora una volta le norme che impediscono agli enti locali di intervenire per finanziare, ripianare perdite e concedere prestiti a garanzia.
“Ho sempre considerato l'aeroporto di Oristano una infrastruttura essenziale per lo sviluppo del territorio – ha spiegato il Presidente -. Ho sempre sostenuto, però, che non è sul traffico passeggeri che noi possiamo fare conto per mantenere in pareggio. È ovvio che bisognerà inserire la struttura aeroportuale in un circuito regionale degli aeroporti, qualsiasi sia il suo utilizzo, rimessaggio, manutenzioni o altro”.
E sulle risorse spese per costruire le infrastrutture “non sono certamente cifre spaventose, se si pensa che per realizzare un chilometro km di superstrada si spengono più o meno quei soldi. Preoccupa la gestione, con un deficit di bilancio di gestione dovuto ai costi per i voli e il mantenimento della operatività della struttura. Bisogna abbattere i costi coinvolgendo le compagnie aeree e facendo in modo che queste si assumano una parte del rischio, ma come è stato detto quando quest'operazione è stata avviata e tentata in occasione dell'apertura dell'aeroporto poche risposte sono arrivate”.
Per De Seneen occorre che il salvataggio di Fenosu avvenga quanto prima: “Non vorrei che il tentativo fosse quello di fare arrivare la bombola dell'ossigeno quando il paziente asmatico ha esalato già l'ultimo respiro”.
Al termine del dibattito, durante il quale sono intervenuti Efisio Trincas, Stefano Figus, Giuseppe Sanna, Giuliano Uras, Peppino Marras, Antonio Scanu, Alberto Cesello Putzu, la decisione di organizzare una manifestazione davanti alla Regione per sollecitare impegni precisi e rapidi che consentano il salvataggio dell’aeroporto Campanelli.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:32
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