Il pallone nella rete, lo sport come terapia per la salute mentale

“La celeste” di Lanusei si è aggiudicata il primo premio nella competizione che si è disputata a Oristano

Data:
09 giugno 2016

Si è disputato questa mattina a Oristano, nei campi della Figc di Sa Rodia, “Il pallone nella rete”, il primo torneo regionale di calcio a cinque fra le squadre di tutti i Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze della Sardegna. Un'iniziativa unica, quella organizzata dalla Asl 5 di Oristano, mirata non solo a valorizzare lo sport come terapia, ma anche come strumento per abbattere il pregiudizio nei confronti delle persone con disagio psichico.

Undici le squadre scese in campo: “I Fenicotteri” e “Una ragione in più” di Oristano, “Shardan soccer” di Ales, “Antonianum” di Quartu, “Le furie rosse” di Sanluri, “L'ariete” di Assemini, “Chimbe moros” e “Senza riserve” di Nuoro, “Monteclaro” di Cagliari, “La celeste” di Lanusei, “Le Aquile” di Alghero. L'evento è riuscito ad attirare oltre centoventi persone provenienti da tutta l'isola: utenti dei Centri di salute mentale, operatori, educatori, ma anche semplici volontari.

Ad aggiudicarsi il primo posto sono stati i giocatori della “Celeste” di Lanusei, mentre le seconde classificate sono state “Le furie rosse” di Sanluri e terza la squadra “Monteclaro” di Cagliari. Soddisfatto l'allenatore della formazione ogliastrina Gianni Dore, un pensionato con una lunga esperienza nei campi di calcio alle spalle, che da otto anni ha deciso di mettere la propria competenza a disposizione dell'associazione sportiva dilettantistica composta da persone con disagio mentale: «Seguo questi ragazzi da otto anni – ha affermato il mister de “La celeste” – e da loro ho imparato molto di più di ciò che loro hanno imparato da me».

Ma è stata una vittoria collettiva quella che i partecipanti al torneo hanno portato oggi a casa: «Non c'è un solo vincitore: tutte le persone che hanno preso parte a questa iniziativa hanno vinto – hanno commentato il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl 5 Gianfranco Pitzalis e l'operatrice del Cms di Oristano Francesca Cappai, anima della manifestazione – perchè abbiamo dimostrato come sia possibile, attraverso lo sport, creare un'occasione di incontro, di scambio e di inclusione sociale». «Ringrazio la Asl 5 per questa manifestazione alla quale, dal momento che crediamo nel lavoro di squadra, abbiamo offerto volentieri la nostra collaborazione» sono state le parole di Salvatore Farina, presidente regionale Uisp (Unione Italiana Sport per tutti), che ha sponsorizzato il torneo, mentre gli assessori ai Servizi sociali e allo sport del Comune di Oristano, Maria Obinu e Sergio Naitza, hanno raggiunto in mattinata i campi di Sa Rodia per salutare i giocatori.

Quella di oggi è un'iniziativa che si inserisce nell'ambito dei progetti di intervento socio-riabilitativo a favore delle persone con disturbo mentale finanziati dall'assessorato regionale della Sanità, ed ha come sponsor, oltre alla stessa Uisp, la Figc Sardegna, L'Eurospar, Autodemolizioni Porcu di Oristano, Grafik Art di Ales, Azienda vinicola Contini di Cabras, salone “Un diavolo per capello” di Santa Caterina, Pizzeria Alta Marea di S'Archittu, pasticceria Dolce & Salato di Riola sardo.

Il pallone nella rete, lo sport come terapia per la salute mentale
Il pallone nella rete, lo sport come terapia per la salute mentale  

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:34