In Mediterraneo Signa - Velamen - IV Giornata di studio sui simboli tradizionali della Sartiglia
La giornata di studio è stata associata a una serie di momenti espositivi e di dibattiti uniti dal titolo “Venio, vidi Sartiglia”
Data:
03 marzo 2016
Il Teatro San Martino ha ospitato la IV Giornata di studio “In Mediterraneo Signa – Velamen. Nel Mediterraneo i Segni - Il Velo” e “Oristano. Città come Centro di Cultura”.
L’iniziativa, curata da Lucia Manca, Sebastiano Demurtas e Ivan Demurtas, era inserita nell’ambito delle attività di promozione della Sartiglia sostenute dal Patto Territoriale Oristano, dalla Fondazione Sa Sartiglia Onlus e dall’Assessorato Spettacolo e Turismo del Comune di Oristano.
La Giornata di studio, associata a una serie di momenti espositivi e di dibattiti uniti dal titolo “Venio, vidi Sartiglia”, attraverso il velare e svelare degli argomenti proposti, ha suscitato interesse e piacere per il modo originale di proporre cultura: “Perchè il Mediterraneo - come osservano gli organizzatori - significa non solo geografia, ma esprime tradizione, arte e condivisione, dai tempi più remoti ad oggi”.
Tra i temi proposti anche l'arte del ricamo con le collezioni iconografiche e fotografiche di Sebastiano Demurtas, dei veli antichi di Enrico Fiori e moderni di Maria Salis, dell'arte fotografica di Diego Attene con i veli di Silvia Cossa, dell'allegoria sul Velamen - il Velo, sono stati interpretati dagli studiosi Lucia Manca e Maurizio Casu, dallo storico Roger Emmi, mentre nell'ambito musicale e socio-culturale dai docenti Fabiana Ciampi e Paolo Bravi del Conservatorio di Musica di Piacenza e di Cagliari. All'apertura dei lavori sono intervenuti il Deputato Caterina Pes, il Commissario straordinario della Provincia Massimo Torrente, Anna Paola Iacuzzi, Remigio Sequi e Maurizio Casu per la Fondazione Sa Sartiglia Onlus.
Il Gruppo Tamburini e Trombettieri “Sa Sartiglia” e il Gruppo Folk Città di Oristano hanno inoltre inaugurato il periodo di Sartiglia con i suoni e balli tradizionali della festa.
“La rappresentazione del velamen – proseguono gli organizzatori - ha creato un sentimento di stupore e meraviglia rafforzando il nostro senso di Identità così che molte sono state le richieste di rivedere ancora “modelli simbolici” quando l'atto di coprirsi il capo diversificava l'idea di sacralità o di eccellenza e di potenza”.
“Questa è la Sartiglia – aggiungono -, raccontare e spiegare aspetti della tradizione culturale della giostra equestre che rende manifesto al centro del Mediterraneo la figura di Su Componidori che interpreta l'universale di “ciò che fiorisce dentro” e rappresenta la festa nella sua totalità. Non solo svelamento, ma anche gemellaggio sulla linea Oristano/Ciutadella de Menorca”.
L’iniziativa si è caratterizzata per 20 giorni di esposizioni (dal 24 Gennaio al 12 Febbraio) con un interesse testimoniato da 5.000 presenze.
“Venio, vidi Sartiglia” ha offerto l'opportunità di promuovere e incentivare la visita ad Oristano per vedere Sartiglia e offrire ai visitatori una Cortes Apertas d'Arte con la presenza di esposizioni d'arte di ferro e ceramica, di una collettiva di pittura, la musica che ha accompagnato per la prima volta i tre giorni di Sartiglia in SI FA SOL musica e festa. Per l'occasione la collaborazione degli espositori di artigianato sardo promosso dal Comune di Oristano improntato a Mediterranea degli anni precedenti, di cui è stato espresso il pregio di eccellenza.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:33
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