Iniziato il restauro dei monumenti a Eleonora e ai Caduti in guerra

Questa mattina sono iniziati i lavori di restauro dei monumenti dedicati a Eleonora d’Arborea e ai Caduti in guerra. L’intervento è realizzato con un progetto da 150 mila Euro finanziato

Data:
29 giugno 2011

Questa mattina sono iniziati i lavori di restauro dei monumenti dedicati a Eleonora d’Arborea e ai Caduti in guerra. L’intervento è realizzato con un progetto da 150 mila Euro finanziato dalla Regione e dall’Assessorato ai Beni monumentali del Comune di Oristano.i lavori di restauro della statua di eleonora

“A 130 anni dalla sua realizzazione il monumento dedicato alla Giudicessa tanto amata dagli oristanesi finalmente tornerà all’antico splendore – osserva il Sindaco Angela Nonnis -. Su questa iniziativa ci siamo impegnati sin dall’insediamento e oggi finalmente i lavori hanno inizio. Sottoporre il monumento di Eleonora a un’opera di restauro era un dovere nei confronti della città, ma soprattutto verso la Giudicessa tanto amata dagli oristanesi. Allo stesso modo era importante intervenire per il monumento dei Caduti in guerra, in piazza Mariano, per perpetuare il nostro ricordo e l’omaggio della città ai suoi figli che hanno perso la vita durante la I Guerra mondiale”.

“I lavori sono eseguiti da una ditta specializzata in restauro di opere d'arte, la Boj restauri di Genova, che si è aggiudicata l'appalto e che dovrebbe concludere l’intervento nel prossimo mese di Ottobre – spiega l’Assessore ai Lavori pubblici Andrea Lutzu -. Il progetto redatto dall'Architetto Federica Pinna secondo le indicazioni della Soprintendenza ai beni ambientali, artistici, storici, paesaggistici, storici e architettonici di Cagliari e Oristano e dei tecnici del Settore Lavori Pubblici del Comune di Oristano, prevede una serie di interventi volti al recupero degli elementi degradati al fine di ridare dignità e garantire la fruibilità dei due monumenti oristanesi. Mi sembra importante sottolineare che il loro restauro è realizzato nell’anno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia”.

“Il monumento ad Eleonora è un’opera che alla fine del 1800 fu fortemente voluta dalla città e in particolare da Salvator Angelo De Castro che diede vita a due Comitati promotori per la raccolta dei fondi – aggiunge l’Assessore alla Cultura Luca Faedda -. Per la realizzazione del monumento fu bandito un concorso d’idee che fu vinto dallo scultore fiorentino Ulisse Cambi, uno degli scultori più affermati nell’ambiente artistico fiorentino tanto da essere nominato professore dell’Accademia delle Belle Arti. Le sue opere ancora oggi sono esposte a Firenze, nella Galleria d’Arte Moderna nel Palazzo Pitti, in piazza Goldoni e nel loggiato della Galleria degli Uffizi. Nel maggio del 1881 il monumento fu inaugurato con una cerimonia solenne. Tanto che furono concesse vacanze scolastiche per sei giorni e sconti del 50% sui treni. Furono organizzati balli, banchetti e fuochi pirotecnici. La città fu invasa dai visitatori giunti da ogni parte della Sardegna”.

“Il monumento ad Eleonora d’Arborea è realizzato prevalentemente in marmo bianco Carrara con inserti di marmo rosso, bardilio e ravaccione mentre i due pannelli lavorati a bassorilievo sono in bronzo – spiega il progettista del restauro, l’architetto Federica Pinna -. Per la sua collocazione all’aperto, in una zona urbana, l’elemento è soggetto all’attacco dei fenomeni atmosferici di pioggia diretta, vento forte, esposizione solare prolungata, smog, pertanto oltre al degrado naturale del materiale lapideo abbiamo spray di graffitti, presenza di vegetazione, colaticci, croste”.

Del progetto del Monumento ai Caduti non si hanno notizie certe. L'opera oggi risulta fortemente degradata: presenta, alla base in travertino composta da tre gradini, numerose lacune dovute all’erosione, ai distacchi e agli atti vandalici, oltre che presenza di muffe e piccole efflorescenze. Il sacrario in travertino presenta spaccature, cedimenti e danni causati dall’erosione e da atti vandalici.
I lavori di restauro di entrambi i monumenti prevedono l’eliminazione dei depositi di croste e vegetazione, il preconsolidamento e il consolidamento delle parti degradate, l’analisi della struttura, la protezione chimico-fisica, il reintegro delle parti mancanti, il restauro e il consolidamento della struttura orizzontale e per quello ai caduti anche della lanterna e del sacrario.
 

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