Il grave fatto di cronaca riportato nei giorni scorsi dalla stampa locale è il segnale preoccupante di quanto anche a Oristano, città sempre in cima alle classifiche sulla sicurezza, la violenza sulle donne sia un‘emergenza sociale.
L’aggressione subita da una donna e dai suoi figli è un fatto di estrema gravità la cui portata non può essere valutata compiutamente solo con una lettura, sia pure attenta, delle cronache giornalistiche. Un atto di questo tipo è sintomo di un disagio sociale e di un fenomeno nei confronti del quale non ci si può permettere di abbassare la guardia. Non possono le istituzioni e non possono i singoli che devono essere i primi a percepire, valutare ed eventualmente segnalare casi sospetti.

Il tema della violenza sulle donne non ha patria e chiaramente anche la nostra città non è esclusa. Gli episodi, come quello citato dai giornali che hanno riportato anche la notizia degli atti osceni compiuti da un uomo in luogo pubblico davanti a bambini, ragazze e a due vigilesse, non mancano e i dati non sono incoraggianti.

Nei giorni scorsi si è insediata la Commissione comunale per le Pari opportunità, organismo impegnato da più un decennio nella difesa dei diritti dei più deboli, che in questa circostanza vuole manifestare piena solidarietà morale, ma anche disponibilità concreta direttamente e attraverso il centro antiviolenza, alla donna aggredita. Una donna che non può e non deve essere lasciata sola dalla nostra comunità.

Questi episodi ci devono indurre a non abbassare la guardia, a sviluppare una nuova sensibilità che consenta di far emergere fatti fino ad ora tenuti segreti. Dobbiamo imparare ad avere coraggio e a denunciare ogni azione violenta, fisica e psicologica.

Mariangela Massenti
Presidente Commissione comunale
per l'equità tra i generi e le pari opportunità