La sentenza di Hannover - Il Sindaco Nonnis consegna la Carta de Logu alla Vice Presidente del Circolo dei sardi in Germania e scrive alle Autorità tedesche

Il Sindaco di Oristano Angela Nonnis questa mattina ha consegnato alla Vice Presidente del Circolo dei Sardi in Germania Maddalena Fadda la copia della Carta de Logu da far avere al Giudice del Tribunale

Data:
22 ottobre 2007

Il Sindaco di Oristano Angela Nonnis questa mattina ha consegnato alla Vice Presidente del Circolo dei Sardi in Germania Maddalena Fadda la copia della Carta de Logu da far avere al Giudice del Tribunale di Buckeburg che, considerando le origini sarde, ha concesso una riduzione di pena a un cameriere di Cagliari, accusato di aver abusato della fidanzata.

All’incontro, in Municipio, erano presenti anche il Prefetto di Oristano Giovanni Battista Tuveri, il Presidente della sezione oristanese della FIDAPA Pupa Tarantini e Gianna Carta del direttivo dell’associazione che, unendosi al coro di sdegno contro la sentenza, hanno consegnato a Maddalena Fadda un libro sulla storia della Sardegna.il Sindaco Nonnis consegna la Carta de Logu alla Vice Presidente del circolo dei sardi in Germania

La rappresentante del Circolo dei sardi ha annunciato un documento di condanna di tutte le donne sarde residenti in Germania contro la decisione del Tribunale tedesco: “Il documento, che è il simbolo della nostra indignazione per una sentenza che offende le donne e il popolo sardo, sarà consegnato nei Consolati italiani in Germania e all’Ambasciatore italiano”.

Insieme alla Carta de Logu, il Sindaco Nonnis ha consegnato a Maddalena Fadda sardi una lettera indirizzata al Presidente del Tribunale di Buckeburg e, per conoscenza, al Presidente della Repubblica federale e al Ministro della Giustizia tedesco, dove manifesta la viva preoccupazione che ha suscitato, tra i sardi e nella comunità degli immigrati sardi in Germania, la motivazione espressa nella sentenza di condanna. Il riferimento alle impronte culturali ed etniche dell’imputato suscita l’amarezza di tutti i Sardi che considerano fondamentale l’applicazione severa della legge, in particolare allorquando una donna è oggetto di una condotta violenta e disonorevole”.

“Come Sindaco e come donna – scrive il Sindaco Nonnis -, voglio esprimere la più viva solidarietà verso la vittima, assicurando che tutti noi ci sentiamo partecipi della sua sofferenza e che intendiamo, come sardi e come rappresentanti delle istituzioni, deplorare atti di così grave e disonorevole inciviltà”.

“È patrimonio comune della cultura e dell’identità dei sardi la difesa della donna, il rispetto della sua dignità fisica e morale, quale che sia il quadro sociale cui appartiene chi le usi violenza, quale che sia il contesto di provenienza dell’individuo eventualmente sottoposto a giudizio per reati tanto gravi – prosegue il Sindaco di Oristano -. D’altro canto, fin dal XIV secolo, la Carta de Logu prescriveva una severa sanzione in casi simili. E ciò, se nulla toglie alla civiltà giuridica successiva, senza tema di smentite consente al popolo sardo di vantare un’idea della donna, della sua autonomia e della sua rispettabilità certamente avanzata anche rispetto a quanto prescritto in altre sedi, coeve, precedenti o addirittura successive. La Carta de Logu dedica articoli specifici anche al reato di stupro, censurando con pene severe sia gli stupratori sia i familiari che avessero spinto la vittima ad un matrimonio riparatore, ad esempio acconsentendo alle nozze solo col consenso della donna”.

Il Sindaco di Oristano conclude la lettera con un invito al Presidente del Tribunale di Buckeburg “a eliminare ogni dubbio rispetto a quanto emerso sulla stampa per rendere giustizia (quantomeno in sede morale) alla vittima del sopruso”.

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