Maroni a Oristano - L'intervento del Sindaco Angela Nonnis
MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO 2011 ASSEMBLEA ANCI - TEATRO «GARAU» Signor Ministro, Eccellenze, Autorità, Cari Colleghi, sono lieta di porgere il più cordiale benvenuto in Oristano al signor
Data:
02 febbraio 2011
MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO 2011
ASSEMBLEA ANCI - TEATRO «GARAU»
Signor Ministro, Eccellenze, Autorità, Cari Colleghi,
sono lieta di porgere il più cordiale benvenuto in Oristano al signor Ministro e a tutti i partecipanti e delegati Anci.
Ringrazio l’Onorevole Maroni per la sua presenza, per la sensibilità del suo ascolto e per l’attenzione che vorrà riservare alle istanze che provengono dalla Sardegna, sollecitazioni, domande e dubbi dei quali ci facciamo interpreti nel ruolo che ci accomuna, al di là dell’adesione politica e della dimensione civica delle rispettive realtà di provenienza.
Gli eventi recenti hanno confermato quanto sia importante ed urgente assicurare massima attenzione al problema della sicurezza nell’Isola.
Oltre al dato meramente statistico, le manifestazioni d’insofferenza, d’intolleranza e di conclamata violenza - rivolte a numerosi nostri Colleghi, ai quali mi piace indirizzare in quest’occasione un cenno di solidarietà affettuosa - sollecitano una rinnovata e ferma risposta di contrasto, di prevenzione e di sanzione, per onorare degnamente la testimonianza civile e la tragica conclusione dell’esperienza politica di colleghi come Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica.
Auspichiamo perciò che queste sollecitazioni si possano tradurre in interventi concreti, davvero in grado di rassicurare quanti sentono la responsabilità del proprio servizio democratico, un servizio che si esplicita in situazioni che spesso mettono a repentaglio la serenità personale, minando la tranquillità delle proprie famiglie, dal punto di vista emotivo, fisico e non ultimo patrimoniale, con disagi, conseguenze e danni irreparabili, talvolta non quantificabili, difficilmente risarcibili o indennizzabili.
Occorre perciò ripetere che - alle prerogative assegnate ai Primi Cittadini - deve necessariamente corrispondere la concessione di strumenti non fittizi, nella consapevolezza della delicata funzione, delle oggettive responsabilità e dei rischi (tutt’altro che virtuali) dei quali si fa carico l’Amministratore locale.
Tuttavia, nel riaffermare l’importanza delle specificità e delle peculiarità del territorio, testimoniando la nostra sincera gratitudine per l’impegno indefesso delle Prefetture e delle Forze dell’Ordine, desideriamo anche che il Governo concretizzi coerentemente la volontà attuare interventi a lungo termine, in dialogo con i Comuni, potenziandone visibilmente i mezzi e le risorse.
Non possiamo non fare nostre le parole con le quali il Signor Ministro ha recentemente definito il ruolo dei Primi Cittadini e dei Consigli Comunali, indicandoli come pietre dell’edificio in cui abita la democrazia.
Siamo altresì al suo fianco nel riaffermare la necessità che ad ogni manifestazione delittuosa sia riservata un’attenzione scrupolosa, al di là della gravità delittuosa o del clamore di tali gesti.
Non è retorico ribadire che la «chiave di volta» della sicurezza è insita nella sicurezza urbana e delle connesse politiche di coesione sociale.
Lo affermano e lo chiedono i Cittadini, lo denunciano i Sindaci, lo ripetiamo anche in questa sede, alla luce della quotidianità, con le criticità, le emergenze, il valore morale e civico del nostro umile mandato che, senza mediazioni o distanze, portiamo a termine sottoponendoci ogni giorno al giudizio sovrano di chi ci ha eletto.
Alla chiarezza della norma deve allora conseguire la chiarezza dei compiti: in quest’ottica auspichiamo si possa lavorare alacremente ed in piena collaborazione con le Istituzioni (centrali e periferiche) affinché siano agevolate assistenza e protezione e perché si apra una nuova stagione di sviluppo e di rinascita infrastrutturali per la Regione Sardegna, sotto il profilo sociale, occupazionale, culturale e imprenditoriale.
Signor Ministro,
per molti aspetti il ruolo di Primo Cittadino rischia di essere depotenziato - o addirittura svilito - dalla carenza di quelle opportune forme di tutela, degli strumenti e dell’autonomia, capaci di dissuadere l’abbandono del proprio compito, quando ciò non si contempera al vivere sereno di se stessi e dei propri cari.
D’altro canto, la qualità della sicurezza urbana e l’efficienza dei servizi (materiali ed immateriali) che i Comuni devono garantire ai Cittadini accreditano le nostre realtà di fronte agli operatori economici:al di là delle opzioni preventive e di sanzione del crimine, ciò garantisce effettivamente la protezione del cittadino e della libera iniziativa, delle famiglie e di tutte le Istituzioni, sia pubbliche sia private, stimolandone le specificità ambientali che, alla loro volta, fortificano tangibilmente la qualità della vita.
Solo così si può moltiplicare il valore aggiunto delle nostre Comunità, delle nostre culture e dei nostri territori, indebolendo alla radice la povertà sociale, con le incognite generazionali, le incertezze ed i rischi che vi si annidano, specie nelle fasi di più controversa incertezza.
Ciò conferma quanto sia utile ragionare, programmare e realizzare una politica sinergica fra Stato/Regioni/Enti locali coerente e coraggiosa.
Federalismo e sussidiarietà - verticale ed orizzontale - possono fornire la risposta corretta a queste domande, a condizione che si eviti una recrudescenza del disagio o, peggio, un inasprimento del malessere.
Per queste ragioni auspichiamo che la voce del Ministro, nel clima delle imminenti Celebrazioni Unitarie, si levi forte per consolidare (dinanzi al Parlamento e al Governo) il sentimento ed il senso del nostro ruolo, per evidenziare il significato delle nostre Assemblee civiche e per dare un segno di discontinuità, così da depotenziare - in nome della Democrazia che ci unisce - le ragioni dello scoramento, del disagio e del malessere. Grazie.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:32
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