La Regione ha concesso al Comune di Oristano un finanziamento di 819 mila Euro per la ristrutturazione degli asili di via Campania e di via Libeccio.

La Giunta regionale ha inserito Oristano nella delibera con la quale rifinanzia il Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.
L’esclusione operata dalla Regione nei mesi scorsi aveva provocato la reazione del Sindaco Angela Nonnis che aveva sostenuto la richiesta del Comune e successivamente avviato un ricorso al TAR.

“Oggi la decisione della Giunta Cappellacci riconosce le nostre ragioni e ci consente di intervenire sulle due strutture e soprattutto di affrontare il progetto di ristrutturazione dell’asilo di via Campania gravemente danneggiato un anno fa da un incendio” osserva l’Assessore alle Politiche sociali Chicco Varsi.

“A nostro avviso nei mesi scorsi la Giunta regionale non aveva adeguatamente considerato che gli abitanti di Oristano, a causa dell’incendio doloso che ha devastato l’asilo di via Campania, si sono trovati improvvisamente sprovvisti di una struttura per la prima infanzia essenziale e strategica – prosegue Varsi -. Nel quartiere di Torangius si trova la più alta tensione abitativa della città di edilizia residenziale pubblica (case popolari, cooperative, edilizia privata) con innumerevoli situazioni di svantaggio socio-familiari. L’Amministrazione Comunale aveva investito considerevoli somme per eseguire interventi di ristrutturazione e farlo funzionare a pieno ritmo, purtroppo a lavori quasi ultimati l’incendio ha distrutto non solo gli interventi realizzati ma sostanzialmente l’intero edificio”.

“Con il nuovo finanziamento regionale, che sarà affiancato da un cofinanziamento comunale di 200 mila Euro, potremmo rimettere in funzione la struttura di via Campania dando una risposta concreta ai tanti bisogni della città” conclude l’Assessore Varsi.

La Giunta regionale ha concesso un ulteriore contributo di 50 mila Euro per la realizzazione di una sezione sperimentale e per l’istituzione del servizio dell’educatore familiare.