Riapre il Teatro San Martino
A 139 anni dall’inaugurazione, il Teatro San Martino riprende a vivere. Succederà la settimana prossima con Mediterranea, la rassegna della Camera di commercio sulle produzioni dell’artigianato
Data:
31 gennaio 2013
A 139 anni dall’inaugurazione, il Teatro San Martino riprende a vivere.
Succederà la settimana prossima con Mediterranea, la rassegna della Camera di commercio sulle produzioni dell’artigianato e dell’agroalimentare.
“È un avvenimento importante per la città che si riappropria di uno spazio storico dopo decenni di chiusura e a 7 anni dall’acquisto dai fratelli Sanna da parte del Comune di Oristano – ha detto il Sindaco Guido Tendas mostrando l’edificio ai giornalisti -. A breve apriranno anche altri edifici da troppo tempo chiusi”.
Il Teatro San Martino fu inaugurato il 3 Gennaio 1874. La costruzione era stata voluta da un gruppo di amici capeggiato da Enrico Spano, Conte di San Martino. Il teatro fu progettato dall’ingegnere del Comune di Oristano Egidio Salvi, mentre la costruzione e la gestione nei primi anni di vita fu finanziata da 37 azionisti.
Bastarono pochi mesi per completare l’opera.
Una bella facciata in stile neoclassico era il biglietto da visita di un teatro piccolo, ma accogliente, capace di ospitare alcune centinaia di spettatori che potevano trovare sistemazione in platea e nelle due gallerie. L’inaugurazione avvenne con l’Ernani, l’opera lirica in 4 atti di Giuseppe Verdi. Sul palco del San Martino il soprano Emma Gasparini nel ruolo di Elvira, mentre l’oristanese Lodovico Crespi curò la scenografia. Quella serata di gala segnò per il piccolo teatro oristanese l’inizio di una lunga storia, fatta però di numerose e non sempre brevi chiusure, sino a quella definitiva del 1962.
Un lungo abbandono ha preceduto l’acquisto, nel 2006 per la somma di 100 mila Euro, da parte del Comune di Oristano e la successiva ristrutturazione eseguita dall’impresa Pavan.
Il progetto prevedeva l’utilizzo come sala multimediale e auditorium, con una capienza di un centinaio di posti a sedere, al primo piano un foyers interno coperto con due scale di accesso ai piani superiori, i servizi igienici e il guardaroba, una sala a ferro di cavallo con colonne che reggono i due loggiati superiori, un piccolo palcoscenico con pavimentazione in legno idoneo all’utilizzo come sala conferenze e auditorium, ma anche per spettacoli di cabaret. Tra le opere in progetto anche camerini e depositi per le apparecchiature di servizio. Un intervento specifico è stato dedicato al restauro della facciata che risultava particolarmente degradato.
“Il recupero del San Martino – ha sottolineato l’Assessore ai Lavori pubblici Efisio Sanna - è stato reso possibile grazie a un finanziamento totale (Regione, Ministero dell’Economia e Comune) di un milione 524 mila Euro. Al momento rimangono da eseguire modesti interventi sugli impianti elettrico, di illuminazione, di condizionamento e sugli infissi per i quali il Comune utilizzerà 20 mila Euro derivanti da economie realizzate nel corso dei lavori diretti dall’architetto Maria Grazia Piras”.
“La struttura – ha spiegato il Sindaco Tendas -, considerato che i finanziamenti hanno una precisa finalità, dovrà essere impiegata per offrire servizi alle imprese, ma vogliamo aprirci al contributo di idee della città per immaginare anche impieghi alternativi”.
Durante i giorni di apertura di Mediterranea saranno raccolti i pareri e i suggerimenti dei visitatori che l’esecutivo comunale poi utilizzerà nella concessione dell’edificio.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:33
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