S. Archelao - Chiesa e Comune contro la crisi
Chiesa e Comune insieme, in occasione della festa del Santo Patrono di Oristano, per una riflessione pubblica sulla crisi che vive la città e che sempre più famiglie subiscono quotidianamente. L’idea,
Data:
12 febbraio 2014
Chiesa e Comune insieme, in occasione della festa del Santo Patrono di Oristano, per una riflessione pubblica sulla crisi che vive la città e che sempre più famiglie subiscono quotidianamente.
L’idea, partita dall’Arcivescovo Ignazio Sanna è stata raccolta dal Sindaco Guido Tendas, si è concretizzata stamattina in una conferenza stampa che si è tenuta in un luogo simbolo, tra religione e potere politico, della città, la Sala degli Evangelisti, a Palazzo degli Scolopi.
“Vogliamo dare nuovi contenuti di riflessione e di stimolo alla nostra comunità alla partecipazione alla vita pubblica attraverso la valorizzazione di una festa finora mai realmente vissuta dagli oristanesi” ha detto il Sindaco Tendas che ha sottolineato la straordinarietà di un incontro che per la prima volta avvia un percorso di stretta collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Chiesa oristanese.
“È difficile spiegare cosa porti una comunità a vivere in maniera differente la Festa del Rimedio più che quella del Santo Patrono – ha detto il Sindaco -. È certo però che la festa del Rimedio riesce a tenere desto lo spirito della comunità, così come solo un evento pagano come la Sartiglia riesce a fare. E se è vero che quello spirito di comunità viene risvegliato, vuol dire che questo spirito esiste. La riflessione che mi ha suggerito l’Arcivescovo con il suo invito è proprio questa: in un momento di crisi, sociale, economica, forse anche di valori, come quella che stiamo vivendo, occorre sfruttare questa risorsa, adoperarne l’energia per sviluppare la rete di solidarietà che può permettere di sopravvivere a chi più soffre. È la stessa energia che alimenta molti esempi di generosità che ci offre la cronaca di vita quotidiana”.
“Dobbiamo combattere la rassegnazione – ha aggiunto l’Arcivescovo Sanna -. Ci sono state crisi peggiori di questa. Le abbiamo superate e con la buona volontà di tutti ci possiamo riuscire anche questa volta. Oggi apriamo un cantiere di solidarietà per un cammino comune di collaborazione per dare risposte ai bisogni della nostra comunità, dei nuovi poveri, dei sofferenti e di chiunque soffra situazione di disagio”.
“La presenza della Chiesa – ha detto Monsignor Sanna – consente di formare le coscienze per promuovere il bene comune, per custodire il patrimonio artistico della città e della Diocesi e per prendersi cura delle povertà, vecchie e nuove, della disabilità e degli emarginati, attraverso la Caritas diocesana, le Caritas parrocchiali e le istituzioni a carattere sociale”.
Da due ottiche differenti, quella del Comune e quella della Chiesa, il Sindaco e l’Arcivescovo hanno fatto una fotografia sulla Oristano del 2014: una città che con 31 mila 784 abitanti (33 in meno rispetto al 2012) continua, seppur di poco, a subire un calo demografico, dove aumentano di poco i nati (178 a 177) e diminuiscono i morti (283 contro 298), diminuiscono gli extracomunitari (387 contro 393) e aumentano i comunitari (352 contro 336), salgono i matrimoni (56 contro 45) e calano i divorzi (34 a 36). La Diocesi ha registrato 181 battesimi, 61 matrimoni religiosi (nessuno a Nuraxinieddu e nella chiesa di San Sebastiano) e 256 funerali, 12 suicidi in città, 200 persone che frequentano la mensa dei poveri e 400 il Consultorio diocesano, 378 persone assistite dalle 13 case per anziani. E poi i 7 centri sociali, le 8 parrocchie della città e le 85 con 66 parroci della diocesi a servizio di 140 mila abitanti.
Una fotografia dalla quale emergono con forza i dati sulla crisi: 592 domande per il bando di povertà, 231 domande per contributi straordinari a favore delle famiglie in difficoltà, 340 domande per le case pubbliche, 800 assistiti dal Comune attraverso la Legge 162 e altri 180 disabili psichici seguiti dai servizi sociali, 230 minori affidati dal Tribunale.
“Un dato allarmante è quello che riguarda la dispersione scolastica – ha detto L’arcivescovo Sanna -. Il 23,4% degli studenti, uno su quattro non conclude gli studi superiori”.
Sindaco e Arcivescovo hanno concordato sul fatto che la ricorrenza di S.Archelao, con la valenza simbolica che hanno i festeggiamenti per il Santo patrono, possa essere importante per lanciare una sfida alla città, un invito all’impegno solidale: “Da questo punto oggi parte la nostra riflessione. Da questo incontro tra le due istituzioni più importanti della città. Sindaco e Arcivescovo, Parroci e Assessori, Chiesa e Comune, oggi vogliono fare una riflessione comune sul presente e sul futuro di questa città, della nostra comunità. Chi siamo e dove andiamo, ma soprattutto cosa possiamo fare perché la nostra comunità superi questa crisi. Da qui l’idea di tavoli di confronto su temi specifici su settori della comunità e servizi offerti dal Comune e più in generale dalla città. Attingere alla forza e al ruolo dell’associazionismo, dei tanti volontari che sempre più spesso sopperiscono alle carenze del pubblico e ai quali oggi più che mai è affidato il compito di aiutare i più bisognosi. I tavoli che si attiveranno riguardano i giovani e gli anziani, i disabili e i sofferenti, i disoccupati e gli studenti, i pensionati e gli sportivi, l’integrazione con i centri di aggregazione sociale (biblioteche, ludoteche, centro anziani, spazio giovani di Sa Rodia, casa di riposo) ma anche con le strutture private (società sportive, circoli e associazioni culturali)”.
“Vorremmo creare un’integrazione più forte per realizzare una solidarietà effettiva, stabile e duratura, non burocratizzata, ma agile, capace di creare una fitta rete di aiuto” ha detto il Sindaco.
E il mondo del volontariato sociale ha subito riposto. Dai tanti volontari presenti questa mattina la notizia della nascita di un coordinamento cittadino di cui fanno parte 15 associazioni, la richiesta per una sede dalla quale coordinare gli interventi e un appello a realizzare un dormitorio per dare riparo alle persone, sempre più numerose, che non riescono a trovare un posto dove trascorrere la notte.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:33
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