Parte una nuova iniziativa dell’Assessorato ai Servizi sociali e dell’ Informacittà del Comune di Oristano.

Da qualche giorno sono in distribuzione in città due guide sull’handicap, sul disagio giovanile e sul fenomeno della devianza.

Si tratta di due strumenti utili e di facile lettura voluti dall’Assessore ai Servizi sociale Franco Serra per fornire indicazioni e suggerimenti sulle opportunità, i servizi e i diritti propri di tante persone che hanno a che fare con questo tipo di problemi.

Le due guide, realizzate dalla Cooperativa Studio e Progetto 2 di Abbasanta che gestisce il Centro Informacittà , in questi giorni sono distribuite in tutta la città.

“ Abbiamo puntato su una distribuzione mirata per cercare di raggiungere direttamente il nostro target di riferimento – spiega l’Assessore Serra -. Abbiamo quindi cercato di raggiungere le scuole, la Commissione comunale per le pari opportunità, lo Sportello antiviolenza, il Sert , le strutture dell’Azienda sanitaria locale e quelle dei servizi sociali comunali, oltre che lo stesso Informacittà che entrando in contatto, quotidianamente, con centinaia di persone. Non abbiamo voluto trascurare, ovviamente, le associazione di volontariato. Abbiamo però ritenuto più proficuo chiedere alle stesse associazioni di richiedere le guide per indirizzare meglio la diffusione delle due pubblicazioni”.

“La prima guida – osserva l’Assessore Serra – analizza i diversi ambiti del vivere quotidiano della persona disabile. Abbiamo voluto trattare aspetti teorici e operativi, problemi sociali relativi al rapporto con le istituzioni, ma anche l’accesso alle nuove tecnologie, il diritto alla mobilità ed alla pratica sportiva e il problema delle barriere architettoniche”.

“La seconda guida – continua Serra – offre uno spaccato sul problema del disagio giovanile e sul fenomeno della devianza in un momento in cui queste tematiche stanno assumendo un valore sempre più forte. La pubblicazione vuole essere un modo per cercare di capire il fenomeno e fornirne una chiave di lettura, senza avere la pretesa di indicare soluzioni o terapie, ma solo strumenti utili a genitori, educatori, operatori e rappresentanti delle istituzioni”.