Servizi sociali - L'intervento dell'Assessore ai Servizi sociali Franco Serra sugli interventi del Comune a tutela dei minori
Non esiste un caso Torangius. Il problema del disagio sociale riguarda Torangius così come altri quartieri di Oristano e tante altre città d’Italia. Una precisazione è doverosa dopo gli ultimi interventi
Data:
08 gennaio 2004
Non esiste un caso Torangius. Il problema del disagio sociale
riguarda Torangius così come altri quartieri di Oristano e tante altre città
d’Italia. Una precisazione è doverosa dopo gli ultimi interventi della stampa
locale.
Quando, nei giorni scorsi, durante la conferenza stampa di fine
anno, si è fatto cenno a fenomeni di bullismo e di abusi sessuali si è citata
Torangius solo perché lì a breve sarà aperto il nuovo centro sociale di
quartiere. Una struttura moderna e funzionale, a servizio dell’intera città, che
potrà svolgere una funzione preventiva e di osservazione importantissima per
ridurre i fenomeni di disagio giovanile.
Il Comune di Oristano, attraverso i suoi servizi sociali, da
sempre svolge una funzione di osservazione del disagio molto attenta e
scrupolosa, ma anche molto discreta. In questi casi, infatti, è essenziale la
riservatezza per intervenire in maniera efficace nel pieno rispetto delle
persone coinvolte. Sono proprio gli operatori dei servizi sociali a valutare in
quali casi sia necessario segnalare notizie di possibili abusi, maltrattamenti o
violenze alla Procura della Repubblica o ad altri organi competenti.
Per questi motivi quando pubblicamente parliamo di problemi
sociali, cerchiamo di farlo senza entrare nel dettaglio delle singole
situazioni.
Durante la conferenza stampa di fine anno non ho voluto fare
una denuncia verso un quartiere, né criminalizzare una comunità. Basta leggere
il Piano socio assistenziale per comprendere che il problema riguarda l’intera
città e non un quartiere in particolare. Peraltro, bisogna stare attenti a non
confondere le violenze sessuali con gli abusi o con attività sessuali precoci,
e, allo stesso modo, a valutare ogni caso con grande cautela.
Detto questo, non abbiamo mai nascosto l’esistenza di molti
problemi sociali nella nostra città dei quali la stessa stampa più volte ha dato
notizia.
Dunque, come intervenire? Il Comune ha scelto due strade che
rientrano nel Piano socio assistenziale approvato dal Consiglio comunale. Una è
quella dell’accordo con il Tribunale per i minorenni, la Procura, la Provincia,
l’ASL, la Questura e i Carabinieri per un protocollo d’intesa che detta le linee
d’azione e le modalità operative per la tutela dei minori e gli interventi in
casi di abusi e maltrattamenti. La seconda riguarda due progetti obiettivo,
cofinanziati dalla Regione, nati per cercare di agire tanto sui minori quanto
sul contesto nel quale vivono e crescono. Si tratta dei progetti "Viapal –
servizio educativo di strada" e "Scuole per genitori – Educazione alla
genitorialità".
Ho sentito il bisogno di intervenire perché è profondamente
ingiusta e scorretta l’idea che Torangius sia un quartiere più violento di
altri. Conosco bene la gente di Torangius, ne conosco i problemi e conosco i
ritardi delle amministrazioni nei confronti del quartiere. Con il mio consueto
impegno, ora dall’Assessorato ai servizi sociali, da un anno e mezzo sono
impegnato a recuperare qualcuno di questi ritardi.
Franco Serra
Assessore ai Servizi sociali Comune di
Oristano
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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