Settimana della Cultura - Due mostre all'Antiquarium arborense dal 20 Aprile al 31 Maggio

Due mostre-evento sono in programma all’Antiquarium arborense per la XII Settimana della Cultura prevista dal 16 al 25 Aprile in tutta Italia a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Data:
16 aprile 2010

Due mostre-evento sono in programma all’Antiquarium arborense per la XII Settimana della Cultura prevista dal 16 al 25 Aprile in tutta Italia a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Le organizza, nella Sala retabli dell’Antiquarium, dal 20 Aprile al 31 Maggio, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano d’intesa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano e la Società La Memoria Storica.

La prima mostra si intitola “Tubalkain, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il ferro (Genesi, 4, 22): nuovi dati sui metallurghi della Sardegna nuragica”.antiquarium arborense
Prendendo spunto dal personaggio biblico Tubalkain, figlio di Lamech e Zilla e fondatore dell’arte metallurgica, l’evento mira ad evidenziare l’eccellenza dei bronzisti dei centri nuragici.
Viene preso in considerazione un complesso di frammenti di bronzi figurati e d’uso nuragici dei depositi dell’Antiquarium Arborense, che riflettono la straordinaria varietà delle iconografie delle sculture nuragiche, in particolare nelle soluzioni miniaturistiche di evidente ambito cultuale, come nel caso di un gruppo di asce “malepeggio” lunghe poche decine di millimetri, o le celebri “pendole”, pendagli che ripetono la forma della “fiasca del pellegrino” acquisita dagli artigiani nuragici dai filistei o dai ciprioti.

La seconda mostra ha per titolo “Proteggi ‘bd’ figlio di šmšy davanti il possessore della bilancia”. Un astuccio portamuleti fenicio dell’ Antiquarium Arborense e i rituali funerari egiziani di Tharros.
Gli astucci portamuleti delle necropoli fenicie e cartaginesi d’Oriente e d’Occidente hanno conservato, in alcuni casi, le lamine auree o in argento o i rotoli di papiro con scene tratte dal “Libro dei morti” e, talora iscrizioni puniche, come nel caso di Tharros, allusive al rituale funerario egizio “della pesatura del cuore”. Accanto agli esemplari africani (Cartagine, Utica), maltesi, della Sicilia (Lilibeo, Palermo), in Sardegna (Tharros, Olbia, Nora) e nella Penisola Iberica (Ibiza, Granada, La Aliseda, Cadice), diversi esemplari sono attestati anche nel Mediterraneo orientale (Tiro, Tortosa, Cipro).

Martedì 20 Aprile, alle 10,30, all’inaugurazione e presentazione ai giornalisti ed al pubblico, parteciperanno il Sindaco di Oristano, Angela Nonnis, l’Assessore alla Cultura Luca Faedda, il Direttore Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici Emina Usai, il Direttore dell’Antiquarium Arborense Raimondo Zucca.


 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:32