Turismo - Al via la decima edizione di Mediterranea
Cinque palazzi storici, nel cuore di Oristano dal 1° al 5 Febbraio faranno da palcoscenico alla decima edizione della rassegna Mediterranea, vetrina della tradizione artigianale e agro-alimentare
Data:
30 gennaio 2008
Cinque palazzi storici, nel cuore di Oristano dal 1° al 5 Febbraio faranno da palcoscenico alla decima edizione della rassegna Mediterranea, vetrina della tradizione artigianale e agro-alimentare dell’Oristanese, allestita anche quest’anno dalla Camera di commercio in occasione delle manifestazioni del carnevale.
“La manifestazione è stata possibile grazie al sostegno del Comune di Oristano, della Provincia, dell’Unioncamere, dell’Assessorato regionale al turismo e all’artigianato e grazie alla collaborazione del Gal Montiferru Barigadu Sinis, del Gal interprovinciale Marmille Sarcidano Arci Grighine, delle associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato, dell’Istituto d’arte e della Cineteca Sarda” ha precisato il presidente della Camera di commercio Pietrino Scanu, durante la conferenza stampa che si è svolta stamattina.
“Le imprese coinvolte sono circa 100, per lo più legate all’artigianato artistico ma anche all’agro-alimentare e alla ristorazione – ha aggiunto il segretario generale della Camera di commercio Enrico Massidda –. Si tratta di un programma snello, sviluppato su 5 giornate e in 5 palazzi storici, Palazzo Sanna Randaccio, Chiostro del Carmine, Palazzo Carta Corrias, Casa de Castro, Palazzo Arcais, dove si potrà ammirare prima di tutto il saper fare e il saper produrre della nostra provincia.”
“Il saper fare dell’uomo è un richiamo al passato, è un vivere intensamente il presente ed è un guardare al futuro. Questa maestria dell’uomo – ha sottolineato il Presidente della provincia Pasquale Onida – è collocata nel salotto buono della città, in un momento sacrale per gli oristanesi, quale quello del carnevale. Si tratta di un intreccio particolarissimo e affascinante che deve mettere in luce il meglio delle nostre tradizioni e delle nostre capacità”.
Mediterranea quindi come vetrina sul mondo per i prodotti tradizionali della provincia: ceramica, tessuti, ricami, l’arte orafa, l’arte del pane, della pasta, dell’olio, e non solo. Le lavorazioni preziose del legno, del ferro, del vetro, la cestineria ed il restauro.
Un momento d’arte di memoria e di tradizione con l’esposizione di maschere, costumi e testimonianze del carnevale di Oristano e di opere prodotte dagli allievi dell’Istituto d’arte della nostra città.
“È un momento importante per esaltare e credere negli antichi mestieri – ha osservato l’Assessore al Commercio del Comune di Oristano Ivano Cuccu -. Il Comune ha infatti riproposto la Legge 37, per sottolineare l’importanza della valorizzazione dell’artigianato artistico e di tutte le sfaccettature della tradizione oristanese. Il Comune di Oristano è pronto e auspica una collaborazione per il futuro, in modo da creare e rendere possibile una crescita nel tessuto economico della città.”
Unire le forze per progettare un piano efficace, per non sprecare risorse ed energie, e per eliminare quella casualità che, a volte, è insita nell’organizzazione di una manifestazione; Mediterranea è un esempio tangibile che quando si lavora in sinergia i risultati sono sicuramente i migliori.
“L’importanza di queste sinergie tra gli enti è indubbia – ha detto Antonello Solinas del Gal Mbs –. Ogni azione deve essere il frutto di un dialogo tra gli enti e i produttori; per rappresentare al meglio il territorio nella sua interezza è fondamentale ascoltare la voce dei produttori.”
Tradizione e valorizzazione sono due parole focali ed esplicative del filo conduttore che sta alla base di questo evento.
Questo il programma di Mediterranea:
“La manifestazione è stata possibile grazie al sostegno del Comune di Oristano, della Provincia, dell’Unioncamere, dell’Assessorato regionale al turismo e all’artigianato e grazie alla collaborazione del Gal Montiferru Barigadu Sinis, del Gal interprovinciale Marmille Sarcidano Arci Grighine, delle associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato, dell’Istituto d’arte e della Cineteca Sarda” ha precisato il presidente della Camera di commercio Pietrino Scanu, durante la conferenza stampa che si è svolta stamattina.

“Le imprese coinvolte sono circa 100, per lo più legate all’artigianato artistico ma anche all’agro-alimentare e alla ristorazione – ha aggiunto il segretario generale della Camera di commercio Enrico Massidda –. Si tratta di un programma snello, sviluppato su 5 giornate e in 5 palazzi storici, Palazzo Sanna Randaccio, Chiostro del Carmine, Palazzo Carta Corrias, Casa de Castro, Palazzo Arcais, dove si potrà ammirare prima di tutto il saper fare e il saper produrre della nostra provincia.”
“Il saper fare dell’uomo è un richiamo al passato, è un vivere intensamente il presente ed è un guardare al futuro. Questa maestria dell’uomo – ha sottolineato il Presidente della provincia Pasquale Onida – è collocata nel salotto buono della città, in un momento sacrale per gli oristanesi, quale quello del carnevale. Si tratta di un intreccio particolarissimo e affascinante che deve mettere in luce il meglio delle nostre tradizioni e delle nostre capacità”.
Mediterranea quindi come vetrina sul mondo per i prodotti tradizionali della provincia: ceramica, tessuti, ricami, l’arte orafa, l’arte del pane, della pasta, dell’olio, e non solo. Le lavorazioni preziose del legno, del ferro, del vetro, la cestineria ed il restauro.
Un momento d’arte di memoria e di tradizione con l’esposizione di maschere, costumi e testimonianze del carnevale di Oristano e di opere prodotte dagli allievi dell’Istituto d’arte della nostra città.
“È un momento importante per esaltare e credere negli antichi mestieri – ha osservato l’Assessore al Commercio del Comune di Oristano Ivano Cuccu -. Il Comune ha infatti riproposto la Legge 37, per sottolineare l’importanza della valorizzazione dell’artigianato artistico e di tutte le sfaccettature della tradizione oristanese. Il Comune di Oristano è pronto e auspica una collaborazione per il futuro, in modo da creare e rendere possibile una crescita nel tessuto economico della città.”
Unire le forze per progettare un piano efficace, per non sprecare risorse ed energie, e per eliminare quella casualità che, a volte, è insita nell’organizzazione di una manifestazione; Mediterranea è un esempio tangibile che quando si lavora in sinergia i risultati sono sicuramente i migliori.
“L’importanza di queste sinergie tra gli enti è indubbia – ha detto Antonello Solinas del Gal Mbs –. Ogni azione deve essere il frutto di un dialogo tra gli enti e i produttori; per rappresentare al meglio il territorio nella sua interezza è fondamentale ascoltare la voce dei produttori.”
Tradizione e valorizzazione sono due parole focali ed esplicative del filo conduttore che sta alla base di questo evento.
Questo il programma di Mediterranea:
- 1 Febbraio a Palazzo Sanna Randaccio inaugurazione e in serata al Chiostro del Carmine Laboratorio di mostaccioli;
- 2 Febbraio Mercato Terre Shardana e Laboratorio raku;
- a Palazzo Arcais, domenica 3 Febbraio, Laboratorio di tornio,
- 4 Febbraio Premiazione concorso tesi di laurea e Laboratorio di intreccio.
- 5 Febbraio Laboratorio di tornio.
Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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