IL 9 febbraio il Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari ha approvato all’unanimità la Proposta di attivazione nella sede gemmata di Oristano della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dal Titolo “Nesiotika- Insulae Maris Nostri et Externi”, connessa cioè alle isole del Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico, nell’antichità e nel Medioevo.
La Scuola sarà suddivisa in cinque indirizzi, ivi compreso quello in Archeologia Subacquea e dei Paesaggi Costieri, già attivato nel presente anno accademico ed il cui successo in termini di attrattività extraregionale (è arrivato all’82%, con l’iscrizione di specializzandi spagnoli, greci, napoletani, siciliani) ha dimostrato la bontà del percorso di rilancio dell’eccellenza formativa intrapreso dall’Ateneo Sassarese e sostenuto con entusiasmo dal management del Consorzio per la Promozione degli Studi a Oristano.
I cinque indirizzi, le cui modalità di attivazione prevedono uno start-up sin dal termine del presente anno accademico 2011-12, sono i seguenti:

1) Archeologia Preistorica e Protostorica delle insulae maris Nostri et externi;
2) Archeologia Classica (Archeologia subacquea e dei paesaggi costieri)
3) Archeologia Classica delle insulae maris Nostri et externi ;
4) Archeologia Tardo-antica e Medievale delle insulae maris Nostri et externi;
5) Archeologia Orientale delle insulae maris Nostri et externi.

La scelta di un radicamento nella sede gemmata di Oristano dell’ offerta complessiva dell’Alta Formazione nel campo dell’ “Archeologia del Mediterraneo e dei Mari esterni” rappresenta il coronamento di un’ambizione insita nella stessa mission del Consorzio Uno: creare un’interconnessione profonda fra l’Università ed il territorio, stimolando la crescita di professionalità competitive e l’innalzamento della qualità del tessuto culturale ed economico, nel pieno rispetto delle vocazioni naturali dei luoghi ma con un respiro internazionale, di ottica mediterranea ed europea.
Le straordinarie testimonianze del patrimonio archeologico dell’oristanese, culla dei primi insediamenti fenici e felice punto d’incontro fra le culture materiali di popoli di terra e di mare, non potevano che essere l’humus ideale per gli studiosi della materia, appassionati e pazienti filologi della storia della Sardegna e del Mediterraneo. E’ dunque una scelta felice e di grande sensibilità quella dell’Ateneo sassarese, che nel consolidare gli studi specialistici dei beni culturali ad Oristano persegue una sfida strategica importante e di reale innovazione nell’ambito dell’eccellenza, con il preciso intento di attrarre collaborazioni extraregionali ed internazionali di assoluto prestigio.
Allo stesso tempo, questa scelta rappresenta l’implicito riconoscimento della partnership ormai ultradecennale fra il Consorzio Uno e l’Università di Sassari, che si connota per la profonda consapevolezza del ruolo culturale svolto dall’Università al principio del terzo millennio.
Al fine di sostenere nel miglior modo l’internazionalizzazione e le sinergie all’interno della Scuola di Specializzazione, l’Ateneo di Sassari si impegna a promuovere ed intensificare, laddove esistenti le collaborazioni scientifiche e gli interscambi culturali con le diverse realtà universitarie gravitanti nell’ambito del Bacino Mediterraneo quali: Università de Cadiz, Universitat des Illes Balears, Universitate de Corte, Università di Cagliari, Università di Pisa, Università di Palermo, Università di Malta, Università di Corfù, Università di Rethimno (Creta).