Vediamoci al centro - Il 25 Luglio la presentazione del documentario di Antioco Floris Bella e Dinnia

Terzo e ultimo appuntamento, mercoledì 25 luglio alle 21 nella sala conferenze del Centro Servizi Culturali U.N.L.A., per la rassegna Vediamoci al Centro ... si gira l'isola . Sarà presentato il documentario

Data:
20 luglio 2012

Terzo e ultimo appuntamento, mercoledì 25 luglio alle 21 nella sala conferenze del Centro Servizi Culturali U.N.L.A., per la rassegna Vediamoci al Centro ... si gira l'isola.
Sarà presentato il documentario Bella e Dìnnia realizzato nel 2011 da Antioco Floris.
Dialoga con l'autore Salvatore Pinna.

Sinossi
I protagonisti della poesia improvvisata in lingua sarda (cantadores) svolgono, consapevolmente, un ruolo importante nella salvaguardia di un patrimonio culturale caratteristico della Sardegna e più in generale si sentono come un baluardo a tutela della cultura e della lingua sarda altrimenti destinate a soccombere, definitivamente schiacciate da culture più forti. Chi sono questi protagonisti? Cosa fanno nella vita? Come si propongono di diffondere e difendere la poesia improvvisata, la loro lingua e la loro cultura? Come riescono a far convivere la tradizione con il mondo ipertecnologico della contemporaneità?
Sviluppato con la tecnica dell’intervista narrativa in cui il protagonista nel raccontare di sé propone spunti di riflessione su aspetti e questioni di più ampio respiro, il documentario, interamente parlato in sardo, raccoglie le voci di alcuni cantadores di diverse generazioni. I personaggi parlano della poesia ma soprattutto ragionano sulla lingua e la cultura della Sardegna, sulle prospettive e sui problemi e, fra le righe, suggeriscono un modo d’essere diverso, più consapevole di sé e più orgoglioso delle proprie radici. Un modo che valorizzi le proprie peculiarità come momento fondamentale per essere protagonisti nel vasto mondo.

Antioco Floris insegna Linguaggi del cinema, della televisione e dei new media nel corso di Scienze della comunicazione dell’Università di Cagliari dove coordina il Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità. L’attività di ricerca è rivolta all’opera di Leni Riefenstahl, in particolare la produzione nel periodo del Terzo Reich, e al cinema in Sardegna. Ha pubblicato saggi e volumi su Daniele Segre, Nanni Moretti, Nanni Loy, il cinema in Sardegna, Leni Riefenstahl, Fabrizio De André e analisi di film. Ha lavorato all’ideazione e produzione di diversi cortometraggi e documentari tra i quali, con Ignazio Macchiarella, Libera me domine. Orazioni per i morti in alta Corsica (2006).
Salvatore Pinna, nato a Bitti, già direttore della Cineteca Sarda ha insegnato Cinematografia Documentaria presso l’Università di Cagliari. Tra le recenti pubblicazioni di argomento cinematografico si segnalano: Guardarsi cambiare - Isardi e la modernità in 60 anni di cinema documentario, Cagliari, 2010, CUEC, Nove modi di essere bambini nel cinema sardo. Saggio multimediale in “Sezione Vittorio De Seta - Centro Documentazione Supramonte di Orgosolo”, 2008-2010, Uomini con la macchina da presa. Introduzione al cinema documentario, Cagliari, Aipsa, 2002; L’analisi del testo audiovisivo come esperienza interculturale, in “Cinema interculturale. Catalogo del centro Interculturale Fairuz”, Cagliari, 2002.
 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:33