Per Gramsci la libertà è una cosa che l’uomo costruisce dentro di sé e dentro la sua comunità, e l’unico modo per farlo è la trasformazione del linguaggio. Il tema della lingua, su cui il filosofo voleva scrivere un saggio, è al centro delle sue riflessioni sia agli esordi (quando si occupava soprattutto del problema della lingua sarda, in un modo originale e innovativo), sia nella maturità, quando invece la sua patria intellettuale divenne la Russia.
Gianluigi Sassu, docente di filosofia con esperienza all’Università di Londra e membro dell’Ecrea (European Communication Research and Education Association).
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