Conferenza “Profumi greci, etruschi e fenici: i risultati delle analisi chimiche”
Venerdì 16 maggio, alle ore 18, all’Hospitalis Sancti Antoni, la conferenza del Professor Dominique Frère a cura dell'Antiquarium Arborense
Venerdì 16 maggio, alle ore 18, all’Hospitalis Sancti Antoni, il Professor Dominique Frère terrà una conferenza dal titolo “Profumi greci, etruschi e fenici: i risultati delle analisi chimiche”.
L’evento è organizzato dall’Antiquarium Arborense, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano.
Il profumo antico è stato oggetto di numerosi studi, soprattutto in relazione al mondo egizio, greco e romano. Le fonti scritte, in particolare le opere di Teofrasto, Dioscoride e Plinio il Vecchio, forniscono informazioni sulle materie prime utilizzate e sulle modalità di lavorazione, mentre gli scavi delle officine dei profumi a Delo, Pompei e Paestum offrono preziose informazioni sui tipi di presse utilizzate e sulle varie fasi di lavorazione del profumo. Infine, i numerosi vasi da profumo in vetro, terracotta, ceramica, metallo e alabastro testimoniano l'uso degli oli profumati nella vita quotidiana e nei rituali dedicati alle divinità e ai morti.
La conferenza si concentrerà sui vasi da profumo greci, etruschi, fenici e punici, scoperti in Sardegna nel VII-V secolo a.C. Verranno presentati i risultati delle analisi chimiche effettuate anche sui vasi dell’Antiquarium Arborense per determinarne il contenuto. I risultati rivelano un mondo di profumi di grande originalità e diversità, con essenze di origine sia orientale che locale.
Dominque Frère è professore di archeologia e storia antica all’Université Bretagne Sud (Francia). Specialista della ceramica greca ed etrusca, ha partecipato a numerosi scavi in Francia, Italia, Libia e Armenia. Dal 2008 al 2017 ha condotto due programmi internazionali di ricerca multidisciplinare sull'archeologia dei prodotti biologici, in particolare su quelli cosmetici, profumati, medicinali, alimentari e magici che, di solito, non lasciano tracce materiali; nell’ambito di tali progetti ha lavorato con specialisti di altri settori (botanici, paleo-genetisti, chimici organici) per sviluppare quella che può essere definita “archeologia dell'invisibile”; dopo anni di esperienza e di esperimenti metodologici, ha contribuito ad elaborare un nuovo approccio, soprattutto con la combinazione di chimica molecolare e botanica. Ha pubblicato 14 libri e numerosi articoli scientifici, in particolare sull'archeologia dell'antica Gallia e dell'Italia, sulla storia dell'archeologia, sul profumo nel mondo antico e sulle collezioni greche ed etrusche dei musei francesi.
Hospitalis Sancti Antoni




















mag/25
ore 18:00
- Inizio evento
ore 19:30
- Fine evento
Ultimo aggiornamento
12/05/2025, 09:40
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