27 Gennaio - Il giorno della memoria

Domenica 27 Gennaio sarà celebrato per la settima volta il "Giorno della Memoria". La ricorrenza, istituita con la legge 211 del 20 luglio 2000 , dal Parlamento italiano, aderendo

Data:
25 gennaio 2008

Domenica 27 Gennaio sarà celebrato per la settima volta il "Giorno della Memoria".
La ricorrenza, istituita con la legge 211 del 20 luglio 2000, dal Parlamento italiano, aderendo alla proposta internazionale per dichiarare il 27 Gennaio giornata commemorativa dell’Olocausto e delle vittime del nazionalsocialismo.

Il testo dell'articolo 1 della legge definisce in questo modo le finalità del Giorno della Memoria:

«La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 Gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz ‘‘Giorno della memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.

Il Ministro della pubblica istruzione, Fioroni, ricorda che “le istituzioni scolastiche, nella convinzione che solo da una approfondita riflessione sulle drammatiche conseguenze delle discriminazioni può nascere, nelle giovani generazioni, la ferma determinazione ad impegnarsi per un domani di pace, hanno da tempo attivato percorsi formativi volti alla valorizzazione della dimensione della memoria, in particolare quella riferita alle drammatiche vicende dell’Olocausto.”

Conoscere e ricordare la Shoah può essere di valido aiuto per meglio comprendere le ramificazioni del pregiudizio e del razzismo; per realizzare una pacifica convivenza tra etnie, culture e religioni differenti; per creare, attraverso la valorizzazione delle diversità, una società realmente interculturale. Facendo emergere le pericolose insidie del silenzio di fronte all’oppressione, il ricordo della Shoah permette anche la maturazione nei giovani di un’etica della responsabilità individuale e collettiva, cooperando con la promozione dell’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole.

Per mantenere viva la memoria collettiva della Shoah,  è stata costituita a Stoccolma, nel 1998, una Task Force internazionale. Ne fanno parte attualmente 24 paesi: Argentina, Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera e Ungheria. Ognuno di questi paesi a turno, per la durata di un anno, è chiamato ad assumerne la presidenza

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31