Acqua - Sostegno al Comune per il mancato ingresso in Abbanoa

Primo appuntamento, ieri sera, in Comune, per la serie di incontri pubblici dell’Amministrazione comunale sul problema della gestione della risorsa idrica. L’assemblea, voluta dal Vice

Data:
09 marzo 2007

Primo appuntamento, ieri sera, in Comune, per la serie di incontri pubblici dell’Amministrazione comunale sul problema della gestione della risorsa idrica.

L’assemblea, voluta dal Vice Sindaco Mauro Solinas nell’ambito delle attività del Progetto Isola 21 curato dal Consorzio Mediterranea in attuazione dell’Agenda 21 locale, è stata il primo momento di riflessione pubblico su un tema particolarmente sentito in un momento in cui le nuove norme regionali impongono ai comuni il passaggio ad Abbanoa. Una linea contestata dal Comune di Oristano che ancora non ha voluto aderire alla nuova società di gestione dell’acqua.

“Il passaggio ad Abbanoa comporta un aggravio dei costi che peserà sui cittadini – ha spiegato l’Assessore Mauro Solinas -. Nonostante tutte le spiegazioni e gli interventi io non riesco a convincermi della convenienza per i cittadini oristanesi di un passaggio ad Abbanoa. Anzi, sono convinto dell’opposto: la gestione diretta è più conveniente. La legge però ci impone il passaggio e questo ci mette di fronte a scelte difficili, soprattutto adesso che si deve approvare il bilancio di previsione e le norme impongono di non inserire le voci, i costi e i ricavi derivanti dalla gestione dell’acqua. Per ora stiamo resistendo perché confidiamo che la Regione comprenda le ragioni dei comuni e dei cittadini e riveda scelte che penalizzano l’intera isola”.

Nel corso dell’assemblea è emerso un deciso apprezzamento per la decisione del Comune di non aderire ad Abbanoa.

Secondo il Presidente della Commissione comunale ai Lavori pubblici Ernesto Pia “la resistenza passiva del Comune è quantomai opportuna. Oristano si è sempre distinta per una gestione attenta della risorsa idrica e oggi non può essere penalizzata. Occorre una revisione delle norme”.

Per Francesco Pinna, componente della stessa commissione, è difficile pensare a un intervento legislativo, ma occorre che l’elaborazione delle tariffe sia fatta con trasparenza e prevedendo meccanismi che premiano le comunità virtuose e penalizzino le altre.

Anche per il consigliere comunale Giovanni Masala è difficile ipotizzare modifiche alla legge così come pericolosa può essere la creazione di sub-ambiti che potrebbe favorire un aumento dei costi.

Secondo Angelo Medde della UIL “l’acqua non può essere volgarizzata a semplice occasione di business. Bene fa, dunque, il Comune di Oristano a resistere per cercare di cambiare una legge che va contro gli interessi dei cittadini”.

Il Segretario dell’Associazione piccoli proprietari casa Antonello Solinas ha invitato a elaborare politiche a favore delle famiglie con redditi bassi, favorendo sgravi tributari.

Giampaolo Lilliu della CGIL ha condiviso la proposta: “vanno bene le coperture sociali per la famiglia, ma non vedo soluzioni alternative all’ingresso in Abbanoa”.

Il segretario dell’Adiconsum Giorgio Vargiu ha posto l’accento sulle tariffe dell’acqua che oggi in Sardegna sono tra le più alte d’Italia “a Milano sono addirittura la metà. Questa è la conseguenza dell’aver voluto privatizzare l’acqua, il bene primario per eccellenza”.

L’aumento dei costi, secondo Andrea Sanna della Federconsumatori, risponde alla sola esigenza di far quadrare i conti di Abbanoa.

Il Vice Sindaco Solinas ha concluso l’incontro annunciando altri due appuntamenti: il primo con i sindaci della provincia e il secondo con i consiglieri regionali della provincia ai quali sarà chiesto di farsi interpreti nei confronti della Regione delle esigenze del territorio.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31