Ambiente - Gli impegni del Comune contro l'inquinamento elettromagnetico

Con una lettera indirizzata all’Associazione Amici della terra e per conoscenza al Prefetto di Oristano, al Servizio antinquinamento dell’Assessorato regionale all’Ambiento, elettromagnetico e all’Azienda

Data:
02 dicembre 2004

Con una lettera indirizzata all’Associazione Amici della terra e per conoscenza al Prefetto di Oristano, al Servizio antinquinamento dell’Assessorato regionale all’Ambiento, elettromagnetico e all’Azienda Sanitaria locale di Oristano, l’Assessore ai Servizi ambientali del Comune di Oristano Mariano Biddau ha dato una risposta a quei cittadini che attraverso le petizioni popolari avevano chiesto la verifica dell’inquinamento elettromagnetico e l’adozione di un regolamento urbanistico comunale in materia di impianti produttivi elettrosmog .

“Il problema - ricorda Biddau – è quello della verifica nella zona di via Tazzoli dove è stata installata un’antenna Telecom . A seguito della petizione l’Assessorato comunale ha aderito all’iniziativa informativa promossa dall’Assessorato Regionale all’Ambiente per monitorare alcune aree cittadine sul possibile inquinamento elettromagnetico. Il 6 Ottobre i tecnici specializzati della Fondazione Ugo Bardoni insieme a quelli dell’Azienda U.S.L. n. 5 di Oristano hanno rilevato che gli impianti di via Tazzoli , come gli altri impianti dislocati in varie parti della città rientrino nei limiti previsti dalle leggi sulla salute pubblica e principalmente dal Decreto Ministeriale n. 381 del 10.09.1998, per cui appare assolutamente ingiustificato l’eccessivo allarmismo e la preoccupazione manifestata dai cittadini residenti nell’area urbana interessata”.

“Il limite massimo dell’intensità di campo elettromagnetico stabilito dal Decreto ministeriale è pari al valore di 6 V/M (volt/metro) – prosegue l’Assessore Biddau -. Sotto questo valore gli enti di studio internazionali non hanno mai riscontrato effetti nocivi alla salute. In tutti gli impianti monitorati, sono state effettuate ben 8 misurazioni (in via Tazzoli , la zona più esposta, per 60 giorni consecutivi di rilevamento) si sono   riscontrati valori che vanno da un minimo di 01 v/m   a un massimo di 1,07 v/m e pertanto nettamente inferiori al limite massimo previsto per legge. Va inoltre precisato che tutti gli impianti   di telefonia mobile installati nel territorio comunale hanno avuto il parere favorevole da parte del Servizio Igiene Pubblica dell’ Asl n. 5”.

Per Biddau l’aver dimostrato che gli impianti di telefonia rispettano abbondantemente i limiti di campo elettromagnetico non comporta un disimpegno da parte dell’Amministrazione Comunale: “ La Giunta Municipale, su indicazione del Consiglio Comunale, si è attivata   per far installare in città dei dispositivi per il rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico. Ciò sarà possibile anche grazie alla collaborazione del CNR che attraverso l’Istituto Inquinamento Atmosferico, con una spesa del Comune di 25 mila Euro, fornirà cinque apparecchiature per i rilevamenti elettromagnetici, atmosferici e acustici. Per quanto riguarda la successiva petizione sulla possibilità di regolamentare urbanisticamente il posizionamento delle antenne per la telefonia mobile, ho già trasmesso alla II Commissione Consiliare competente, la bozza del Piano Generale di settore relativo all’inquinamento elettromagnetico per il parere di competenza e per essere successivamente portato all’attenzione del Consiglio. Sarà, comunque , mia cura entro breve incontrare le associazioni per conoscere le loro valutazioni sul regolamento”.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31