Coni - Successo per la Pasqua dello sportivo

Oristano ha celebrato la Pasqua dello sportivo. L’iniziativa è stata voluta, come momento di riflessione sui tanti elementi che uniscono lo sport alla fede, dal Comitato provinciale del

Data:
14 aprile 2007

Oristano ha celebrato la Pasqua dello sportivo.

L’iniziativa è stata voluta, come momento di riflessione sui tanti elementi che uniscono lo sport alla fede, dal Comitato provinciale del Coni di Oristano e dalla Curia arcivescovile di Oristano insieme alla Prefettura, agli Assessorati allo sport del Comune e della Provincia, all’Ufficio scolastico provinciale, al Centro sportivo italiano, alla Caritas dicoesana, all’Unicef e alla Croce rossa italiana.

Due i momenti principali della manifestazione: l’incontro dibattito con il popolare telecronista sportivo Bruno Pizzul e la Santa messa presieduta dall’Arcivescovo Monsignor Ignazio Sanna.

Ieri, al Teatro Antonio Garau, Pizzul ha offerto le sue riflessioni sul tema “Amare lo sport”.
Il giornalista ha a lungo parlato di sport e comunicazione e dei valori legati alla sana pratica sportiva, evidenziando la straordinaria capacità che lo sport ha di insegnare il senso del sacrificio, il rispetto delle regole, la lealtà, la cultura dell’impegno, l’accettazione delle decisioni altrui e delle sconfitte: “È importante recuperare l’etica dello sport, i valori positivi che lo caratterizzano e che, come hanno sottolineato studiosi di livello mondiale, gli consentono di far parte delle tre principali agenzie educative insieme alla famiglia e alla scuola”.  
“In una società – ha proseguito - dove si è persa la capacità di comunicare con gli altri, lo sport consente di superare muri e barriere. Lo sport conserva una universalità di linguaggio unica. A me basta entrare in un qualsiasi stadio del mondo per superare i problemi di lingua e entrare subito in sintonia con il resto del pubblico. Forse, solo la musica ha la medesima forza di aggregazione”.
Rispondendo alle tante domande del pubblico Pizzul ha parlato di doping, dell’eccessivo agonismo che troppo spesso caratterizza lo sport e che spesso viene insegnato anche ai più giovani, ma anche di tanti esempi positivi che è facile scoprire in tanti oratori sparsi per l’Italia o dal mondo della disabilità “è ancora troppo poco, ma c’è una crescente consapevolezza verso i messaggi positivi che da questo mondo arrivano”.
Sulle storture del sistema dei mass-media ha manifestato “sfiducia sulla capacità di autobonifica del mondo dell’informazione, anche perché è lo stesso pubblico ad alimentare un certo tipo di informazione”.

Prima di Bruno Pizzul la serata era stata aperta dai presidenti del Coni regionale Gianfranco Fara e da quello di Oristano Mario Baroli, dal Prefetto Giovanni Battista Tuveri,  dagli Assessori allo sport del Comune e della Provincia Mariano Carta e Serafino Corrias e da Don Francesco Murana della Pastorale diocesana.

Oggi durante la messa, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, l’Arcivescovo Ignazio Sanna ha evidenziato come “lo sport sia una delle possibili vie per andare verso il Signore”.
Monsignor Sanna ha ribadito la straordinaria forza dello sport che “è una scuola di vita capace di educare alla lealtà e al rispetto”. La funzione religiosa si è conclusa con la lettura della Preghiera dello sportivo da parte di dell’olimpionica Valentina Uccheddu, all’atleta down  Alessandra Fadda e a Paolo Baroli. Subito dopo sono stati liberati in cielo migliaia di palloncini con i messaggi di pace preparati dagli studenti delle scuole oristanesi.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31