Consiglio comunale - Approvata la mozione per la sospensione dei lavori per gli impianti della Wind

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato a maggioranza (19 voti a favore, tra cui 3 di consiglieri di maggioranza e 18 contro) la mozione dei gruppi consiliari del PD e dello SDI sulla sospensione

Data:
26 novembre 2008

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato a maggioranza (19 voti a favore, tra cui 3 di consiglieri di maggioranza e 18 contro) la mozione dei gruppi consiliari del PD e dello SDI sulla sospensione dei lavori per l’installazione degli impianti di telefonia mobile nelle vie Liguria e Aristana.

La mozione impegna il Sindaco e la Giunta affinché i lavori non riprendano prima che il Consiglio comunale abbia approvato un piano di zonizzazione delle aree comunali idonee ad ospitare gli impianti e che abbia aggiornato il Regolamento comunale per gli impianti di telefonia mobile.

Al voto si è giunti solo a tarda notte, al termine di un lungo dibattito preceduto dalle spiegazioni dei tecnici dell’ARPAS sulle caratteristiche delle installazioni di via Liguria e via Aristana. Nel pomeriggio, invece, il Sindaco Nonnis, la Giunta e i capigruppo avevano incontrato i tecnici della Ericsson e della Servitel (le imprese impegnate nella costruzione delle antenne) per trovare una soluzione condivisa. Dall’incontro, come ha spiegato il Sindaco Nonnis, è emersa la disponibilità a proseguire il blocco dei lavori fino a lunedì ed eventualmente a individuare siti alternativi nei pressi del Centro commerciale Porta Nuova e al campo scuola del Sacro Cuore a patto che il Comune si faccia carico dei danni subiti dall’azienda per le opere già realizzate.

I tecnici dell’ARPAS (Marina Corrias, direttore del dipartimento ARPAS di Oristano e Massimo Cappai, Responsabile del servizio valutazione del dipartimento dell’ARPAS di Cagliari) hanno ribadito molti dei concenti già espressi nei giorni scorsi.
I valori di campo dei due impianti raggiungono 1,5 volt per metro in via Liguria e 3,8 volt per metro in via Aristana molto al di sotto del valore di 6 volt per metro stabilito dalla normativa nazionale, la più restrittiva fra quelle dei paesi dell’area UE. I valori sono calcolati sulla base delle onde emesse da tutti gli impianti che gravano sulla zona esaminata e non solo da quelli in via di realizzazione.
La lontananza delle antenne dal punto nel quale viene utilizzato il telefono cellulare comporta potenze maggiori e emissione di valori di campo maggiori. Quindi, per ridurre le emissioni converrebbe disporre di un buon numero di impianti in grado di generare ciascuno valori bassi, garantendo la copertura del territorio e la qualità del servizio, piuttosto che poche installazioni che dovrebbero generare valori di campo molto alti senza peraltro garantire la qualità del servizio. I valori prodotti sono comunque molto minori rispetto a quelli generati dalle antenne per le emissioni radiotelevisive.
A Oristano gli impianti attivi e segnalati dalla banca dati del Ministero delle comunicazioni al 31 Dicembre 2007 erano 31 su un totale di 182 in tutta la provincia.
Gli impianti vengono equiparati a opere di urbanizzazione primaria e i gestori come fornitori di un servizio pubblico e il Comune non si può negare l’autorizzazione all’installazione degli impianti. Il controllo sulle emissioni è affidato all’ARPAS che interviene dietro richiesta dei comuni interessati.

Conclusi i chiarimenti tecnici, il Consiglio ha iniziato il dibattito sulla mozione con il Sindaco Nonnis che ha spiegato la posizione del gestore dell’impianto, l’esito dell’incontro del pomeriggio e gli impegni che l’Amministrazione è pronta ad assumere, considerando che gli impianti in costruzione dispongono di tutte le autorizzazioni necessarie e che un loro eventuale spostamento esporrebbe l’ente a una richiesta di risarcimento danni al momento valutabile intorno ai 60 mila Euro che potrebbe configurarsi come un danno erariale. Se gli impianti non dovessero essere completati entro l’anno il dnano potrebbe raggiungere i 250 mila Euro.
Il Sindaco Nonnis ha espresso rammarico per gli incidenti accaduti nei giorni scorsi, per l’eccessivo allarmismo e per qualche strumentalizzazione, ma ha anche confermato l’impegno a trovare soluzioni condivise.

Nel corso del dibattito sono intervenuti Peppino Marras (PD) che ha lamentato la mancanza di buon senso nella gestione dell’intera vicenda e ha auspicato l’approvazione della mozione appellandosi al principio di precauzione, Cristina Denti (PDL) secondo cui la mozione non è legittima, Giuseppe Puddu (PDL) che ha invitato il Sindaco e la Giunta a pubblicare un bando di gara per la realizzazione e la gestione della rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici, Mauro Solina (Fortza Paris) che ha lamentato il mancato coinvolgimento della città nel processo decisionale, Paolo Sulis (indipendente) che ha condiviso la disponibilità della società a trasferire gli impianti nei siti alternativi realizzando un monumento al Gremio a Su componidori in via Aristana e ai fanti della Brigata Sassari in via Liguria. Stessa posizione per Antonio Franceschi (FI verso il PDL) che ha accolto la proposta della Ericsson, Efisio Sanna (PD) ha lamentato la carenza di informazioni sull’intera vicenda e ha ribadito la preoccupazione per i rischi per la salute pubblica, Franco Serra (UDC) ha espresso preoccupazione per i fatti accaduti nei giorni scorsi che sono il segnale di un forte malessere da parte dei cittadini che non può essere ignorato dall’Amministrazione comunale e sull’ipotesi dello spostamento ha chiesto che venga realizzato senza che i costi gravino sul Comune, Stefano Contini (PDL) ha avanzato dubbi sulla ammissibilità della mozione, Gianni Sanna (PD) ha chiesto che sia il Consiglio a pronunciarsi sulla zonizzazione degli impianti di telefonia mobile e che lo stessa assemblea civica sia chiamato a rivedere il regolamento, Angelo Angioi (PDL) ha richiamato il contratto sottoscritto dall’impresa con l’ente che impone degli obblighi a entrambe le parti, Francesco Federico (PD) ha criticato il regolamento approvato dal Consiglio comunale nel 2005 che consente ai gestori troppa libertà nell’utilizzo del territorio comunale come dimostrano i fatti di queste settimane, Antonio Scanu (Udeur) ha ricordato l’importanza degli studi scientifici che attestano la pericolosità dell’elettrosmog, Mario Cadeddu (Fortza Paris) ha espresso preoccupazione per l’impianto che dovrà essere posizionato a Silì, Alberto Paratore (PDL) ha apertamente espresso la sua contrarietà all’installazione delle antenne e ha chiesto modifiche al regolamento comunale e il coinvolgimento del Consiglio comunale nel piano di zonizzazione, Ernesto Pia (FI verso il PDL) che ha richiamato il Consiglio al rispetto delle norme e dei regolamenti comunali e a comportamenti coerenti, Giuliano Uras (UDC) ha evidenziato i problemi interni alla maggioranza e la distanza tra chi amministra e la città.

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