Consiglio comunale - Approvato il Piano delle opere pubbliche, investimenti per 36 milioni di Euro nel 2007

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato a maggioranza il Piano triennale delle opere pubbliche. Sette i voti contrari, quelli della minoranza, e quattro gli astenuti tra i quali Cuccu e Sanna

Data:
11 maggio 2006

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato a maggioranza il Piano triennale delle opere pubbliche. Sette i voti contrari, quelli della minoranza, e quattro gli astenuti tra i quali Cuccu e Sanna dell’UDC.

“È un piano che guarda con realismo alle cose che si possono realizzare nell’ultimo anno di legislatura” come ha sottolineato l’Assessore ai Lavori pubblici Mauro Solinas durante la presentazione all’assemblea civica.

“Il piano – ha proseguito l’Assessore Solinas - contiene cinquantatre opere per il primo anno per un importo di 36 milioni 340 mila Euro. Per il 2007 l'importo è di 43 milioni 518 mila Euro e per il 2008 di 37 milioni 40 mila Euro. L'impostazione politica che abbiamo voluto dare è quella di cercare di portare a compimento un progetto di recupero funzionale della città che in questi anni è passato attraverso opere di ristrutturazione, soprattutto attraverso i bandi del POR Sardegna, nuove costruzioni e la creazione di spazi come aree verdi”.

L’Assessore ai Lavori pubblici ha ricordato alcune delle opere inserite nel piano come la Chiesa di Santa Petronilla o il grande progetto per il rifacimento dell'ingresso nord di Oristano, ma anche gli interventi per la bitumazione delle strade e il rifacimento dei marciapiedi e, infine, quelli che stanno arrivando a conclusione per il recupero dell’area di via S. Antonio.

Il Presidente della Commissione Lavori pubblici Ernesto Pia (UDS) ha ricordato il parere sostanzialmente positivo dell’organismo consiliare che ha però voluto raccomandare il Consiglio a definire un ordine di priorità per le opere da realizzare: “Una necessità che risponde a motivazioni tecniche e politiche considerando che manca un solo anno alla fine della legislatura”.

Mimmo Serusi (SDI) ha condiviso la necessità di individuare delle priorità, ma ha invitato in primo luogo ad un’accelerata per il completamento dei lavori in corso e ha citato i casi di piazza Roma, del Foro Boario, dell’ex colonia ECA, delle case minime e del mercato all’ingrosso.

Maria Delogu (DS) ha segnalato l’assenza dal Piano di alcune opere importanti come la ristrutturazione della scuola materna di Massama.

Giovanni Masala (Fortza Paris) ha condiviso l’impostazione proposta di un piano realistico e quella per la definizione delle priorità e tra queste la sistemazione della piscina comunale, la costruzione di un campo in erba sintetica a Sa Rodia e il centro sportivo di Silì per il quale vengono stanziati 3 milioni e mezzo di Euro. Masala ha voluto segnalare anche altre opere che richiedono investimenti relativamente modesti, ma che risultano ugualmente importanti: la sistemazione della strada che conduce alla chiesa parrocchiale di Nuraxinieddu, l'abbattimento di un vecchio edificio di Nuraxiniedu, la ristrutturazione della scuola di Massama.

Secondo Francesco Federico (La Margherita) il Piano proposto fornisce “la prova che questa maggioranza ha mal governato visto che è uguale e identico a quello di quattro anni fa, segno che gli obiettivi posti non sono stati assolutamente perseguiti”. Poi ha invitato ad affronatre con maggiore impegno i problemi legati all’edilizia sportiva.

Per Claudio Atzori (DS) Oristano è riuscita a ottenere solo una percentuale minima dei fondi del POR Sardegna, abbastanza per aprire numerosi cantieri, ma insufficienti a far fronte alle tante esigenze della città. Poi ha inviato il Consiglio a riflettere sui ritardi, sullo slittamento dei progetti o sul mancato inserimento nel piano per l’ippodromo di Torre Grande, sul parco fluviale, sul completamento del centro per tossicodipendenti di Pabarile, sulla circonvallazione e sul porticciolo di Torre Grande.

Gianfranco Licheri (Fortza Paris) ha valutato positivamente il piano che punta a completare le opere avviate in questi anni e ha apprezzato l’attenzione dedicata alla frazione di Silì con la realizzazione di un centro di aggregazione sociale e per la ristrutturazione dell’impianto sportivo.

Secondo Linalba Ibba (PSdAz) sono troppe le opere pubbliche non portate a compimento “in una città che è diventata un cantiere malmesso”. Ha quindi chiesto chiarimenti sui progetti per il recupero dell’ex carcere militare di via Ghilarza e per il mercato di via Mazzini e proposto la realizzazione di un centro sociale nell’area della città a cavallo tra Su Brugu e il Sacro Cuore.

Dura la disamina del consigliere dell’UDC Antonello Sanna secondo cui i cittadini hanno gli stessi diritti “al Sacro Cuore come a Torangius, a Silì come a S. Quirico, a Tiria, a Pardu Accas, a Pesaria, realtà che non fanno nemmeno parte di questo piano di opere pubbliche, come se non fossero cittadini di Oristano. Le frazioni hanno avuto un ruolo importante nell’elezione del Sindaco Barberio, forse perché gli abitanti delle frazioni vedevano nel Sindaco Barberio e nella sua Giunta chi avrebbe potuto risolvere problemi di trascuratezza e di abbandono cronici, che li fanno sentire abitanti di serie B. Nel programma del Sindaco c'era una maggiore attenzione verso le frazioni, un’attenzione che non abbiamo visto. Devo dire, purtroppo, che non sono soddisfatto di questa situazione. Il Sindaco si è inventato la delega di Assessore alle frazioni, ma quella delega l'Assessore Solinas non l’ha utilizzata. Per tutte queste ragioni sarei propenso a non votare questo piano delle opere pubbliche. Spero che la risposta dell'Assessore mi faccia cambiare idea. Spero che il Sindaco e l'Assessore al posto di questo libro dei sogni, come qualcuno l'ha chiamato, individuino due o tre opere serie da realizzare immediatamente nelle frazioni; questo mi darebbe soddisfazione”.

Peppino Marras (La Margherita) ha contestato i progetti per le rotonde perché non inclusi in un più organico piano riguardante il traffico cittadino, ha rilevato la mancanza di interventi per la realizzazione di nuovi parcheggi ed ha espresso dubbi sulla possibilità di realizzare il progetto di ristrutturazione dell’impianto sportivo di Silì.

Per Guido Tendas (DS) il Sindaco Barberio “deve tenere conto delle cannonate arrivate da un gruppo politico di maggioranza che attraverso il consigliere Antonello Sanna ha detto molte cose che la minoranza molte ha rilevato parlando degli impegni del Comune per le frazioni”. Poi ha citato i casi irrisolti della Casa dello studente, della rotonda di piazza Mannu, del parcheggio di via Manzoni, degli spogliatoi del centro polisportivo di Silì, del transennamento del percorso della Sartiglia, della recinzione dell’ostello.

Secondo Angelo Angioi (AN) il Comune in futuro dovrà indirizzare le proprie scelte su progetti nel campo dell’ambiente perché è in quella direzione che la Regione sta concentrando la sua attenzione e mettendo a disposizione risorse economiche e in questo senso ha apprezzato il progetto per il Parco fluviale del Tirso.

Alessandro Usai (Per Oristano) si è soffermato sulla situazione delle frazioni che ha definito critica per la circolazione e la manutenzione delle strade.

Antonello Sotgiu (Oristano al centro) ha giudicato importante e qualificante per il centro storico il progetto per il rilancio del mercato civico di via Mazzini, ma ha invitato a pensare a un progetto integrato capace di ottenere fondi dalla Regione. Poi ha chiesto notizie sul progetto della SIPSA sul quale da tempo è calato il silenzio.

Francesco Varsi (Riformatori) ha rinnovato la richiesta per la palestra delle scuole di via Cairoli.

Tonino Falconi (Fortza Paris) ha apprezzato le scelte operate per un piano che nell’ultimo anno di legislatura punti alle priorità e recupero funzionale della città come la rete idrica.

“Stabilire priorità per tutte la città e stringere i tempi per realizzare le opere” è il messaggio lanciato dal capogruppo UDS Francesco Pinna per la fine della legislatura.

Marcello Serra (UDC) ha invitato a vigilare anche sulle opere minori che spesso risultano molto importanti per larghi strati della cittadinanza.

Mario Musinu (Forza Italia) ha difeso l’operato dell’Ufficio tecnico scaricandolo dalle responsabilità per i ritardi sulle opere pubbliche che dipendono dalle singole imprese.

Nella replica l’Assessore Solinas non ha nascosto i tanti problemi che hanno accompagnato numerose opere pubbliche ed ha spiegato le azioni realizzate dall’Amministrazione per risolverli. Ha così citato i casi del Foro Boario e di Piazza Roma, ma ha anche elencato le tante opere programmate, quelle progettate e quelle realizzate nel corso di questa legislatura come la rotonda di via Solferino, ai lavori per la scuola elementare di Donigala, per il teatro Garau, per la piscina, per il cimitero di Silì e poi l’apertura del Centro sociale di Torangius, e la piscina comunale, il campo scuola del Sacro Cuore, ,la rete idrica e quella di illuminazione, il mercato ortofrutticolo. Ha poi risposto al consigliere dell’UDC Antonello Sanna ritenendo corrette molte delle lamentele espresse ed ha invitato il Consiglio e la maggioranza a sostenere l’operato della Giunta per adottare un documento capace di stabilire un ordine prioritario alle opere da realizzare nel prossimo anno e tra questo proprio la bitumatura delle strade, la ristrutturazione della piazza e dei locali ex Esmas.

Prima del voto finale Claudio Atzori (DS) ha presentato tre emendamenti. Il primo per la ristrutturazione della biblioteca comunale di Via Capraccio è stato ritirato dopo le precisazioni dell’Assessore Solinas. Gli altri due, per un intervento da 2900 mila Euro per i giardini di via Solferino e viale Repubblica e per un altro di 100 mila Euro per la sistemazione dell’accesso alla Chiesa di San Giovanni Evangelista, sono stati respinti a maggioranza.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31