Consiglio comunale - Approvato il Piano socio assistenziale 2005

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il Piano socio assistenziale 2005. L’approvazione, a larga maggioranza (si è astenuta solamente la sardista Linalba Ibba ), è avvenuta

Data:
23 dicembre 2004

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il Piano socio assistenziale 2005.

L’approvazione, a larga maggioranza (si è astenuta solamente la sardista Linalba Ibba ), è avvenuta ieri sera al termine di un dibattito durato due sedute.

Martedì era stato l’Assessore ai Servizi sociali Franco Serra a tracciare il quadro degli interventi previsti dal Piano 2005, evidenziando il taglio del Reddito minimo di inserimento disposto dal Governo nazionale nel Febbraio 2004 ed al quale il Comune aveva risposto con uno stanziamento straordinario di 100 mila Euro.

Serra ha ricordato che attraverso con gli interventi previsti dal Piano il Comune investirà un milione 958 mila Euro (recuperati da fondi nazionali, regionali e contribuzione dell’utenza). 572 mila Euro saranno richiesti per il finanziamento di progetti specifici, 920 mila Euro per i progetti obiettivo da finanziare con Legge 20 ed altri 689 mila con la Legge 4.

“Questi numeri indicano anche la quantità enorme delle problematiche dei bisogni del sociale del territorio – ha detto Serra -. Il piano risponde con i suoi strumenti finanziari alle emergenze che si vanno aggravando e alle trasformazioni del tessuto sociale che richiedono un costante impegno economico e controllo di governo. Il piano è nuovo, nuovo nella sua concezione, innovato nella sua impostazione, rinnovato per i modelli di riferimento. Contiene i germogli di un modo nuovo di intendere le politiche sociali e la partecipazione dei cittadini. Nel piano sono presenti alcuni interventi che modificano il concetto stesso di programmare nel sociale, accanto altri servizi storici che vanno in ogni caso continuamente ripensati, valutati, monitorati, ci sono le premesse per una nuova e rinnovata cultura della comunità”.

Serra ha evidenziato l’impegno dell’Assessorato ai Servizi sociali per la creazione della consulta del volontariato cittadino che “può diventare un luogo di interazione e di politica di crescita democratica. Su queste basi e riflessioni abbiamo pensato di predisporre un progetto obiettivo per il finanziamento in Regione che possa sostenere il primo periodo di vita della consulta, il suo rafforzarsi, il suo darsi obiettivi, il suo crescere”.

“Sul piano dei bisogni complessivi – ha proseguito Serra - ci siamo orientati su un investimento di risorse molto consistenti per le aree dei minori e degli anziani; la scelta è strategica e ci consente di sviluppare due livelli di pianificazione. Da un lato spendiamo molte risorse per garantire un'altissima qualità di servizi a quelli che sono il nostro tesoro: i bambini; dall'altro rispondiamo a quella che sta diventando una vera e propria emergenza sociale, un numero molto alto di cittadini sopra i 65 anni, con una aspettativa di vita di ottantenni in condizioni di buona salute e che hanno bisogni legati alla socializzazione, all'incontro con altri. Sugli anziani abbiamo pianificato due linee strategiche di intervento: quella legata al soddisfacimento dei bisogni materiali, igiene della persona e della casa, prevenzione di aggravamenti, aiuti nel compiere gli atti della vita quotidiana, misure di sostegno al reddito e alla qualità della vita e quella meno visibile ma ugualmente importante legata al fenomeno della solitudine e del senso di inutilità della propria vita. La voce relativa ai minori è quella più consistente del nostro bilancio: gli asili nido assorbono una quota di risorse molto consistenti e questo è frutto di una precisa scelta di campo”.

 

Martedì, durante il dibattito, erano intervenuti anche Ivano Cuccu (AN),   Claudio Atzori (DS), Sergio Locci (UDC), Giovanni Masala (Forza Paris), Linalba Ibba ( PSdAz ), Pupa Tarantini (Forza Paris), Guido Tendas (DS), Alessandro Usai (UDEUR).

 

Il dibattito è proseguito ieri sera con l’intervento di Chicco Varsi (Riformatori) che anticipando il suo voto favorevole al Piano ha annunciato le dimissioni dalla Commissione Affari sociali “perché – ha detto commosso – mi sono reso conto di non riuscire a portare avanti la voce dei più deboli. Che senso ha stare in una commissione per avallare ciò che non si sente più, ciò che non si condivide? Non ha proprio nessun senso. Adesso capisco che contro certe logiche non c'è niente da fare. Per me non è certamente semplice ammetterlo, ma   verso l'area disabili ci sono briciole, appena 90 mila Euro. Poco importa che in giornate come quella odierna, chi ha viaggiato su quel pulmino ha goduto della bella temperatura estiva di cinque gradi. Però si preferisce spendere 60 mila Euro per fare giocare i bambini al parco giochi in estate. Quando si vuole i soldi si trovano, ma forse è più conveniente pensare alla maggioranza, d'altronde il concetto della democrazia è questo. Cosa contano tredici disabili rispetto alla grande maggioranza?”

L’intervento di Varsi ha scosso il Consiglio che ha applaudito il consigliere riformatore ed ha interrotto per alcuni minuti i lavori.

 

Alla ripresa dei lavori è intervenuto Paolo Vidili (UDS) che ha lamentato la scarsa capacità innovativa del piano. “Nella relazione però ci sono anche buoni propositi di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica per esempio, e per la creazione di questa consulta del volontariato cittadino”. Vidili ha chiesto la presentazione di un consuntivo dettagliato delle diverse articolazioni degli interventi e delle attività del piano sociale, ha chiesto al rimodulazione del progetto obiettivo per il volontariato in carcere, il miglioramento delle funzioni del centro anziani di via Cagliari ed ha auspicato nuove soluzioni per aumentare la disponibilità degli asili nido.

Antonio Scanu (Forza Paris) ha rilevato la grossa differenza tra le risorse messe a disposizione dell’area minori (un milione 39 mila Euro) e quelle dell’area anziani (341 mila Euro). Scanu ha chiesto un’inversione di tendenza per andare incontro alle esigenze degli anziani e il ritiro del progetto del volontariato in carcere “perché il Comune di Oristano si deve occupare dei cittadini di Oristano. Per altri interventi ci sono altri enti come la Provincia”. Scanu ha condiviso il progetto per l’affidamento della gestione della nuova sezione dell’ asilo nido di via Campania a una società privata e le valutazioni di Alessandro Usai (UDEUR) sul progetto per le attività psicomotorie per anziani: “Su 33 mila Euro di interventi, 13 mila sono per il trasporto. Sarebbe meglio evitare il trasporto degli anziani, acquistare l’attrezzatura necessaria e sistemarla dove sono gli anziani e far sì che siano i fisioterapisti e i laureati in scienze motorie a recarsi in queste sedi”.

 

Antonello Sotgiu (Oristano al centro) ha chiesto una riunione del Consiglio interamente dedicata ai problemi sociali.

 

Mimmo Serusi (SDI) ha rilevato le difficoltà finanziarie del Piano: “È un piano al ribasso per necessità‚ non ci sono risorse ed è necessario mirare il più possibile senza sbagliare. Dagli interventi di alcuni Consiglieri che sono entrati nel merito dei progetti assistiamo ad uno scontro tutto interno alla maggioranza tra il Presidente della commissione con il Capogruppo del suo partito che hanno visioni diametralmente opposte sulla soluzione, è il bello della democrazia”. “Il fatto che ci siano meno risorse non è casuale. La politica nazionale e quella regionale ha privilegiato la legge di mercato. Credo che quando si ragiona di stato sociale non si possano fare calcoli matematici e pensare che due più due fa sempre quattro, credo che non sia così per il nostro tessuto socio-economico ”.

 

L’Assessore Franco Serra è quindi intervenuto per la replica, rispondendo ai dubbi e alle richieste emerse durante il dibattito.

Preliminarmente Serra si è rivolto a Chicco Varsi : “Vorrei iniziare questo breve intervento per stare vicino all'amico Chicco Varsi . Mi farebbe piacere se avesse davvero ritirato le dimissioni della Commissione perché lui può portare, come ha sempre fatto, una sensibilità ed un apporto preziosi per la Commissione, per il Consiglio e per tutta la comunità oristanese ”. Serra ha quindi informato sulle iniziative già avviate per l’acquisito del nuovo pulmino per il trasporto dei disabili, ha condiviso le osservazioni formulate sul progetto del volontariato in carcere per il mancato coinvolgimento della direzione carceraria (che proprio ieri ha comunque garantito la disponibilità a collaborare) ma ha difeso le finalità dell’iniziativa. Sulle risorse destinate all’area anziani ha precisato che all’interno del Piano ci sono numerose iniziative con stanziamenti specifici (270 mila Euro per l’assistenza domiciliare, 45 mila Euro per il centro sociale, 7 mila 500 per gli anziani, 17 mila per la Casa di riposo 17 mila). Sull’ Informacittà ha annunciato che all’interno della prossima gara d’appalto potranno essere previsti quegli accorgimenti utili a migliorare un servizio che già oggi ottiene il gradimento di migliaia di cittadini.

 

Il Consiglio ha quindi esaminato gli emendamenti.

Sono stati approvati all’unanimità quelli presentati da Alessandro Usai (UDEUR) per l’integrazione del servizio Informacittà con uno sportello per l'informazione ai disabili e per le modalità di attuazione del progetto per le attività psicomotoria per anziani che dovranno svolgersi in locali messi a disposizione dai fruitori evitando il trasporto degli anziani presso altre sedi.

Un terzo emendamento, presentato dai consiglieri DS Tendas e Atzori , riguardava l’affidamento a cooperative sociali della gestione dell’asilo nido di via Campania senza alcun onere a carico del Comune se non quello derivante dalle manutenzioni straordinarie dell’edificio. Una misura – hanno spiegato i consiglieri DS – che dovrebbe garantire l’aumento della capacità ricettiva dell’asilo.

L’emendamento è stato ritirato in seguito alla disponibilità dell’Assessore Serra ad esaminare nel dettaglio la proposta ed a riportarla in Consiglio comunale entro Gennaio.

  L’assemblea ha quindi votato il Piano socio assistenziale .

Nella fase delle dichiarazioni di voto Francesco Federico (La Margherita) ha abbandonato l’aula come segno di protesta per non aver potuto concludere il suo intervento, mentre Linalba Ibba ha spiegato di non poter votare a favore perché è un piano che non tiene conto delle volontà espresse dal Consiglio e perchè la maggioranza ancora una volta non è riuscita a garantire il numero legale in aula.

 

Il piano è stato approvato a maggioranza con la sola astensione di Linalba Ibba ( PSdAz ).

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31