Consiglio comunale - Approvato il piano di gestione della ZSC dello Stagno di Santa Giusta

Via libera anche una variazione al bilancio e ad alcuni debiti fuori bilancio per sentenze esecutive

Data:
15 marzo 2023

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato all’unanimità l’aggiornamento del piano di gestione dei siti “NATURA 2000" della Zona speciale di conservazione dello Stagno di Santa Giusta.

La delibera, illustrata in aula dall’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, dà mandato al Comune di Santa Giusta di trasmettere il Piano di gestione alla Regione per la valutazione della validità tecnico - scientifica e la procedura di approvazione considerando che gli interventi non devono in alcun modo precludere le potenzialità di sviluppo delle iniziative produttive insediabili nell’area industriale.

“Affrontiamo un argomento di grande rilevanza per il quale è stato necessario fare più di un confronto per approfondire gli aspetti legati allo sviluppo dell’agglomerato industriale – ha detto l’Assessore Zedda -. La Zona speciale di conservazione è un sito di importanza comunitaria in cui vengono applicate misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali. Il Piano di gestione ha come obiettivo garantire la conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali di interesse comunitario favorendo attività economiche compatibili con le finalità di conservazione del sito. Con l’aggiornamento si fissano nuovi obiettivi e azioni da realizzare. Tra queste l’interramento delle linee elettriche aeree, il miglioramento della qualità delle acque fluviali e lagunari, riqualificazione ambientale e ripristino degli habitat, campagne di cattura e sterilizzazione dei cani e gatti randagi, mappatura, classificazione e bonifica delle discariche illegali di rifiuti, miglioramento degli habitat di riproduzione degli uccelli acquatici, ripristino della funzionalità delle paratoie del canale industriale e dei canali di collegamento allo stagno, educazione ambientale, tutela della biodiversità”.
“La discussione si è concentrata sul pericolo che una definizione troppo rigida delle misure da adottare limiti i piani di sviluppo del porto e della zona industriale – ha aggiunto l’Assessore Zedda -. Per questo motivo, condividendo le conclusioni della Commissione Ambiente, la delibera specifica che gli interventi descritti nelle schede di azione sulla ”Elaborazione di uno studio per il ridimensionamento degli interventi di tipo industriale previsti dal PRTC del Cipor”, devono essere finalizzati alla rivalutazione degli aspetti legati al consumo del territorio e dell’ambiente ma senza precludere in alcun modo le potenzialità di sviluppo delle iniziative produttive insediabili nell’area industriale”.

Il Presidente della Commissione Ambiente Paolo Angioi ha relazionato sui lavori della commissione, spiegando che “dall’analisi degli obiettivi del piano di gestione sono stati individuati due errori materiali e per questo abbiamo rinviato il Piano alla Regione. Corretti gli errori non abbiamo condiviso alcuni aspetti politici del piano, interventi che avrebbero potuto ostacolare la crescita dell’area industriale. Per evitare il conflitto tra le due esigenze alla base dello stesso piano, sulla salvaguardia ambientale e industriale, la commissione ha quindi espresso un parere favorevole che è alla base della delibera di aggiornamento del Piano di gestione e che specifica che non si possono precludere in alcun modo le potenzialità di sviluppo delle iniziative produttive insediabili nell’area industriale”.
“L’aggiornamento del piano di gestione ci convince, è un concreto strumento di pianificazione per garantire il delicato equilibro ecologico di questa zona – ha detto Efisio Sanna (Oristano più) -. I siti natura 2000 rappresentano una inversione di tendenza nell’affrontare i temi della tutela dell’ambiente perché si pongono l’obiettivo del mantenimento degli habitat in maniera ragionata, tenendo conto delle attività socio economiche presenti. Dobbiamo essere uniti e determinati sull’ambiente. Ce lo impongono le sfide che deve affrontare il nostro pianeta”.
Gian Michele Guiso (PSDAZ) ha sottolineato “l’importante lavoro svolto dalla commissione ambiente, anche per aumentare consapevolezza sui temi in discussione. In questo piano ci sono azioni condivisibili (ad esempio il controllo delle specie infestanti) e altre che invece hanno necessitato di approfondimenti (il piano di sviluppo dell’area industriale) e sopralluoghi e che hanno portato alla delibera di oggi”.
Umberto Marcoli (Oristano più): “Affrontando un tema ambientale di così grande interesse mi sarei aspettato un po’ più di coraggio dal punto di vista politico. La nostra provincia ha 7700 ettari di zone umide, il 60% dell’intero patrimonio della Sardegna, regione in cui siamo leader. Questa condizione ci offre grandi opportunità. Le zone umide, ad esempio, hanno grandi capacità di stoccaggio di CO2, 500 volte quella dell’oceano. È una grande risorsa su cui dobbiamo avere il coraggio di investire politicamente per essere attrattivi”.
Pino Carboni (FDI) ha condiviso l’importanza dell’argomento e di molte azioni previste dal “Piano di gestione che contiene interventi di grande importanza come l’interramento delle linee elettriche, un’azione a tutela dei fenicotteri e delle altre specie di volatili, o quelli contro l’inquinamento dello stagno”.
Per Sergio Locci (Aristanis) “Il Piano di gestione è uno strumento importantissimo della pianificazione territoriale, abbiamo lavorato in questo senso perché potesse unire il rispetto dell’ambiente a una prospettiva di sviluppo. La Rete natura 2000 già dal 2011 è stata oggetto di attenzione da parte della Regione soprattutto per quanto riguarda la nuova prospettiva di azione culturale di tutela dell’aspetto ambientale. Oggi più che mai questi sono argomenti di grandissima attualità, per dare corso a nuove realtà che possono diventare economie territoriali e occasioni di sviluppo che ben si coniugano con le nuove sensibilità ambientali. Certe criticità non erano state prese in considerazione e il Comune di Oristano lo ha fatto dando coerenza a questo piano”.

Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza le delibere per il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive: il primo da 2500 euro relativo a un risarcimento danni per un sinistro, il secondo da 399 euro per una cartella di pagamento impugnata da un cittadino, il terzo da 43 euro per un verbale di contestazione al Codice della strada.

Approvazione con 16 voti a favore e 6 astenuti anche per la ratifica di una delibera della Giunta comunale di variazione al bilancio di previsione 2022/2024 per l’acquisizione di risorse del PNRR. È stato il Sindaco Massimiliano Sanna a illustrare la variazione che è stata effettuata in urgenza per iscrivere risorse per un totale di 2 milioni 257 mila euro: 59 mila euro per integrare la piattaforma delle notifiche digitali, 280 mila euro per il miglioramento sito internet e servizi digitali al cittadino, 695 mila euro per i percorsi di autonomia delle persone con disabilità e povertà estreme del PLUS, 237 e 412 mila euro per le povertà estreme, 401 mila euro per l’efficientamento energetico scuola di via Amsicora, 130 mila euro per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni.

In apertura di seduta la Giunta ha risposto alle interpellanze dei consiglieri.

Francesco Federico ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Obinu Maria, Sanna Efisio, Obinu Giuseppe, Marcoli, Daga, Della Volpe e Marchi sulla mancanza di valide soluzioni alternative alla chiusura del passaggio a livello di via Francesco Baracca, chiedendo se la Giunta del Sindaco Sanna abbia piena consapevolezza dei disagi subiti dai residenti in via Baracca negli ultimi tre anni e se vi sia veramente una seria intenzione a individuare e realizzare una valida soluzione alternativa alla mobilità pedonale e non, dopo la ormai lunga chiusura del varco ferroviario in premessa”. L’Assessore Ivano Cuccu ha risposto riconoscendo “un po’ di leggerezza nell’affrontare questa situazione, però le decisioni della vecchia giunta sono state adottate in seguito a leggi nazionali e decreti ministeriali per i quali RFI sta investendo in tutta Italia 1,7 miliardi di euro per chiudere i passaggi a livello in tutta Italia che nel 2000 erano 7 mila e oggi sono 4 mila. Sono stati chiusi 160 passaggi livello ogni anno, con una spesa di 671 mila euro a passaggio e un totale di 56 milioni di euro spesi sino ad oggi. Leggendo gli atti bisogna ammettere che c’è stata una certa superficialità a cui oggi cerchiamo di porre rimedio attraverso il progetto del parco lineare che nel brevissimo periodo, luglio o agosto, ci dovrebbe consentire di avere la strada che ricongiunge via Baracca con le altre strade”.

Maria Obinu ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Marchi, Federico, Sanna Efisio, Obinu Giuseppe e Della Volpe sul decoro della città chiedendo di conoscere le motivazioni per le quali dopo la Sartiglia non si è provveduto alla pulizia delle strade, quali siano i tempi per la rimozione degli spalti della giostra e delle stalle allestite nel parcheggio del Comune di Oristano “ma soprattutto – ha detto - chiediamo di conoscere perché questi gravissimi ritardi nell’esecuzione dei lavori di pulizia”. L’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda ha risposto spiegando che per la Sartill’e canna la pulizia è stata effettuata nella giornata successiva alla manifestazione, per la Sartiglia la società incaricata è intervenuta sin dalle 3 del mattino di ogni singolo giorno successivo alla manifestazione, con 4 spazzatrici, operatori a terra e personale e mezzi impegnati per lo svuotamento dei cassonetti. “Sin dalle prime ore del mattino di ciascuna giornata le vie interessate e quelle limitrofe erano pulite, come ha accertato dall’ufficio ambiente – ha detto l’Assessore -. Sono stati installati complessivamente 55 bagni chimici, ritirati mercoledì 22 febbraio. Per la mezza maratona ne sono stati posizionati 4 e sono stati ritirati il giorno stesso della manifestazione. Riguardo alle stalle nel cortile del Palazzo degli Scolopi non è stato possibile trasferire nell’immediato i cavalli perchè non erano disponibili i veicoli idonei al loro trasporto. Vorrei evidenziare – ha concluso l’Assessore Zedda - che il cantiere Sartiglia inizia mediamente 3 settimane prima dell'evento e si conclude 2 settimane dopo. Questa tempistica è stata rispettata”.

Francesca Marchi ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Sanna Efisio, Della Volpe, Marcoli, Obinu Maria, Daga, Obinu Giuseppe e Federico sulle dimissioni del Direttore della Fondazione Oristano chiedendo “quando sono state consegnate e protocollate le dimissioni, quali sono le reali motivazioni, perché non sono state rese pubbliche e nulla è stato comunicato alla II commissione e al Consiglio comunale, quando si intenda procedere alla procedura ad evidenza pubblica per il nuovo incarico”. L’Assessore alle società partecipate Rossana Fozzi ha riposto precisando che le dimissioni sono state rassegnate il 20 gennaio in occasione dell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Oristano. “Le dimissioni del Direttore non sono state rese pubbliche perchè solo da poco è rientrata dalla Regione la Determina che convalida lo statuto aggiornato. Il Direttore Obino ha dimostrato di essere persona competente e ha sempre svolto il suo ruolo con serietà ed impegno. Pur essendo dimissionario, rispettando le volontà e la richiesta del CDA si è reso comunque disponibile a portare avanti manifestazioni e progetti, tra questi anche la Sartiglia appena conclusa. La comunicazione delle dimissioni nei confronti della commissione non è un atto obbligato. Il direttore uscente resta dipendente della Fondazione pur lasciando l’incarico da direttore. Per quanto riguarda la prossima nomina se ne parlerà dopo la costituzione del nuovo consiglio di amministrazione”. Per Efisio Sanna (Oristano più) “c’è stata reticenza. Si è dimesso il direttore di una nostra partecipata e non è stato detto niente. Siamo preoccupati perchè avete introdotto la lottizzazione in una società in house e abbiamo il dovere di preoccuparci”.

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Ultimo aggiornamento

15/03/2023, 12:18