Consiglio comunale - Approvato lo Statuto della Fondazione Sartiglia

La Fondazione Sartiglia compie un altro importante passo avanti. Questa mattina, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità le modifiche allo statuto dell’organismo sulla base

Data:
14 luglio 2006

La Fondazione Sartiglia compie un altro importante passo avanti. Questa mattina, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità le modifiche allo statuto dell’organismo sulla base dei rilievi mossi dalla Regione.la benedizione alla folla di su componidori

Il compito di presentare le modifiche è toccato al Presidente della Commissione Cultura Giuliana Fancello e all’Assessore alla Cultura Giuliano Uras spiegando che le variazioni rispetto al testo approvato nei mesi scorsi consentono di armonizzare lo statuto alla normativa. Tra queste l’indicazione del socio fondatore che deve essere il Comune, mentre vengono esclusi i Gremi che non hanno personalità giuridica. Gli stessi Gremi entreranno a far parte della Fondazione, con le stesse prerogative del socio fondatore, subito dopo la costituzione dell’organismo.

Dopo questo passaggio in aula, il Comune potrà procedere alla costituzione della Fondazione davanti al notaio e alla definizione della dotazione economico-finanziaria dell’ente.

Il Consiglio ha quindi esaminato e approvato all’unanimità gli articoli dello statuto della Fondazione Sartiglia secondo le indicazioni della Regione.

In precedenza il Consiglio Comunale aveva ratificato, a maggioranza, una variazione al bilancio di previsione 2006, rinviando ad altra seduta due delibere analoghe perché prive di tutti i parere necessari.

Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Giuliano Uras è stata approvata a maggioranza (15 voti a favore e due astenuti) la variante al Piano di lottizzazione di Pardu Bingias di Silì. La delibera prevedeva la parziale modifica dei lotti attraverso un accorpamento.

Nel lungo dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti Angelo Angioi (AN) e Francesco Federico (La Margherita) che hanno espresso dubbi circa la fattibilità della variante per i limiti imposti dal Piano paesaggistico regionale, Antonio Scanu (Udeur) che ha chiesto il ritiro della proposta e la discussione in ordine cronologico di tutte le richieste presentate al Comune, Maria Delogu (DS) che ha parlato di “velocità variabili da parte di questa amministrazione nella presentazione degli argomenti in Consiglio comunale”, Linalba Ibba (PSDAZ) che ha invitato a non liquidare velocemente un intervento da 5 mila 776 metri cubi che consente l’insediamento di circa mille persone, Tonino Falconi (Fortza Paris) che ha sottolineato i limiti imposti dal Piano paesaggistico regionale, Giuseppe Mele (Fortza Paris) che ha ricordato il lavoro della Commissione Urbanistica ed espresso i dubbi su quella parte della delibera che consente l’applicazione d’ufficio del provvedimento ad altri casi analoghi, Antonello Sotgiu (Oristano al centro) che ha chiesto il rispetto dei tempi nell’esame delle pratiche, Claudio Atzori (DS) secondo cui una variante di questo tipo si configura come una variante al Piano urbanistico con tutto che questo comporta, Francesco Pinna (UDS) che ha accolto le spiegazioni fornite dall’Assessore a dal Dirigente dell’Ufficio tecnico, Ivano Cuccu (DC) secondo cui si tratta di un semplice accorpamento di lotti dietro il quale non si nasconde niente di illecito, Francesco Pinna (UDC) che ha manifestato il sostegno del suo partito alla proposta dell’Assessore Uras.

L’Assessore Uras, nella replica, ha spiegato che i tempi per l’esame della delibera in Consiglio comunale sono stati dettati dal fatto che si tratta di una lottizzazione già approvata, in parte realizzata per il cui completamento, a lavori in corso, occorreva una decisione da parte del Comune. Rassicurazioni sono arrivate anche per il rispetto delle nuove urbanistiche dettate dalla Regione.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31