Consiglio comunale - Avviato in aula il confronto sul Piano urbanistico

Il Consiglio comunale di Oristano ieri sera ha iniziato l’esame del Piano urbanistico comunale. Sono stati il Sindaco Antonio Barberio e l’Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau a introdurre l’argomento

Data:
21 gennaio 2004

Il Consiglio comunale di Oristano ieri sera ha iniziato l’esame del Piano urbanistico comunale.

Sono stati il Sindaco Antonio Barberio e l’Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau a introdurre l’argomento rimandano il confronto alle prossime settimane dando ulteriore tempo alla Commissione urbanistica che proprio in questi giorni si riunirà altre cinque volte per esaminare le osservazioni.

Prima delle relazioni di Barberio e Biddau, il Consiglio su proposta del Consigliere Francesco Pinna ha osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Nannina Anziani, consigliere comunale tra il 1995 e il 1998, scomparsa nei giorni scorsi. Successivamente il Sindaco Barberio ha informato l’assemblea sulla prossima visita ufficiale a Oristano del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che sarà in città il 3 febbraio.

Poi, dopo una lunga sospensione dei lavori disposta dal Presidente del Consiglio Tore Giorico per riunire la conferenza dei capigruppo, il Sindaco ha letto una relazione sullo stato del nuovo PUC.

Barberio ha tracciato un quadro generale ripercorrendo le varie tappe amministrative che hanno accompagnato il piano e poi si è soffermato sulle problematiche più importanti. Barberio ha parlato di otto aspetti fondamentali legati al PUC: la necessità di rilancio della città attraverso un'espansione di tutte le opportunità edilizie, produttive, turistiche, trasportistiche attualmente compresse in un piano vecchio e saturo; l’incentivazione dello sviluppo del centro storico; la riorganizzazione della rete di viabilità, trasporti e parcheggi attraverso una circonvallazione esterna, un sistema di accessi in raccordo con le frazioni, un sistema di razionalizzazione del traffico e della sosta all'interno del centro urbano; l’ individuazione di nuove zone di espansione con direttrici privilegiate e recupero di zone sfrangiate; la rimodulazione e rimozione di vecchi ed inutili vincoli per zone di servizio da rimodulare sulle effettive esigenze attuali; la riqualificazione delle frazioni, in particolar modo Torre Grande; l’introduzione delle norme contenute nelle direttive regionali per le zone agricole; la riqualificazione delle zone artigianali, commerciali e produttive.

Barberio ha quindi ricordato che sono state presentate 466 osservazioni presentate, 24 delle quali sono state poi ritirate dagli stessi proponenti: "Le osservazioni hanno investito un po' tutti gli aspetti del piano e pertanto il loro esame ha generato una discussione ad ampio spettro sulla sostanza pianificatoria e non soltanto su aspetti di dettaglio".

"Il Consiglio Comunale che, come più volte detto, è sovrano in materia urbanistica, è da oggi chiamato ad esprimersi su una gran mole di materiale. Il compito può sembrare improbo, ma è stato certamente semplificato dall'attività preparatoria con cui gli argomenti sono stati sviscerati per la discussione in aula. Al termine della discussione il Consiglio sarà chiamato ad esprimersi sulla seconda adozione del piano, con tutte le modifiche ed integrazioni che riterrà - sentiti i tecnici redattori - più opportune per affrontare infine le ultime formalità procedurali presso l'Assessorato Regionale e infine varare il nuovo PUC con la pubblicazione sul BURAS".

"Il Piano Urbanistico Comunale – ha concluso il Sindaco - è lo strumento principe della pianificazione di una città e non può esistere una pianificazione di settore, produttiva, sociale, scolastica, commerciale e culturale se a monte non si è correttamente e consapevolmente pianificato l'assetto della città sia nei suoi aspetti fisici e tangibili che in quelli meno visibili, ma altrettanto importanti delle relazioni tra gli spazi delle loro reciproche influenze. In ultima analisi: consegno a voi Consiglieri un atto amministrativo della massima importanza perché con la serenità di cui ognuno di noi è capace, venga attentamente valutato di modo che ogni decisione sia assunta nell'esclusivo interesse della città e dei suoi cittadini. Esorto perciò ancora una volta ognuno di voi alla massima lealtà e trasparenza mettendo da parte interessi e personalismi affinché si approvi uno strumento che possa essere se non perfetto il migliore possibile per un corretto sviluppo della nostra città".

Subito dopo ha preso la parola l’Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau che non avendo la delega sul PUC ha detto di parlare a titolo personale. Biddau ha invitato a un confronto sereno sul nuovo piano urbanistico e poi ha snocciolato dati: "Le osservazioni presentate entro i termini sono state 459, ne sono pervenute fuori tempo massimo 7; sono state revocate dagli stessi proponenti prima della discussione 24 osservazioni; ci sono 151 tipologie di problemi differenti; sono 13 le richieste di annullamento per il piano; sono 173 - ed è il numero più cospicuo riguardo alle osservazioni - le osservazioni sulle zone BR, trattandosi di Su Brugu. Sono 27 le osservazioni presentate sulle zone B di completamento; 5 sulle zone B; 3 sulle zone BS e 43 sulle zone agricole. Poi ci sono stati 33 ricorsi sulle zone S, zone sottoposte a vincolo; sono 52 le osservazioni presentate per cambio di destinazione; sono 37 le osservazioni presentate sulla viabilità, ben 29 trattasi solo ed esclusivamente sulle circonvallazioni ovest ed est. Poi ci sono 7 osservazioni presentate sul centro internodale; 83 presentate dalle frazioni, di cui 36 sulla viabilità delle frazioni stesse; 12 osservazioni sulle zone RH e 7 su quelle HU, zone per parchi urbani ed integrazione ambientale".

Per Biddau occorre che "prima di passare all'esame delle osservazioni sia dia un'impostazione procedurale che sia la più corretta e snella possibile. Già da alcuni mesi i Consiglieri e i Capogruppo avevano ricevuto le relazione da parte dei progettisti, sia la relazione da parte del consulente che era stato nominato subito dopo il nostro ingresso in questo palazzo. Spero che il lavoro prodotto dalle commissioni sia utile ai lavori di questo Consiglio, so che hanno quasi ultimato di osservare, per grandi linee, quasi tutte le osservazioni e si sono già dati una tempistica, credo che già questo mese si debbano riunire altre cinque volte sperando che tutto il lavoro venga svolto nel minor tempo possibile.

"Come impostazione – ha proseguito Biddau - vorrei suggerire di arrivare ad un provvedimento definitivo che tuteli tutte le legittime aspirazioni dando per scontato che le argomentazioni potevano essere affrontate per grandi temi, come le norme di attuazione, le zone BR o le zone B3, le zone agricole oppure quelle di carattere generale soprattutto per i ricorsi che sono stati presentati dalle associazioni, dalle circoscrizioni o dagli ordini professionali. Credo inoltre che si possano snellire i lavori affrontando questo tema urbanistico portando di volta in volta delle varianti urbanistiche allo stesso piano; si tratta di reintrodurre vecchie norme che erano presenti già nel vecchio Piano Regolatore Generale. Basta pensare alle zone BR dove c'è stato un errore materiale da parte della terna dei progettisti, ammesso dagli stessi. Quindi si tratta di ritornare al vecchio Piano Regolatore Generale per quanto riguarda le distanze nei lotti interclusi. Basti pensare alle zone BR dove ci sono circa 200 osservazioni. Già portando in variante una problematica del genere ci saremo tolti di mezzo circa la metà dei ricorsi presentati. Sarebbe anche giusto vedere se è possibile un esame, da parte del Consiglio, dei ricorsi che hanno visto l'accoglimento sia da parte della terna dei progettisti che da parte del consulente, in modo da snellire ancora di più il lavoro da fare e certamente sarebbe giusto - come qualcuno prospettava - procedere a un esame delle osservazioni per ordine di presentazione".

La seduta è stata quindi sciolta.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31