Consiglio comunale - Concessa la proroga per l'adeguamento dei chioschi di Torre Grande. Il Comune disponibile ad acquisire dall'Ersat le strade delle borgate

Il Consiglio comunale di Oristano ha concesso la proroga sino al 15 novembre per l’ adeguamento dei chioschi di Torre Grande . La decisione è stata presa ieri sera su proposta degli Assessori al

Data:
29 luglio 2003

Il Consiglio comunale di Oristano ha concesso la proroga sino al 15 novembre per l’adeguamento dei chioschi di Torre Grande.

La decisione è stata presa ieri sera su proposta degli Assessori al Turismo Mario Lai e all’Urbanistica Mariano Biddau.

L’Assessore Lai ha ricordato come dopo il rilascio delle autorizzazioni temporanee i chioschi non siano mai stati adeguati al Piano di spiaggia approvato nel 1997.

"Adesso è importante concedere una proroga, fino al 15 novembre, per consentire lo svolgimento delle attività durante la stagione estiva – ha detto l’Assessore Lai -. Da settembre, però, l’argomento dovrà essere affrontato nelle commissioni competenti per arrivare dalla prossima stagione ad una soluzione definitiva a un problema che si trascina da tempo".

Durante il dibattito diversi consiglieri hanno espresso critiche per il ritardo con cui l’argomento è giunto all’attenzione dell’aula, ma al termine della discussione e dopo la replica dell’Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau, che ha ricordato come il problema nasca da un errore di fondo compiuto al momento dell’approvazione de Piano di spiaggia, la proroga è stata concessa a maggioranza, i DS si sono astenuti, mentre Francesco federico (La Margherita), Alessandro Usai (Per Oristano), Linalba Ibba (PSdAz) e Mimmo Serusi (SDI) non hanno partecipato al voto.

In apertura di seduta il consigliere dell’UDR Oscar Cherchi aveva espresso apprezzamento per la positiva soluzione della vertenza dei lavoratori impegnati nei servizi pubblici dati in appalto dal Comune e aveva rivendicato la paternità dell’iniziativa in difesa dei lavoratori.

Successivamente gli Assessori al Lavoro Pino Franceschi e Mauro Solinas hanno risposto all’interpellanza dell’UDR sulla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.

Franceschi ha precisato che "nel 2002 sono stati stabilizzati tre lavoratori, mentre un’altra decina, attraverso autoimpiego o il lavoro presso terzi, sono usciti dalla quota in carico al Comune. Per tutti gli altri stiamo cercando le soluzioni più appropriate".

Per i lavoratori impegnati nella piattaforma dei beni durevoli ha risposto l’Assessore Solinas che ha ricordato la decisione del Consiglio di procedere nella costituzione di una società mista all’interno della quale troveranno posto i lavoratori.

Il Capogruppo dell’UDR Paolo Vidili si è detto preoccupato del modo in cui vengono affrontati i problemi legati alla disoccupazione e al lavoro a Oristano. Secondo Vidili la Giunta non si sta impegnando per la soluzione del problema dei lavoratori socialmente utili.

Il Consiglio comunale a maggioranza ha respinto la mozione dei consiglieri della Margherita Francesco Federico e Peppino Marras sul centro intermodale passeggeri di Oristano.

L’argomento è stato presentato dal capogruppo Peppino Marras che ha ricordato come la mozione fosse già stata presentata mesi fa dall’intero centro-sinistra che all’argomento continua a dedicare grande attenzione.

Marras ha sottolineato l’importanza di trovare elementi capaci di valorizzare la centralità di Oristano: "Il polo intermodale è uno di questi. In una prima fase si potrebbe realizzare un polo per i passeggeri, in una seconda quello per le merci. Per realizzarlo possiamo contare su un finanziamento di 8 miliardi. Una cifra sufficiente a realizzarlo e a vincere la concorrenza di Borore e Macomer, ma si stanno accumulando gravi ritardi. La Giunta non ha ancora risposto all’ARST circa l’ubicazione della nuova stazione degli autobus". Marras ha ricordato le incertezze legate all’ubicazione del polo e la necessità di valutare adeguatamente la presenza dell’aeroporto, delle ferrovia e della 131 nei pressi della stazione ferroviaria. "Quella è la scelta naturale del polo intermodale e non Sa Rodia come vorrebbe qualcuno".

Mario Musinu (Forza Italia) che ha chiesto un rinvio della discussione per conoscere i contenuti di una recenti indagine di mercato dell’ARST che potrebbe contribuire a procedere nella scelta dell’ubicazione del polo con maggiori elementi.

Guido Tendas (DS) ha apprezzato il lavoro dell’Assessore Giuseppe Sanna per le più recenti iniziative legate al traffico ed ai trasporti ma ha criticato l’indecisione della Giunta nell’affrontare il problema del Polo intermodale che non può che nascere vicino alla stazione ferroviaria.

Linalba Ibba (PSDAZ) ha lamentato il silenzio della maggioranza su un problema tanto importante per la città.

Per Franco Cuccu (UDC) non è opportuno assumere decisioni di questo tipo e tanto importanti per l’assetto urbanistico, ma anche commerciale e sociale della città (come dimostrato dai precedenti spostamenti della stazione dell’ARST da una parte all’altra della città), nel momento in cui si sta andando ad approvare il PUC che come strumento generale di programmazione terrà conto delle esigenze generali della città.

Oscar Cherchi (UDR) ha chiesto "che senso può avere portare la stazione dell’ARST a Sa Rodia e non alla stazione ferroviaria dove si può realizzare l’interscambio dei passeggeri?"

Secondo Pietro Arca (Per Oristano) è vero che il PUC è in fase di approvazione, anche se sarebbe meglio che venisse revocato, ma sul polo intermodale non si può che confermare la scelta della stazione ferroviaria dove si può realizzare l’interscambio dei passeggeri.

Per Claudio Atzori (DS) la collocazione naturale del polo intermodale e della stazione dell’ARST è nei pressi della stazione ferroviaria.

Secondo Antonio Scanu (PPS) non ha senso anticipare discussioni e scelte nel momento in cui si discute il PUC che affronterà globalmente i problemi e gli assetti urbanistici della città. Scanu ha anche evidenziato il fatto che il Consiglio avesse previsto la localizzazione del centro a Sa Rodia, mentre i progettisti lo hanno ubicato nei pressi della stazione.

Antonio Leoni (AN) ha parlato di mozione lapalissiana e contraddittoria: "Lapalissiana perchè chiede che il centro intermodale passeggeri di Oristano sia ubicato dove è già previsto dal piano urbanistico comunale. Contraddittoria perché la minoranza da una parte chiede che il polo nasca la dove è previsto dal PUC, dall’altra chiede la revoca del PUC".

Francesco Federico (La Margherita) ha accusato la maggioranza di voler bocciare la mozione perché ancora non ha preso una decisione sulla collocazione del polo intermodale, che invece non può che nascere nei pressi della stazione.

Per Antonello Sotgiu (UDR) il problema è semplice: "Basta solo dare una risposta all’ARST: il PUC è in itinere, ma l’area scelta è quella indicata dal PUC".

Tonino Falconi (PPS) ha condiviso le valutazioni di chi ritiene che la scelta dell’area su cui sorgerà il polo intermodale non può che essere effettuata nell’ambito di una discussione generale sugli assetti urbanistici della città e quindi in fase di discussione del PUC.

Secondo Sergio Locci (UDC) prendere una decisione in questo momento condizionerebbe l’intera discussione sul Piano urbanistico comunale.

La posizione della Giunta è stata espressa dal Sindaco Antonio Barberio che ha ricordato la decisione dei progettisti di prevedere il polo nel punto in cui convergono le ferrovie, la grande viabilità su gomma (strada statale 131) e in prospettiva l’aeroporto "la particolare incidenza sullo sviluppo della città, derivante dall'adozione delle previsioni contenute nel nuovo PUC, in relazione alla localizzazione del centro intermodale, impone al Consiglio un esame particolarmente approfondito, esame, attenzione, che devono necessariamente essere stesi anche alle altre scelte conseguenti all'ubicazione del complesso intermodale, mi riferisco soprattutto alla previsione di un nuovo asse viario con il collegamento del centro della superstrada. Per questi motivi l’Amministrazione è del parere che al momento non si debba assumere la deliberazione proposta con la mozione, ma che sia necessario che il Consiglio Comunale proceda preliminarmente all'esame delle osservazioni al PUC".

L’Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau ha evidenziato le contraddizioni della minoranza che chiede la conferma di alcuni elementi previsti dal nuovo PUC (polo intermodale nei pressi della stazione) però presenta una mozione con cui sollecita la revoca dello stesso PUC. Biddau ha anche invitato a valutare attentamente i problemi per il traffico che nascerebbero dalla collocazione della stazione ARST nei pressi della stazione, in una zona già soffocata e con una viabilità inadeguata.

La mozione è quindi stata respinta a maggioranza, si sono astenuti Mimmo Serusi, Mario Musinu e il Presidente del Consiglio comunale Tore Giorico.

Il Consiglio ha anche approvato all’unanimità la mozione sull’acquisizione delle strade delle borgate al patrimonio comunale.

È stato il primo firmatario della mozione, il consigliere Antonio Scanu (PPS), a spiegare i contenuti del documento ricordando la disponibilità dell’Ersat a cedere 24 chilometri di strade delle borgate evidenziando la disponibilità dell’ente regionale ad asfaltarle attraverso un progetto da un miliardo 900 milioni di lire.

"Pensando alle esigenze delle persone che abitano a San Quirico, Tiria, Pesarla e Pardu Accas (circa 100 famiglie) abbiamo accolto la proposta dell’ERSAT e girato l’opportunità alla Giunta, al Sindaco e al Consiglio" ha detto Scanu.

Durante il dibattito sono intervenuti Guido Tendas (DS), OPaolo Vidili (UDR), Mario Musinu (Forza Italia), Giovanni Masala (PPS), Claudio attori (DS), Giuseppe Vacca (Riformatori), Oscar Cerchi (UDR), Franco Cuccu (UDC), Ignazio Madeddu (PPS), Mimmo Serusi (SDI) e Linalba Ibba (PSDAZ).

Le perplessità maggiori hanno riguardato la capacità del Comune di garantire la manutenzione ordinaria delle strade, di sistemare la segnaletica, di adeguarle ai requisiti di strade comunali. Da molti consiglieri anche una raccomandazione per procedere all’acquisizione solamente di quelle strade che l’Ersat provvederà ad asfaltare.

L’Assessore al Patrimonio Fabio Porcu ha ringraziato i firmatari della mozione per aver presentato una proposta utile per risolvere i problemi dei residenti nelle borgate. Porcu ha evidenziato come la mozione si traduca però solo in un atto di indirizzo politico "poi saranno gli uffici a valutare tecnicamente le procedure e le modalità per l’acquisizione dei beni".

L’Assessore ai Lavori pubblici Mauro Solinas ha precisato che sarà l’Ersat a decidere quali strade asfaltare e, con tutta probabilità queste saranno quelle di San Quirico. Solinas ha anche avvertito: "Anche se ne bituma solo tre l’Ersat le vuole cedere tutte. Per cui, come ha detto l’Assessore Porcu è necessario che gli uffici facciano le opportune valutazione tecniche e amminsitratrve prima di procedere all’acquisizione".

La mozione è stata approvata all’unanimità.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31