Consiglio comunale - Gli interventi di Vacca (Riformatori), Federico (Margherita),Ibba (PSdAz), Pinna (UDS) sul PUC

Prosegue in Consiglio comunale il dibattito sul nuovo Piano urbanistico comunale di Oristano. Ieri sera, il primo intervento è stato quello di Giuseppe Vacca (Riformatori) che preliminarmente

Data:
26 novembre 2004

Prosegue in Consiglio comunale il dibattito sul nuovo Piano urbanistico comunale di Oristano.

Ieri sera, il primo intervento è stato quello di Giuseppe Vacca (Riformatori) che preliminarmente ha evidenziato come sin dall’inizio della legislatura sia stato contrario alla revoca del piano “Perché avrebbe voluto dire ripartire con un iter che sarebbe stato sicuramente lunghissimo, lo dimostra il fatto che per arrivare a questo punto ci sono volute tante legislature e tanti anni”.

Vacca ha aggiunto che i progettisti non hanno pienamente rispettato gli indirizzi formulati dal Consiglio comunale “per esempio le tangenziali che non erano previste al recupero di gran parte delle zone sfrangiate”.

Sulla direttrice per Torre Grande Vacca ha precisato che non si dovrebbe prevedere un'espansione residenziale “ma doveva esserci - e ritengo che sia giusto sia così - un collegamento tra la zona residenziale e una spalmatura delle attività produttive che collegasse Torre Grande con la città. È impensabile   pensare che Torre Grande resti abbandonata in un angolo, o diciamo valorizzata in un angolo, e la città da un'altra parte e lungo tutto l'asse di collegamento compreso il nuovo ponte, non ci debbano essere attività di sviluppo”.

“Sul polo intermodale condivido le considerazioni del Consigliere Cuccu e del Consigliere Tendas , probabilmente quella potrebbe essere la zona giusta”.

Vacca ha anche difeso il lavoro sulle osservazioni della Commisione Urbanistica, di cui fa parte.

Sul dimensionamento Vacca si è detto d’accordo con le cifre proposte dai progettisti “perché credo in una città che può e deve crescere. Peraltro noi stiamo prevedendo un dimensionamento di 100 metri cubi ad abitante mentre altri centri hanno previsto anche 300 metri cubi ad abitante”.

Sulla zona di Su Brugu Vacca ha evidenziato gli errori presenti nel Piano e ha chiesto di tornare alle norme originarie del PRG concedendo ai residenti la possibilità di sopraelevare.

Il consigliere riformatore ha parlato anche delle norme di attuazione chiedendo una modifica che eliminandone la discrezionalità nell’applicazione.

Sulle UPA si è aggiunto al coro di quanti hanno ritenuto eccessivo il limite di quattro ettari ed hanno proposto un ridimensionamento, così come la viabilità che risulta sovradimensionata rispetto alle esigenze ed alle possibilità della città.

Aree artigianali e commerciali. Vacca ha evidenziato come la soluzione più corretta sia quella di una collocazione a est a ridosso della strada statale 131.

Zone agricole. “Il Piano prevede diverse zonizzazioni classificate in maniera non del tutto ortodossa che vanno assolutamente riviste”.

Torre Grande . Vacca si è associato alla richieste di Mimmo Serusi per la valorizzazione dei terreni comunali “ perchè valorizzare il terreno comunale vuol dire distribuire la ricchezza fra tutti i cittadini”.

 

Francesco Federico (La Margherita) ha evidenziato come “il piano urbanistico per una città indichi le regole certe di base   da seguire per il futuro. Il piano urbanistico, come la costituzione, quindi a parer mio dev' essere il risultato di una massima convergenza su quello che si può fare per il futuro di una comunità e dev' essere il risultato della massima partecipazione da parte della comunità . Il piano urbanistico di Oristano però non viene riconosciuto da questa città. La comunità non ha partecipato, perché non c'è stata la fase di confronto, e gli è stato privato il diritto di autodeterminarsi ”.

Federico ha quindi chiesto ancora una volta la revoca del Piano “proprio perché manca di quei passaggi che anche i progettisti hanno lamentato non esserci”.

Federico ha poi elogiato il Presidente della Commissione urbanistica “che ha il merito di aver avuto il coraggio di convocare gli ordini e i progettisti. Cosa che non è riuscita al nostro Presidente del Consiglio che ha convocato il Consiglio Comunale mettendo all'ordine del giorno la riunione con i progett isti e poi è arrivato solo il progettista che è arrivato da Oristano”.

“Oggi - ha detto - sta venendo fuori che tutti i Consiglieri, minoranza ed anche maggioranza, lo stanno smontando questo piano. Non solo la cittadinanza non si identifica in questo piano, ma anche noi non ci identifichiamo … è un piano sovradimensionato che propone una crescita di 16 mila abitanti quando negli ultimi dieci anni è aumentata di meno di duemila abitanti. Che criteri sono stati utilizzati? Gli architetti prevedono una crescita della città calcolata con il metodo Corna - Pellegrini che arriva ad un massimo di 35 mila abitanti. Prevedere una crescita troppo alta significa aumentare i costi a carico della collettività e poi perché la città deve estendersi in orizzontale e non in verticale? Perché la città non deve trovare prima gli spazi all'interno già serviti ?”

Sulla rete viaria Federico ha spiegato che molte delle strade previste sono di competenza della Provincia ed è tutto da verificare che i loro tracciati coincidano con quelli del Piano “inoltre mancano i parcheggi all’ingresso della città e a ridosso del centro storico. La circonvallazione passa sulla golena del Tirso, la circonvallazione est si sovrappone alla ferrovia della zona industriale, un errore”.

Frazioni. “Le frazioni del nostro territorio non sono quartieri della città. Sono paesi con la loro identità e meritano una maggiore attenzione. A Torre Grande   non è stato dato un taglio di motore di volano turistico del territorio. Diventa un altro quartiere di Oristano. A Torre Grande   bisognava fare arrivare 16 mila persone, non nella città. Bisognava prevedere le strutture per accogliere tutta questa gente, non solo zone C, solo esclusivamente zone per strutture alberghiere, comunque indirizzate verso il turismo, valorizzando i terreni comunali e non prima gli altri terreni”.

 

Linalba Ibba ( PSdAz ) preliminarmente ha voluto ringraziare il Comitato per il PUC e tutti quei cittadini che hanno presentato osservazioni “che probabilmente sono stati molti più incisivi di quanto non lo sia stata la minoranza che pure da subito ha tentato di portare il PUC in aula. La verità è che il PUC in aula non ci è arrivato per due anni e mezzo. Mi preme ribadire con assoluta chiarezza, senza infingimenti di qualsiasi tipo, che questo PUC andava revocato un'ora dopo che il commissario Sbordone ha adottato la delibera insultando la città”.

Linalba Ibba ha ricordato che già nel 1992 il suo partito passò all’opposizione in seguito alla decisione all’affidamento degli incarichi per il piano urbanistico comunale: “Tra le altre cose non ci trovavamo, e non lo siamo ancora oggi, assolutamente d'accordo sul fatto che tra i professionisti incaricati ci fosse il capo dell'ufficio tecnico. Non naturalmente per mettere in dubbio le sue capacità tecniche, che sono oggettivamente riconosciute nella città di Oristano e che noi mai abbiamo messo in discussione, ma perché era ed è assolutamente inopportuno che il controllato fosse anche il controllore. Questo è accaduto in questa città e questa è una mannaia dalla quale probabilmente non riusciamo a riscattarci. È un fatto gravissimo che aleggia nell'aria perchè aleggia tra i Consiglieri e nessuno ancora con chiarezza ha detto che uno dei grossi ostacoli è esattamente questo”.

La consigliera sardista ha quindi parlato del lavoro del consulente del Sindaco, elogiandolo e riferendo il suo parere molto critico sul PUC, ha contestato il dimensionamento proposto dai progettisti che ha come effetto quello di bruciare risorse a discapito del terreno più fertile d’Europa e con i rischi conseguenti all’edificazione a ridosso del Tirso.

Linalba Ibba ha auspicato un Piano che punti allo sviluppo di una città a misura d’uomo , pulita, che ricorda la sua memoria storica e valorizza il suo centro storico mentre questo piano lo cancella.

 

L’ex Assessore all’Urbanistica Francesco Pinna ha fatto un excursus del Piano urbanistico, partendo dal Piano Clemente, passando dall’affidamento dell’incarico ai progettisti nel 1992, fino ad oggi.

Pinna ha difeso l’ operato di Sbordone del quale inizialmente non aveva condiviso la decisione di adottare il Piano: “Il motivo del mio cambiamento derivava dal desiderio di voler dotare la città di un nuovo strumento urbanistico e di conseguenza dare alla città un nuovo volano di sviluppo generale. Sono anche convinto che il commissario Sbordone aveva certamente il potere di adottare il PUC ed anche di apportare delle modifiche rispettando gli indirizzi dati dal Consiglio Comunale e dalla Giunta e che i progettisti non hanno fatto. Sono passati due anni e mezzo e la maggioranza ha fatto perdere alla città di Oristano due anni e mezzo. Non per incapacità, con molti di voi abbiamo lavorato insieme e conosco qualità e capacità, ma penso che la causa di questo ritardo sia da attribuire esclusivamente ai contrasti nati e che continuano a esserci all'interno dei partiti che costituiscono questa maggioranza e che quindi voi rappresentate. Quei partiti che hanno visto le elezioni nel 2002 e che durante la campagna elettorale, e soprattutto durante il ballottaggio quando era uscita la voce poi confermata che il commissario avrebbe adottato il PUC, sbandieravano ai quattro venti che la prima cosa che avrebbero fatto era quella della revoca della delibera . Le elezioni le avete vinte, ma la delibera non è stata revocata”.

Sulla decisione del Sindaco Barberio di affidare la delega sul PUC all’Assessore Uras ha aggiunto: “Sono convinto che l’Assessore Uras possa riuscire, perché lo conosco molto bene e conosco le sue qualità e le capacità.   Il Sindaco però ha fatto un autogol perché adottando questa delibera ha bocciato tutta la squadra e soprattutto il suo Assessore all'Urbanistica che doveva essere il più accreditato per questa delega. Conosco molto bene l’Assessore Uras e alla fine sono convinto che forse riuscirà nell'intento, anzi lo sta già dimostrando e sta dimostrando di volerlo raggiungere in fretta. In pochissimo tempo è riuscito a portare in Consiglio il piano urbanistico, però Assessore, lo devo dire, senza una proposta della sua maggioranza. Un'altra cosa mi meraviglia. Assessore Uras la conosco da molto tempo e sa quanto la stimi. Mi sorprende come lei - uomo di grande esperienza - abbia accettato questa delega senza avere l'appoggio di questa maggioranza nonostante ciò che ha dichiarato Franco Cuccu , autorevole rappresentante del partito. Questo lo dico soprattutto dopo aver sentito qualche Consigliere della maggioranza e dopo aver letto quanto riportato oggi dalla stampa”.

Il PUC - ha aggiunto - non è di Sbordone , ma dei progettisti.

Pinna ha concluso proponendo di passare immediatamente all’esame delle osservazioni.

 

Dopo l’intervento di Pinna maggioranza e minoranza si sono confrontati e hanno polemizzato sullo svolgimento dei lavori, con la minoranza che ha accusato la maggioranza di non garantire il numero legale e la maggioranza che in parte ha accolto le critiche e in parte ha osservato come il compito di assicurare il numero legale sia di tutto il consiglio e non solo della maggioranza. Da aggiungere che il consigliere di maggioranza Gianfranco Pinna ha annunciato che il gruppo dei riformatori non assicurerà più il numero legale se anche gli altri gruppi di maggioranza non faranno altrettanto.

 

 

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23/03/2022, 09:31