Consiglio comunale - Gli interventi di Vidili (UDS), Sanna (UDC) e Arca (Udeur) sul PUC

Prosegue in Consiglio comunale, a Oristano, la discussione sulle linee generali del Piano urbanistico comunale. Ieri sera sono intervenuti i consiglieri Paolo Vidili (UDS), Antonello Sanna

Data:
04 dicembre 2004

Prosegue in Consiglio comunale, a Oristano, la discussione sulle linee generali del Piano urbanistico comunale.

Ieri sera sono intervenuti i consiglieri Paolo Vidili (UDS), Antonello Sanna (UDC) e Pietro Arca ( Udeur ).

 

Paolo Vidili (UDS): “Finalmente si parla di PUC in Consiglio Comunale. Dopo due anni e mezzo di chiacchiere e di promesse, dopo avere nominato inutilmente consulenti e tecnici, dopo le trionfalistiche dichiarazioni dei segretari dei partiti della maggioranza che avocavano ai loro partiti le decisioni sul PUC, i tempi e il percorso da compiere per la sua definizione. Il Sindaco, dopo tutte queste cose getta la spugna e delega all'Assessore Uras la competenza del piano urbanistico comunale. Ci chiediamo perchè non l'abbia dato all'Assessore Mariano Biddau , che pure stava già lavorandoci sopra ed apparentemente anche bene penso, non so se per motivi politici o per mancanza di fiducia nell'Assessore”.

Per Vidili la responsabilità dei ritardi sulla definizione del PUC non sono comunque del Sindaco: “Il mio personale giudizio politico è che lei sia uno ostaggio consenziente di certi partiti politici. Probabilmente qualcuno vorrebbe attribuire soltanto al Sindaco colpe e responsabilità di questo fallimento annunciato, ma come tutti sappiamo questa grave responsabilità ricade su tutta la Giunta e sull'immobilismo di questa maggioranza che si è ritrovata unita nella lottizzazione del potere, ma vergognosamente divisa sui problemi più importanti della città. Infatti, nonostante la crisi economica e occupazionale molti imprenditori ed operatori locali stanno ancora aspettando le dovute risposte alle proposte e ai progetti da lunghissimo tempo presentati. Mi riferisco alla richiesta della variante del Cama Hotel che nessuno più sa in quale cassetto sia stata irresponsabile custodita, ai proprietari dei chioschi di Torre Grande che sono in attesa di una determinazione definitiva, alla ritardata risoluzione del problema della discarica di Bau Craboni, all'accordo di programma per la realizzazione del complesso turistico Su Mattoni, alla Confcommercio per quella famosa struttura polivalente di riconversione del mercato civico di mia Mazzini”.

Vidili ha ricordato che per molto tempo l’UDS ha sollecitato la maggioranza a discutere le osservazioni, ha difeso le prerogative della Commissione Urbanistica, ha precisato che sin dall’inizio ha condiviso la decisione del Commissario di adottare il PUC mentre non ha partecipato in alcun modo alla definizione delle linee guida ai tempi della Giunta Ortu ed infine ha osservato che “la disponibilità a mandare avanti il PUC non può, non vuole e non deve in alcun modo essere considerata un salvagente per questa maggioranza, nè tanto meno un adeguamento a questa maggioranza”.

Sulle principali tematiche del PUC Vidili ha detto che l’aumento di popolazione, stimato in 16 mila unità, “è il minimo necessario per ipotizzare un corretto sviluppo della città e per determinare una conseguente riduzione dei costi delle aree fabbricabili”.

UPA. “Dovrebbe essere valutata con maggiore attenzione la riduzione della superficie per l'attuazione dei piani attuativi rimarcando la necessità dell'individuazione di una viabilità principale e comunque lo studio di comparti individuati o individuabili”.

Viabilità. “Oristano ha già una circonvallazione est ed è la 131, sicuramente necessita di una circonvallazione ovest, soprattutto per chi vuole andare verso il mare. In ogni caso la viabilità andrebbe rivista, in funzione del costo o della disponibilità delle risorse”.

 

Antonello Sanna (UDC): “Dall'esame degli atti e dall'analisi degli indirizzi formulati dalle precedenti amministrazioni, mi pare di poter dire che detti indirizzi non sono stati puntualmente seguiti ed attuati nel piano in discussione. Penso che apportare modifiche al piano senza snaturarlo non sia facile, ma nemmeno impossibile. Pianificare e programmare un piano significa consentire la crescita di una città. Per questo credo che cosa migliore sia quella di lasciare ai tecnici il lavoro tecnico. Il compito del Consiglio, dopo avere preso in esame le osservazioni presentate, è quello di valutare quali   siano le più conformi alle esigenze richieste, compatibilmente all'elaborato”.

Sanna ha voluto soffermarsi sulle frazioni e sulle borgate: “A Silì , la zona G non è stato ubicata in quelle zone dove essa era necessaria, come ad   esempio nella zona de La Maddalena, caratterizzata dalla presenza di insediamenti abitativi che oggi hanno regolarizzato la loro posizione urbanistica ed edilizia tramite i condoni. Gli insediamenti abitativi della zona de La Maddalena sono circa un centinaio. Condivido pienamente l'opinione del collega Carta in ordine all'ubicazione della zona artigianale nei pressi dell'incrocio di Fenosu a ridosso nella 131 e non dove la disegnavano i tecnici in prossimità della strada per Simaxis . Sottolineo ancora la scarsità delle zone destinate a verde pubblico nelle frazioni. Ritengo che sia ormai   giunto il momento di svincolare tutte le zone, spesso interne all'abitato, che sono gravate da vincoli di diversa natura che creano gravi limitazioni delle possibilità di utilizzo e godimento da parte dei legittimi proprietari”.

Sulle zone agricole ha chiesto che si ritorni ai limiti fissati dalle norme regionali e sulla borgate ha chiesto che “siano considerati cittadini di Oristano a pieno titolo anche i cittadini delle borgate di Pardu Accas , San Quirico e Tiria   ai quali nessuna importanza e considerazioni è stata data nella previsione del piano”.

 

Pietro Arca ( Udeur ) ha ribadito la contrarietà sua e del suo gruppo, agli indirizzi di questo PUC, ha ricordato le numerose iniziative promosse dalla minoranza per la revoca della delibera di adozione del Piano ed ha evidenziato come la maggioranza non abbia in alcun modo coinvolto la città nella costruzione del Piano.

Per Arca il dibattito che in città si è aperto sui problemi di Oristano è il segnale che questa società ha un’anima che riflette e che ha voglia di comunità: “Questa città ha un'anima positiva e una negativa, mi auguro che non prevalga quella negativa rispetto a quella positiva, e bisogna che qualcuno si ravveda, bisogna che qualcuno rifletta, bisogna cari colleghi, a prescindere dal ruolo che ciascuno gioca all'interno di una maggioranza ed opposizione, dovete stare attenti a quello che oggi e nelle prossime settimane faremo”.

Arca ha denunciato la mancanza di serio un discorso urbanistico dall'inizio di questa legislatura: “Non c'è stato uno sforzo mentale e serio capace di inserire uno sforzo nell'attuazione dei programma e questo perchè non c'è progettualità. Il Consiglio comunale aveva auspicato una città a più poli, policentrica. Invece, il PUC propone una città concentrico radiale disattendendo gli indirizzi del Consiglio Comunale”.

Sul dimensionamento l’ex Sindaco ha citato il caso di Cagliari che prevede nel suo programma una crescita di 25 mila abitanti nei prossimi dieci anni “ed allora appare ancora più incomprensibile la previsione di 16 mila abitanti proposta per Oristano”.

“Torre Grande avrà uno sviluppo con una città forte alle spalle – ha detto -. Occorre dunque intensificare gli sforzi verso il mare e poi occorre trovare accordi di programma con i privati, valorizzare gli ingressi e le frazioni con un percorso vita, un campeggio e un galoppatoio. Dove andiamo a finire se non valorizziamo il nostro territorio e patrimonio comunale, con le casse vuote che ci sono le aree sono deprezzate”.

“Le UPA non vanno bene così come sono state organizzate. A contorno delle aree bisogna prevedere gli standard legati a servizi che altrimenti devono essere tolti dal perimetro urbano della città”.

“La viabilità. L'abbiamo detto tutti: non va bene. Non solo la città ma anche per le frazioni che è ancora più desolante. Non hanno tenuto conto della viabilità, trascurata da molte Amministrazione compresa la mia, ma non bisogna prevedere tangenziali strade, che deturpano l'ambiente e le l'ecologia urbana. Siamo stati sempre contrari alla circonvallazione est, immaginiamoci alla tangenziale. Bisogna mettere insieme una cosa più ecologica come i paesi più avanzati. Il collegamento anche della circonvallazione est può avvenire con le strade urbane ecologiche”.

“Il Polo intermodale deve andare avanti. Ci devono essere accordi con Trenitalia e con la Regione e ci deve essere un ripensamento. Quella proposta è una posizione di raccordo che deve essere modificata con l'accordo di programma col Consorzio industriale sul discorso delle merci e sul centro direzionale”.

Per le aree agricole Arca ha proposto di ritornare al Decreto Floris, per i piani di edilizia economica popolare ha chiesto una precisa previsione all’interno del PUC,

 

Il dibattito sul nuovo Piano urbanistico comunale proseguirà lunedì 6 Dicembre.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31