Consiglio comunale - Il ricordo dell'assemblea civica per Gianni Solinas

Il Consiglio comunale di Oristano ieri sera ha commemorato ufficialmente Gianni Solinas, l’ex assessore all’Urbanistica scomparso pochi giorni fa. Un mazzo di garofani bianchi e rossi

Data:
23 novembre 2007

Il Consiglio comunale di Oristano ieri sera ha commemorato ufficialmente Gianni Solinas, l’ex assessore all’Urbanistica scomparso pochi giorni fa.

Un mazzo di garofani bianchi e rossi è stato sistemato nel posto che solitamente occupava, proprio affianco a quello del Sindaco.

Il primo ricordo è stato del Presidente del Consiglio comunale Mario Musinu.

“Signor Sindaco, Signori della Giunta, Colleghi,
con tristezza prendo la parola, e ciò nonostante sono sicuro di interpretare il sentimento d’affetto di tutta l’Assemblea verso un amico, un collega, un politico vicino alla gente e che purtroppo non è più.
Abbiamo appreso sgomenti la notizia della sua improvvisa scomparsa.
Il Sindaco e la Giunta, il Consiglio, gli amici e gli avversari, la Comunità oristanese e le sue rappresentanze istituzionali hanno condiviso lo stesso nostro sentimento.
Oggi questa Assemblea rende omaggio al nostro compianto concittadino. Ne commemora la figura in modo semplice ed austero ma anche con la sincerità che si riserva agli amici e ai colleghi, soprattutto a quelli che hanno camminato a lungo al nostro fianco, condividendo la speranza di una città migliore e di una politica vicina alla gente, e perciò lontana dalla retorica e dalle utopie di messaggi gridati più che sussurrati.
Gianni Solinas si avvicinò alla politica da giovane, e in molti accese la stessa passione.
Sedette per la prima volta in quest’aula nel 1975, nelle file del Partito socialdemocratico, in un’epoca che molti di noi ricordano, non a torto, come straordinariamente ricca di stimoli, d’ottimismo e di fiducia, alla luce dell’agognata e concretizzata istituzione della Provincia arborense.
Il suo lungo impegno conobbe i rivolgimenti degli anni Novanta, vissuti – come tutta la carriera politico amministrativa - senza sicumera e senza rivalsa.
In ciò lo aiutò lo spirito popolare del suo fare politica in mezzo alla gente, la gente della sua Oristano, le persone frequentate ed avvicinate con cordialità, condividendo momenti ed occasioni di aggregazione e di svago, ad esempio all’insegna dello sport, e di una sensibilità equilibrata per la tutela dell’ambiente.
Svolse - con misurata perizia - l’incarico di Assessore al Personale, quindi all’Annona, dopo aver fatto parte della Commissione urbanistica, una materia fondamentale del suo - purtroppo ultimo - incarico di governo.
Scelse di aderire a Forza Italia.
Lo fece in modo convinto, tanto che aver dato vita al primo club isolano, della identica compagine politica di chi vi parla, gli è valsa una testimonianza di merito riconosciuta da tutti: gli amici, i vecchi compagni di partito, gli alleati di ieri e di oggi, gli stessi avversari.
Fu dunque Assessore e Vice Presidente della Giunta Provinciale. Seguì da vicino, come ispiratore e come coordinatore, molteplici iniziative, le quali saranno certo ricordate da quella Assemblea in una prossima seduta.
Non a caso perciò, molti fra noi hanno voluto ricordare Gianni come egli era: persona mite, affabile e tutt’altro che irrequieta.
Queste doti, unite alla pazienza e alla solerzia della sua passione per la Città, ne hanno contraddistinto l’ampio curriculum politico, vissuto a lungo in questa stessa Aula, con compagni di viaggio (giovani e meno giovani) uniti oggi nel significare - alla famiglia e agli amici più stretti, oltre che ai Sindaci che lo ebbero in Giunta – non solo il più sincero cordoglio, ma anche – o soprattutto - uno spontaneo segno d’affetto e di partecipazione.
Questo, io credo, Gianni avrebbe voluto accadesse.
Era infatti conscio che - malgrado la politica risponda a regole spesso controverse – non debbono mai venir meno il senso della realtà, lo spirito di comunità, l’afflato popolare.
Queste virtù, Colleghi, hanno fatto sì che in tanti abbiano reso omaggio a Gianni e alla sua storia politica, lasciando un pensiero, un ricordo o una semplice firma, sul libro delle condoglianze compilato in suo ricordo, perché lo conservino teneramente i suoi cari.
La Città si è opportunamente fermata in occasione delle sue esequie.
Il Duomo non ha potuto contenere tutti coloro che hanno desiderato rivolgergli l’ultimo saluto.
E con noi amministratori, tantissimi dipendenti, in servizio oppure a riposo, non hanno trascurato di dedicargli in pensiero, memori degli incarichi, spesso più complessi che prestigiosi, svolti da Gianni Solinas, e fino all’ultimo.
Tutti noi abbiamo potuto osservare l’abnegazione con cui si è accinto a svolgere un ruolo assessoriale per nulla facile.
Tuttavia, la serenità dell’uomo si sposava ancora una volta col gusto della sfida, una sfida non fine a se stessa ma indirizzata a fare del proprio meglio - con pazienza solerte e desiderio di fare bene, con spirito di confronto e senza pregiudizi – per contribuire, dall’alto della propria maturità politica e della sua moderazione (nei toni e nei gesti), a fare di Oristano una città migliore, degna della propria identità e della propria storia”.

Il Consiglio comunale si è poi fermato per un minuto di raccoglimento.

Poi ha preso la parola il Sindaco Angela Nonnis.

“Signor Presidente, Colleghi,
la perdita di una cara persona come Gianni, il ricordo di una amicizia personale e di famiglia di lunghissima durata, accompagnata a quella molto più breve di esperienza politica condivisa e la fiducia accordata – avendolo scelto come Assessore di questa squadra di governo – mi porta ad esprimere, prima di tutto alla moglie Luisa, al figlio Cristian e a tutti i familiari un rinnovato sentimento di cordoglio ed una particolare vicinanza affettiva.
Trovarsi a ricordare un Collega di Giunta che non è più tra noi, e che è stato improvvisamente strappato al calore della famiglia, agli affetti, degli amici, alla passione per la politica, coltivata per anni con entusiasmo ed equilibrio, è cosa che addolora e che nessuno di noi poteva immaginare accadesse, e come conseguenza rendergli questo omaggio.
Questo nostro lutto improvviso ci ha sorpreso nel momento in cui noi e lui, in qualità di Assessore e di Consigliere provinciale, saremmo dovuti essere insieme a condurre una battaglia comune – particolarmente sentita per la Città e per la nostra Provincia - davanti al Governatore della Regione Sardegna a tutela del nostro territorio.
La commemorazione di un collega, di un collaboratore esperto ma soprattutto di un amico - che mi ha sempre sostenuto come Sindaco, fin dai primi incontri politici, in cui si ragionava del possibile candidato del centrodestra alla guida della Città - non è solo un momento doveroso di riconoscimento alla sua generosità umana e politica, ma rappresenta una occasione, per me e penso per tutti noi, un momento di riflessione personale per fare tesoro di questa dolorosa esperienza affinché questa stessa sia di stimolo svolgere nel modo migliore possibile il nostro mandato.
A nome di tutta l’Assemblea, sento di poter abbracciare idealmente Luisa, Cristian e i familiari.
E sono certa che loro sapranno accettare questo doloroso distacco con la dignità, la riservatezza di cui Gianni era capace. Sento tuttavia il dovere di rinnovare la partecipazione ed il sostegno morale che pure non dovranno essere limitati a questo momento, anche in ricordo delle migliaia di persone che hanno voluto onorare Gianni con l’ultimo saluto, a dimostrazione della stima, amicizia e gratitudine, e come ricompensa per l’impegno professato in oltre trenta anni di vita politica e di esercizio della sua professione a contatto con la gente.
Non posso dimenticare di ricordare in questa sede la testimonianza dell’amore che legava Gianni alla nipotina, tanto da conservarne il sorriso nell’immagine del proprio cellulare, che tante volte appariva al mio fianco in questo banco. Un amore ricambiato tanto che la piccola non si è voluta distaccare dal nonno sino all’ultimo, ed anzi lo ha voluto omaggiare dei suoi fiori che ha preteso che accompagnassero il Nonno per l’ultimo viaggio. Ci mancherà la sua moderazione, quella prudenza che non deve essere scambiata per insicurezza ma che è piuttosto un prezioso elemento da utilizzare come esempio e come virtù irrinunciabile, essendo la politica l’arte della mediazione e del confronto democratico. Spero di non deludere l’amico Gianni e posso solo augurarmi che lui vada fiero del nostro lavoro futuro, guidandoci in questo delicato compito con le virtù del suo esempio. Grazie Gianni”.

L’ultimo intervento è stato quello di Paolo Sulis, collega di Forza Italia in Consiglio comunale.

“Con Gianni abbiamo condiviso un percorso lungo in politica e in quest'aula che l'ha visto molte volte protagonista io voglio ricordare l'amico Gianni, l'amministratore e l'uomo di partito di Forza Italia.
Abbiamo iniziato oltre trent'anni fa il percorso in politica, lui candidato alle comunali e io candidato alle provinciali nel 75.
Poi candidati insieme nell'80, nell'85 e negli anni 90.
Spesso in Giunta e quasi sempre in sintonia con Gianni, senza lasciare ai contrasti che spesso in politica ci devono essere.
Ma mai Gianni ha fatto in modo che contrasti politici che avevamo nelle aule potessero andare fuori per non avvelenare i rapporti umani.
Forse Gianni non conosceva il vero significato della parola "politica" che per primi gli ateniesi avevano inventato, cittadino a servizio della polis, quindi cittadino a servizio della città.
Gianni ha saputo interpretare a meraviglia questo ruolo, sempre a disposizione della gente, favorito anche dal suo carattere, dal suo conoscere i problemi della città e dal suo fare di commerciante, quindi sempre a contatto con la gente.
Gianni non è stato mai un politico politicante, non ha mai usato il linguaggio del politichese, perché non lo conosceva. Non ha mai affrontato grosse strategie politiche dei partiti che potevano interessare i problemi nazionali o internazionali però ha sempre avuto un riguardo particolare per i problemi della città e di questo dobbiamo dare atto a Gianni.
Io lo voglio ricordare come uomo e come amico. Penso che la città di Oristano ha perso un grande uomo, sensibile ai problemi della città.
Un grande vuoto ha lasciato in famiglia, come è ovvio, come amministratore, come amico - ripeto - e come uomo di partito, era coordinatore del nostro partito in Provincia, quindi un ruolo di grande importanza.
Un funzionario, un dirigente di questo Comune che opera ancora in questo Comune da circa trent'anni mi disse: "Gianni è stato un signore, mai ha alzato la voce contro i dipendenti, mai uno sgarbo.
Ecco chi era Gianni.
Io dico ancora una cosa, che "la vita del morto - diceva Cicerone - si trova nella memoria e nel ricordo dei vivi".
Voglio ricordare Gianni come un grande amico, come un amministratore eccellente e lo voglio ricordare anche come uomo di partito”.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31