Consiglio comunale - Iniziata la discussione sugli indirizzi per l'ampliamento della discarica di Bau Craboni. Presentata una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio

Il Consiglio comunale di Oristano ieri sera ha iniziato la discussione sugli indirizzi per il futuro della discarica consortile di Bau Carboni. Davanti a numerosi abitanti dei centri che si affacciano

Data:
12 novembre 2003

Il Consiglio comunale di Oristano ieri sera ha iniziato la discussione sugli indirizzi per il futuro della discarica consortile di Bau Carboni.

Davanti a numerosi abitanti dei centri che si affacciano nel territorio della discarica, il Consiglio ha discusso a lungo sull’opportunità di affrontare l’argomento considerando che la Giunta non aveva ancora elaborato una proposta di delibera.

Alla fine, dopo l’inversione dell’ordine del giorno proposta da Guerino Polimeno (DS) e al termine di tre ore di confronto, è stato raccolto l’invito dell’Assessore all’Ambiente Mauro Solinas ed è stata approvata a maggioranza la proposta del Presidente del Consiglio Tore Giorico di affrontare subito la discussione sugli indirizzi.

Nel frattempo, però, i consiglieri di minoranza hanno anche presentato una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio al quale viene contestato il modo di condurre i lavori dell’assemblea.

Il dibattito si è aperto con l’intervento del Capogruppo DS Guido Tendas che si è detto contrario alla vendita dei terreni comunali al Consorzio industriale per l’ampliamento della discarica: "Questo è un argomento che richiede maggiori approfondimenti, soprattutto dopo le modifiche legislative intervenute con la Legge Ronchi. Occorre confrontarsi con la Provincia e sulla Regione che hanno specifiche competenze in materia ambientale".

Tendas ha ricordato che dal 1997, quando la Giunta Scarpa si occupò del problema la situazione è precipitata e che ora è necessaria una verifica delle quantità di rifiuti conferite e sulla gestione della discarica. Il capogruppo DS ha chiesto che il Comune chiuda le trattative con il Consorzio per recuperare i crediti relativi ai terreni utilizzati per la discarica.

L’Assessore all’Ambiente Mauro Solinas nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di un dibattito in Consiglio comunale per dare alla Giunta gli indirizzi sui quali muoversi in vista della Conferenza di servizio che a breve si occuperà del problema della discarica.

"Oggi il problema va visto in virtù degli obblighi imposti dalla Legge Ronchi ed in particolare all’obbligo di effettuare la raccolta differenziata e ad utilizzare appositi impianti di trattamento" ha detto Solinas che ha ricordato che la discarica di Bau Carboni nasce nell'87 con una decisione del Consiglio Comunale e che nel 1997 il Consiglio decise l’ampliamento per i rifiuti speciali.

"Rispetto ad allora, però, il Decreto Ronchi offre ben altre garanzie dal punto di vista della tutela ambientale. Inoltre, occorre riflettere su questo problema considerando l’aumento di costi a carico dei cittadini se si dovesse decidere di conferire i rifiuti in un’altra discarica, a Macomer ammesso che sia possibile. Comunque, la proposta della Giunta è quella di lasciare 8 ettari in concessione al Consorzio industriale e vendergli 6 ettari e 61 per l’ampliamento".

Mimmo Serusi (SDI) ha sottolineato l’incongruenza di fondo nella programmazione comunale che da una parte mentre prevede nella zona di Pabarile il nuovo carcere, un centro per le tossicodipendenze e un canile considerando che la discarica si sarebbe avviata verso l’esaurimento, dall’altra oggi intende allargarla.

"Tutti gli interventi che sono previsti in quel sito, sono incompatibili con i programmi che l'Amministrazione si è data" ha detto aggiungendo di essere convinto del fatto che gli oristanesi sarebbero disposti a pagare qualcosa in più pur di non avere la discarica.

Secondo Serusi è essenziale approfondire la conoscenza del problema e avviare confronti con la Provincia, con i comuni di Villaurbana, Siapiccia e Palmas Arborea e con lo stesso comitato dei cittadini. Il consiglieri socialista ha concluso il suo intervento chiedendo la chiusura della discarica e la bonifica del sito.

Ignazio Madeddu (PPS) considerando che la discarica ricade sul territorio di Silì ha chiesto che "nel caso si cui si decidesse di vendere i terreni il ricavato dovrebbe essere utilizzato per realizzare opere pubbliche a Silì, San Quirico e Tiria, centri abitati che devono sopportare i maggiori disagi legati alla presenza della discarica". Secondo Madeddu non ci sono molte alternative all’ampliamento della discarica "detto questo, occorre realizzare un impianto rispettoso dell’ambiente, facendo in modo che i problemi segnalati dai cittadini, che abitano e lavorano nelle borgate, siano eliminati".

Peppino Marras (La Margherita) ha sottolineato l’imbarazzo nell’affrontare l’argomento considerando che nessun atto era stato messo a disposizione del Consiglio. Marras ha detto di non condividere la proposta della Giunta presentata dall’Assessore Solinas, mentre ha giudicato mortificante la proposta del consigliere Madeddu ed ha invitato "a utilizzare le risorse ricavate dall’eventuale vendita dei terreni per le sole frazioni di Tiria e San Quirico".

Il Presidente della Commissione Bilancio, Patrimonio e Programmazione Alessandro Lisini (Alleanza nazionale) ha ricordato il parere espresso dall’organismo consiliare: "La commissione prendendo atto delle dichiarazioni anche di non appesantimento delle condizioni di vivibilità, ma caso mai di riduzione dei disagi che vi sono, concorda con la proposta di vendita dell’area a condizione che il Consorzio corrisponda al Comune l'importo dovuto e che riguarda il pregresso, relativamente sia agli otto ettari e 62, utilizzati dal luglio del 1990, con la rivalutazione degli interessi dal 1998. Altra condizione è che si tenga conto del valore di mercato, con riferimento alla destinazione reale. Inoltre, il Comune di Oristano quale sede di discarica deve ottenere condizioni più favorevoli sui costi di conferimento a beneficio della popolazione amministrata".

Angelo Angioi (AN) ha precisato che quella che deve nascere non è una nuova discarica, ma un moderno impianto di trattamento. "Piuttosto – ha concluso Angioi – occorre che venga attivata al più presto la raccolta differenziata affinchè‚ i rifiuti siano inferiori e ci sia un minor aggravio di spesa per i cittadini".

I lavori del Consiglio sono stati quindi sospesi e aggiornati a giovedì pomeriggio, alle 18.

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23/03/2022, 09:31