Consiglio comunale - Iniziato l'esame del del Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche

Il Consiglio comunale di Oristano ha avviato l’esame del piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche. L’argomento è stato illustrato in aula dall’Assessore all’Urbanistica

Data:
05 ottobre 2007

Il Consiglio comunale di Oristano ha avviato l’esame del piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche.

L’argomento è stato illustrato in aula dall’Assessore all’Urbanistica Gianni Solinas che ha ricordato le caratteristiche degli usi civici: pascolo, legnatico, seminare e prelevare legno.

“Nei primi anni del secolo scorso la possibilità di esercitare questi usi era di vitale importanza. Praticamente tutta la popolazione di allora traeva il proprio sostentamento direttamente dall'esercizio delle attività agro-silvo-pastorali – ha spiegato Solinas -. Attualmente, dato che più dei due terzi della popolazione non esercita e non dipende dall'attività agricola, e per coloro che invece ancora la praticano l'obiettivo non è l'autoconsumo, ma l'esercizio di un'attività da cui ricavare un reddito, non è agevole sostenere che i diritti d'uso civico siano ancora essenziali”.

In questa fase il Comune è chiamato ad attribuire le forme d'uso possibili da esercitare nelle diverse aree comunali e una volta stabilite quali siano le attività economiche compatibili si dovrà passare alla definizione dei modelli di utilizzazione dei terreni comunali e di un modello per la loro gestione.

Per l’Assessore Solinas è necessario che, contemporaneamente, si porti a compimento anche la redazione del PUC e che il piano di valorizzazione degli usi civici si armonizzi con l'intera normativa urbanistica.

Tra i terreni gravati da usi civici per i quali si propone la classificazione figurano impianti sportivi e ricreativi come quelli di Sa Rodia, il campo scuola del Sacro Cuore, il campo Tharros, ma anche altre aree a Palloni come quella occupata dal CRAS (Centro regionale agrario sperimentale), dal CNR, dall'Istituto professionale statale per l'agricoltura e ancora l’Ostello della gioventù, il piazzale di sosta antistante il cimitero comunale di San Pietro, il piazzale di sosta dell'Ospedale civile San Martino e il terreno di Pesaria ceduto dal Comune al Gremio di San Giovani.

Liberandoli dai vincoli civici il Comune in futuro potrà disporre di queste aree, ad esempio, per l'ampliamento degli impianti sportivi o per la realizzazione di edifici pubblici. La normativa prevede però che il vincolo sia trasferito su altri terreni comunali attualmente non gravati da uso civico.

Altri terreni interessati alle azioni di sclassificazione sono quelli di Torre Grande dove sorge il Centro Marino Internazionale, il Circolo nautico, alcune strade urbane con relativi marciapiedi, parcheggi e aree verdi all'interno del centro abitato oltre che quella destinata ai grandi eventi.

“Su queste aree lo scopo dell'Amministrazione è di liberarle dai vincoli derivati dagli usi civici tramite il trasferimento dei vincoli su altra superficie avente caratteristiche agronometriche simili” ha spiegato l’Assessore Solinas.

Il tecnico incaricato dal Comune di predisporre il piano di valorizzazione degli usi civici, il geometra Gianni Piras, ha supportato la relazione dell’Assessore Solinas spiegando le principali caratteristiche del piano di valorizzazione, che si compone di tre fasi: sclassificazione, trasferimento o mutamento di destinazione d'uso.

La sclassificazione si può ottenere per quei terreni che hanno perso la loro conformazione agronomica. Il trasferimento dell'uso civico su un altro terreno libero da usi civici si può realizzare a condizione che il terreno sia di proprietà del Comune e sia libero da vincoli. Il Comune a questo scopo ha individuato un terreno di 120 ettari, confinante con il vecchio comune censuario di Silì, ottimo per il pascolo e per le qualità agronomiche.

Durante il dibattito sono stati chiesti chiarimenti sulla delibera di classificazione già adottata dal Consiglio comunale, sull’adozione del regolamento per la gestione degli usi civici, sui risvolti legati ai SIC di Cabras e Santa Giusta.

Secondo il Presidente della Commissione urbanistica Ernesto Pia è opportuno che il Comune utilizzi lo strumento previsto dalla regione per la valorizzazione di quei terreni che non sono più rispondenti agli usi civici “e questo è un dovere, che compete a questa Amministrazione, sia nei confronti dei cittadini che hanno questi diritti, sia nei confronti della popolazione in generale perché si tratta di scelte propedeutiche al piano urbanistico comunale”.

Pietro Arca (Margherita) ha condiviso la valutazione del Presidente della Commissione urbanistica sulla valenza del Piano di valorizzazione degli usi civici sul PUC ed ha invitato a utilizzare questo strumento per organizzare e programmare correttamente il territorio ai fini dello sviluppo economico ed ambientale.

Antonio Scanu (UDEUR) ha ripreso il tema dei SIC spiegando che non si possono esaminare le due questioni separatamente correndo il rischio di non riuscire nell’intento finale di valorizzare realmente i terreni.

Anche Giuliano URAS (UDC), che con la Giunta Barberio aveva avviato il lavoro di valorizzazione delle terre gravate da usi civici, ha sottolineato l’importanza del Piano per il PUC.

Il Sindaco Angela Nonnis ha ricordato l’emergenza legata alla discarica di Bau Craboni e gli impegni assunti con la Regione per la rapida rimozione degli usi civici, ma anche l’importanza del Piano generale di valorizzazione come strumento propedeutico al PUC.

La Conferenza dei capigruppo ha poi convenuto sulla necessità di aggiornare la seduta del Consiglio comunale per consentire alla commissione urbanistica di esaminare nel dettaglio il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31