Consiglio comunale - L'assemblea affida la gestione del servizio idrico alla società Oristano Ambiente

Il Comune di Oristano ha affidato la gestione del servizio idrico a Oristano Ambiente, società della quale detiene una quota del 30%. Lo ha deciso ieri il Consiglio comunale, approvando a

Data:
21 dicembre 2004

Il Comune di Oristano ha affidato la gestione del servizio idrico a Oristano Ambiente, società della quale detiene una quota del 30%.

Lo ha deciso ieri il Consiglio comunale, approvando a larga maggioranza (si sono astenuti solamente i DS Tendas e Atzori) la proposta della Giunta che in aula è stata presentata dal Sindaco Antonio Barberio che rappresenta Oristano in seno all’Autorità d’ambito.

Il Sindaco ha tracciato un quadro sulla storia e l’attività di Oristano Ambiente, società impegnata nella depurazione delle acque, e sul quadro normativo che si è determinato dopo l’entrata in vigore della Legge Galli “che ha per obiettivo il miglioramento del servizio idro-potabile, l'accrescimento dell'efficienza tecnica e economica del servizio a tutti livelli della progettazione delle infrastrutture la tutela della integrità ambientale. Su questi principi si basa l’individuazione di ambiti territoriali ottimali per garantire adeguate gestioni integrata nell'intero ciclo dell’acqua. L'assetto gestionale assicura netta separazione del momento aziendale e imprenditoriale rispetto a quello di decisione programmazione e controllo proprio dell'istituzione pubblica e consente il coinvolgimento del settore   privato del finanziamento. La politica tariffaria deve essere tale da assicurare la copertura integrale di investimento ed esercizio la tariffa unica e comprensiva degli servizi di fognatura mente depurazione”. “Lo stato   di attuazione della Legge Galli sconta forti ritardi sebbene tutte le regioni abbiano approvato la delimitazione di vari ambiti - ha proseguito Barberio “Per la Sardegna l’ambito coincide con l'intero territorio dell'isola. Sono state definite le forme e i modi di cooperazione tra enti locali per arrivare all'applicazione della Legge. Si è così avviata la regolamentazione tendente a porre fine alla frammentazione del ciclo dell'acqua e a garantirne la gestione secondo criteri di efficienza, efficacia   ed economicità”.

Barberio ha spiegato che al momento si è nella fase dell'individuazione del gestore del servizio idrico integrato: “Le differenze iniziali tra Regione e Autorità d’ambito sono state in   parte superate proprio questa mattina con la decisione di procedere a una cooptazione fra le vecchie gestioni e l'Uniacque, che sarà il soggetto che dovrà abbracciare le precedenti o le successive realtà strutturali. Vista la situazione si ravvia la necessità che anche il Comune di Oristano e i paesi limitrofi possano avvalersi di un gestione che partecipi alla nuova gestione attraverso un soggetto già individuato nell'oristano ambiente. La tutela della visibilità e degli interessi della comunità di Oristano nell'importantissimo settore sarebbe garantita dalla Oristano Ambiente. In caso contrario sarà gestita da ente esterno al territorio”.

     Franco Cuccu (UDC), componente della Commissione regionale che si occupa del problema idrico, ha completato il quadro evidenziando come la Regione in questi mesi si sia trovata di fronte a tre possibili soluzioni: una gara internazionale (scelta scartata perché avrebbe potuto comportare la perdita del controllo della risorsa acqua), l’affidamento all’Esaf o l’affidamento a un soggetto costituito dall’Autorità d’ambito. Cuccu ha quindi ricordato l’esito di un’audizione in Commissione del Commissario dell’ Esaf elencando i motivi per i quali la scelta dell’Esaf è stata contestata dalla gran parte dei comuni sardi. Il deficit strutturale della società (30-32 milioni di Euro), ha detto Cuccu, verrebbe colmato con un aumento tariffario da una media attuale di un Euro (ma Oristano è molto al di sotto di questo livello) a un Euro e mezzo in 26 anni. “L'aumento tariffario dovrebbe essere tale da coprire anche la necessaria quota di cofinanziamento per gli ingenti investimenti ormai indispensabile per rinnovare i processi di gestione e tecnologia”.

Cuccu ha anche ricordato che l’Esaf ogni anno perde dalla sua rete 70 milioni di metri cubi d’acqua e denuncia 100 mila utenze abusive: “L'ESAF non è in condizioni di gestire l'acqua in Sardegna, non ha la capacità finanziaria, nè professionale e nemmeno la capacità operativa”.

Il Consigliere UDC ha ricordato che il soggetto gestore va individuato entro il 31 Dicembre e Oristano ha la possibilità di utilizzare Oristano Ambiente che gestisce una branca del ciclo dell'acqua che è la depurazione, ricompresa nella gestione integrata del ciclo dell'acqua. “Uniacque sarà il raccordo del Comune di Oristano attraverso Oristano ambiente, così come il comune di Cagliari attraverso la Sim. Uniacque sarà un raccordo di singoli gestori”.

     Paolo Vidili (UDS) ha chiesto che la società garantisca un servizio efficace, economico e soprattutto una tariffazione controllata e la più bassa possibile.

     Il Vice Sindaco Mauro Solinas ha sottolineato l’importanza del ruolo che il Comune di Oristano dovrà esercitare all’interno dell’Autorità d’ambito per garantire il mantenimento di un servizio di buon livello : “L'Amministrazione cercherà di tutelare le proprie reti, il bene acqua, ma anche le risorse umane”.

Solinas ha ricordato gli interventi avviati dal Comune per l’ammodernamento della rete idrica (800 mila Euro di lavori), il prossimo appalto da 6 miliardi e 300 milioni di vecchie lire sulla messa a norma e ristrutturazione di parte dei pozzi della città e il finanziamento dell'Autorità d'ambito di altri 6 milioni di Euro.

     Sergio Locci (UDC), Presidente di Oristano Ambiente, ha presentato una relazione sull’attività della società che recentemente, grazie alle nuove norme del diritto societario, con la trasformazione in società consortile, ha potuto estendere le sue possibilità di partecipazione a gare d’appalto per le gestione di servizi ambientali. I cambiamenti hanno permesso a Oristano ambiente di arrivare preparata all’appuntamento con l’affidamento della gestione della risorsa idrica “alla gestione del ciclo integrato dell'acqua e alle relative gare d'appalto. Oggi ci proponiamo come soggetto gestore con tutte le carte in regola”.

Locci ha ricordato alcuni dati relativi alla gestione dell’acqua a Oristano: “Gli utenti nel 2003 sono stati 11 mila e il consumo ha raggiunto quota un milione 945 mila metri cubi d'acqua distribuita in maniera eccellente con la conduzione in regime di gestione diretta dall'amministrazione comunale. I canoni di depurazione dei reflui ammontano a un milione 560 mila Euro mentre incassiamo un milione 375 mila Euro. Oggi abbiamo una copertura dei costi dell'89,26 %. Abbiamo la necessità di combattere l’evasione e di fare in modo che tutti paghino per quello che effettivamente consumano”.

“Oristano ambiente si candida a diventare titolare del servizio di manutenzione ordinaria per le nuove adduzioni, i cambi dei nuovi contatori, l' attivazione di una nuova tecnologia che oggi è necessario individuare soprattutto   per evitare quel 30 % di evasione” ha proseguito Locci che ha precisato che le tariffe non saranno determinate da Oristano ambiente ma dall'Autorità d'ambito.

     Alessandro Lisini (AN), Presidente della Commissione Bilancio, ha riportato il parere favorevole dell’organismo consiliare “la commissione ha anche auspicato che il Comune di Oristano si attivi per giungere ad ottenere il 51% delle quote di Oristano Ambiente”.

     Per Guido Tendas (DS) Oristano ambiente allo stato attuale è solo una scommessa perché non ha ancora la professionalità necessaria per curare la gestione della risorsa idrica, mentre ce l’ ha per la depurazione. Tendas si è detto d’accordo con la proposta di affidamento della gestione dell’acqua a Oristano ambiente per lasciare sul territorio il controllo di una risorsa tanto importante, ma ha annunciato l’astensione del gruppo dei DS per la mancata approvazione di un emendamento che puntava al perfezionamento della delibera di affidamento.

     Antonello Sotgiu (Oristano al Centro) ha ripreso con preoccupazione l’intervento di Sergio Locci evidenziando come “il Comune di Oristano a fronte di costi per circa un milione e 540 mila Euro incassa un milione e 355 mila euro. Gli incassi derivano dalla risorsa acqua, i costi dal personale e dalle manutenzioni, venendo a mancare la risorsa acqua vengono a mancare gli introiti, permangono i costi. Si dice che se li accollerà Oristano Ambiente , ma in quali tempi, quando, come, dove e con quale garanzia?”

     Per Peppino Marras (La Margherita) il Consiglio comunale si “trova di fronte a un momento importante, un momento dal punto di vista   politico amministrativo sicuramente strategico e siamo chiamati a una prova di maturità”. Marras ha ricordato come il Consiglio si fosse già espresso all’unanimità sul problema acqua per una mozione presentata dal sui gruppo nel 2002.

“Oggi siamo tutti consapevoli che stiamo provando a giocare una carta senza avere nessuna certezza. Comunque la giochiamo perché ne vale la pena. Tra le soluzioni ipotizzate per la gestione della risorsa idrica, questa ritengo che via sia quella giusta e spero che la Oristano ambiente trovi fortuna e che possa partecipare alla strategica gestione di questa risorsa”.

     Per Mario Musinu (Forza Italia) la scelta della tariffa unica regionale è una garanzia in più per Oristano “ma occorre vigilare in questo periodo di passaggio” . Musinu ha auspicato che il Comune raggiunga il 51% delle quote di Oristano ambiente “per tutelare la comunità oristanese da eventuali accordi sottobanco tra partner privati e lo stesso Consorzio industriale che potrebbe avere interesse a gestire diversamente il servizio”.

     Sono intervenuti anche Tonino Falconi (Forza Paris), Claudio Atzori (DS) che ha condiviso le osservazione del suo collega di partito (Tendas) sulla correttezza della delibera di affidamento, Linalba Ibba (PSdAz) che ha accusato la Giunta di aver presentato l’ennesima delibera senza la necessaria preparazione “credo che la politica dell'acqua andrebbe affrontata in maniera diversa. Oggi siamo chiamati necessariamente votare questa delibera, cercando di mettere uno zampino dentro la gestione dell’acqua attraverso la Oristano ambiente, società per la quale da tempo molti consiglieri hanno chiesto che il Comune avesse il 51% delle quote di Oristano Ambiente”. Giovanni Masala (Forza Paris) le ha risposto ricordando che il Consiglio comunale ha già avuto modo di occuparsi del problema acqua e non arriva del tutto impreparato a questa discussione. Masala ha anche sottolineato l’importanza dell’affidamento a Oristano per la presenza del Comune all’interno della società.

     Sono poi intervenuti Antonio Scanu (Forza Paris) che ha condiviso la scelta di Oristano ambiente per poter intervenire nelle scelte fondamentali su un bene importantissimo come l’acqua, Giuseppe Vacca (Riformatori) secondo cui le battaglie è meglio condurle dall’interno compresa quella per il contenimento delle tariffe.

     L’Assessore alle Finanze Fabio Porcu ha ricordato che uno dei primi atti della Giunta Barberio sia stato proprio quello dell’acquisizione di nuove quote in Oristano ambiente .

Porcu ha ricordato che Oristano ha la fortuna di poter far pagare ai suoi cittadini costi ancora molto bassi per l’acqua “circa 500 lire a metro cubo, oltre ai reflui fognari. Siamo la prima città in Sardegna con un costo veramente molto molto contenuto, forse inferiore anche alla stessa Milis che rappresenta un costo certamente superiore. La nuova normativa regionale prevede l'affidamento del sistema aquedottistico sulla base di requisiti efficienza, efficacia ed economicità. L'integrazione del privato in un servizio così importante possa darci efficienza giusta per risponderci con immediatezza al bisogno, quel bisogno al quale il pubblico a volte non risponde con la necessaria tempestività. La presenza del Comune d’altro canto consente di rappresentare bene i bisogni e le esigenze della nostra comunità”.

Porcu ha anche avvertito tutti sul futuro che attende i cittadini: “L'utenza dovrà pagare i consumi reali effettuati. Non sarà più permessa la tariffazione a forfait. Con i nuovi contatori verrà misurata la qualità dell'acqua consumata e pertanto in base a quella verranno inviate le bollette”.

     Guido Tendas ha quindi presentato un emendamento al testo della delibera che il Consiglio ha respinto a maggioranza (20 contrari e 11 favorevoli).

     La delibera è stata approvata con 28 voti a favore e 2 astenuti (Tendas e Atzori).

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31