Consiglio comunale - Trasferimento di sede per il nuovo tempio dei testimoni di Geova

Non passa l’esame dell’aula la variante al PRG per zona B1 in Via Canepa in esecuzione di una sentenza del TAR. Ieri sera il Consiglio comunale è stato chiamato a pronunciarsi

Data:
13 dicembre 2006

Non passa l’esame dell’aula la variante al PRG per zona B1 in Via Canepa in esecuzione di una sentenza del TAR.

Ieri sera il Consiglio comunale è stato chiamato a pronunciarsi sull’adozione definitiva della variante, ma i 20 voti a favore espressi dall’aula non sono stati sufficienti all’approvazione della delibera. Trattandosi di una variante urbanistica occorreva infatti la maggioranza assoluta del Consiglio.

L’area interessata, quella all’angolo tra via Canepa e via Verdi, era stata vincolata dal Piano regolatore a servizi generali. In seguito alla decadenza dei vincoli il proprietario aveva presentato ricorso al TAR per trasformarla in area edificabile B1. Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto l’istanza e il Consiglio comunale nei mesi scorsi ha approvato una prima volta la variante. Ieri sera, però, per l’adozione definitiva non si è raggiunto il quorum necessario.

Approvazione, invece, per la revoca della delibera del 2000 con cui si concedeva un’area di via Brianza alla Congregazione dei testimoni di Geova per la costruzione di un tempio e contestuale destinazione di un’altra area nei pressi del Centro Commerciale Porta Nuova, nella lottizzazione Pontixeddu.

L’argomento è stato presentato dall’Assessore all’Urbanistica Giuliano Uras che ha ricordato i termini della vicenda. Nel 2001 il Consiglio comunale assegnò ai Testimoni di Geova un terreno comunale nel piano di zona di via Brianza. Concluse tutte le pratiche amministrative i Testimoni di Geova hanno iniziato i primi sondaggi geologici incontrando però l’opposizione delle famiglie residenti una cui delegazione, successivamente, ha chiesto all’Assessore all’Urbanistica di impedire la costruzione dell’edificio religioso.

“I rappresentanti della congregazione, dimostrando grande civiltà e sensibilità, pur di non generare polemiche e arrecare disturbo, hanno manifestato la disponibilità a trasferirsi in un altro sito” ha spiegato l’Assessore Uras. Da qui l’individuazione di un’area tra via Brianza e via dei Maniscalchi, nella lottizzazione Pontixeddu.

La vicenda ha suscitato un dibattito acceso e l’indignazione di gran parte dei consiglieri comunali che hanno stigmatizzato il comportamento dei residenti e condannato un’azione giudicata incivile e intollerante. Tra i consiglieri alcuni hanno anche chiesto il rispetto della delibera del 2001 e dei diritti dei Testimoni di Geova.

Nel corso del dibattito sono intervenuti Guido Tendas (DS), Antonio Tola (Riformatori), Giovanni Masala (Forza Paris), Claudio Atzori (DS), Francesco Varsi (Riformatori), Antonio Scanu (UDEUR), Alessandro Lisini (AN), Giuliana Fancello (Fortza Paris), Linalba Ibba (Psdaz), Francesco Federico e Peppino Marras (Margherita), Antonio Leoni (AN), Tonino Falconi (Forza Paris), Francesco Pinna (UDS), Sergio Locci (UDC), Ivano Cuccu (DC), Antonello Sotgiu (Oristano al centro), Angelo Angioi (AN).  

Il Consiglio comunale ha quindi approvato a maggioranza le delibere per l’adozione definitiva della variante al Piano di lottizzazione di Pardu Bingias a Silì, per la riclassificazione di un’area di via Veneto (ex Hotel Cama) e la variante di destinazione d’uso da artigianale a commerciale di un’area della lottizzazione Barroero.

Il Consiglio comunale ha poi cessato i lavori per la mancanza del numero legale. La prossima seduta è convocata per venerdì 15 Dicembre.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31